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venerdì 30 aprile 2010

Peggio di Tiziano Ferro? Tiziano Ferro con la Pausini.

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Beh ma non ho parole.
Davvero.
'stamattina entro al bar per bere il caffettino del risveglio, e il mio unico orecchio funzionante percepisce da subito alcune note di morte vibrare nell'àere..
..riconosco al volo la pesantezza, la negatività e la banalità del mio cantuatore preferito: Tiziano Ferro.
Il mio amico Tizzi, come lo chiamo da sempre su questo blog.
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Una canzone come "non me lo so spiegare" dovrebbe rappresentare un errore da non ripetere, una sciagura che capita una sola volta nella vita, un incidente di percorso insomma; il mio amico Tizzi, invece, ha deciso di farne una cover, per la gioia di tutti i suoi fans (cioè gli spiriti che nuotano nel limbo e vengono spinti giù dai remi di Caronte).
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Il dilemma del Tizzi era: come diavolo faccio a fare una cover peggiore dell'originale?
Me lo vedo mentre cerca di rivisitare l'arrangiamento di quella marcia funebre, fra pianti isterici e risate improvvise tipiche delle sue espressioni psicolabili...
- Niente. Viene sempre lo stesso schifo.
Come faccio.. come faccio...
AAHHH ECCO !!!
Ideona: abbasso la melodia di altri due toni, e faccio un duetto con la cantante più distruggi maroni che abbia mai cantato dai tempi di Wanda Osiris: Laura Pausini ! -
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Dev'essere andata così, più o meno.
Ricevuta la proposta per telefono, la Pausini (che invidiava a morte la gallina ch fa le uova quadrate, Giusy Ferreri, perchè aveva interpretato con successo una sua canzone del Tizzi) ha subito pensato "wow, faremo un tour insieme, e assisteremo a suicidi di massa e gravidanze isteriche".. e quindi ha accettato subito la proposta del cantautore genio-psico-labile.
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Ed ecco cosa è venuta fuori: una cover incredibilmente peggiore dell'originale.. di una pesantezza tale, che potrebbe fare da colonna sonora ad un filmato di balenottere che muoiono arenate nella spiaggia.
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Lo so, morite dalla voglia di ascoltare la coppia più nera del mondo, Il Corvo e la Sposa Cadavere,  quindi vi accontento subito:
Laura & Tizzi, requiestat in pace!
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sabato 3 aprile 2010

quasi come

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Due rami,
due mani,
due tegole sul tetto,
due gesti naturali..
due sillabe contigue,
due parole ambigue,
due tesori nascosti
difficili da trovare,
due alberi maestri
ed è semplice navigare.
Due binari del treno,
eternamente vicini,
eternamente separati,
due petali profumati
di nettare intrisi,
la vespa e il baccello,
la pioggia e l’ombrello
una pentola e il suo coperchio,
la formula che quadra il cerchio
il secondo piatto dopo il primo,
il ragù e le lasagne,
il mare e le montagne,
il nulla che aiuta il pieno
ad essere pieno, appunto,
luce ed ombra,
quiete e tempesta..
Sorriso e pianto,
l’eterno ed un momento,
la terra e il firmamento,
sogno o realtà..
Insomma,
hai capito come vorrei che fossimo io e te?

Disegni - 3 aprile 2010

"Passione"

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"Incubo"