Siamo fragili, ve ne farete una ragione.
Siamo uniti, ma non vi basta e coltivate l’illusione
dell’egoismo.
Siamo amanti, scellerati amanti,
ma non per questo meno liberi d’un gabbiano,
e continuate a costruire gabbie.
Siamo donne e siamo uomini,
ma vi ostinate ad inventare classi d’appartenenza.
Respiriamo,
eppure non vi basta,
voi volete comandare.
Il fratello che uccide il fratello
è un vecchio mito superato;
la nuova tendenza è l’uomo
che uccide
il suo amore per la bellezza.
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Roberto D'Izzia, 12/08/2010 ore 10.44
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