Poesia, narrativa, riflessioni libere e satira..
se fossi stato capace di scrivere 'ste cose, al posto di un blog avrei scritto un libro..
e sarei diventato ricco.
Poi guardo l'orologio due volte, non so mai che ora è.
Mangio qualcosa, butto briciole di vita sul mio pavimento, prima o poi pulirò tutto; sì, prima o poi pulirò.
Ascolto musica, alzo un po' di pesi davanti allo specchio, compiaciuto della mia decadenza muscolosa, cerco svaghi per la stanza, come se potessi ancora sorprendermi fra queste quattro mura.
Mi fermo.
Come diavolo posso stupirmi, qua è tutto uguale.
Lo so, lo so, non c'è bisogno che me lo ricordi, lì allo specchio. E smettila di guardarmi con quell'espressione saccente, non c'è bisogno che sia tu a ricordarmi da cosa sto cercando distrazione.
Farò una doccia, indosserò una maglia pulita e profumata e...
Devo ricordarmi di spegnere il ferro da stiro.
Le chiavi di casa? Sì, eccole.
Cosa dovevo fare domani? Ah, sì, le bollette. Le bollette, sì. E le raccomandate in giacenza, sì.
Le raccomandate in giacenza.
Ho chiuso i finestrini della macchina? Forse questa sera piove.. Sì, ricordo di averli chiusi.
Dai, se continuo così, di giorno in giorno, di mese in mese, anno dopo anno sì può dimenticare.
La soluzione è semplice: basterà che smetta di guardarmi allo specchio.
Ma sì, quelli che sanno sempre con chi uscire, che non si fanno fare una foto se non ci sono almeno 15 soggetti sorridenti tutti attaccati, che sentono l’irrefrenabile bisogno di mandare ogni singola mail ad una ricca mailing list, così almeno qualcuno sicuramente risponde.
Quelli che ti invitano alla festa di compleanno per fare più numero, e poi potersi vantare “oh, alla mia festa c’erano 60 persone!”, senza rendersi conto che più della metà degli invitati se ne stra-sbattono le palle del loro compleanno, e sono lì solo per bere o per rimorchiare, due azioni che stanno sempre molto bene insieme.
Quelli che proprio non ce la fanno a passare una sera da soli, a casa, magari leggendo un bel libro, o scrivendo oppure guardando un bel film.
Quelli che conoscono tutti i locali stile disco-bar nell’arco di 150 chilometri quadrati, e ne conoscono ovviamente anche i proprietari, i P.R., i DJ e le ballerine.
Quelli che ovunque vadano sono in lista.
Ma che cazzo vuol dire che sei in lista?
Una lista di coglioni, che accetta supinamente l’idea di dover essere selezionato da qualcuno in base al proprio vestiario o, incredibile, in base alle proprie amicizie.
Dov’è la loro dignità?
Possibile che non si rendano conto che quel "bel" locale pieno di "bella" gente è, in realtà, il ricettacolo di una generazione selezionata all’entrata?
Gente, cioè, che non frequenta altri posti perchè non vuole correre il rischio di mischiarsi a chi è diverso da loro.
Quelli che si offendono se, in un social network, togli loro la cosiddetta amicizia; e non s’incazzano perché tenevano a te, ti stimavano e a loro dispiace l’idea di non condividere più le proprie passioni con te, no.. s’incazzano perché scende il loro numero di “amicizie”, che a gran fatica erano riusciti a far lievitare fino a 1.500 unità, per dimostrare al mondo intero di essere very cool.
Quelli che al bar salutano tutti, e piuttosto bruciano il loro stipendio ma devono assolutamente offrire un giro di bevuta a tutti i presenti; non importa che tutti stiano per andare a casa, oppure abbiano già bevuto e che ripetano con sorrisi di circostanza "no, dai, sarà per la prossima..", no, la cosa importante è che l’eroe di turno riesca a fare il gesto di aver offerto un giro così, la volta dopo, tutti si sentano in dovere di salutarlo al suo ingresso in quel posto.
Quelli che non hanno voglia di lavorare e allora convincono i genitori a mantenerli agli studi universitari, che protrarranno per almeno dieci anni, fra serate in discoteca e bevute al bar.
Quelli che proprio non ce la fanno a vestirsi a caso, almeno una sera, ed uscire spettinati.
No, non ce la fanno.
Quelli che dell’estetica fanno una ragione di vita; gli stessi che posano per migliaia di foto e proprio non capisco come fanno ad avere sempre la stessa, identica, idiota espressione del cazzo.
Quelli che non sono MAI single.
Vedo, dalla mia pur giovane età di trentatreenne, un’intera generazione così, un intero esercito di giovani marionette contente che qualcuno abbia deciso per loro qual è l’abito migliore da indossare il venerdì sera, quali sono le persone giuste da frequentare, quali gli stili di vita consentiti.
Insomma, un’intera generazione di selezionati all’entrata.
(Roberto D’Izzia, 28/05/2011)
martedì 24 maggio 2011
Domani mattina esami del sangue.
Mi piacerebbe vedere la faccia dei medici mentre scoprono che, in realtà, sono metà uomo e metà yogurt di Vipiteno.
lunedì 23 maggio 2011
Vuoi fare colpo su una ragazza?
Dille che, fra le tante cose, sai fare il salto della frittata e sai parcheggiare l'auto entrando in retromarcia e lasciandola già in posizione di partenza.
Il salto della frittata non sempre fa colpo, perchè a volte riesce anche a loro, ma sul parcheggio in retomarcia te la danno sicuramente.
con i suoi fiumi, le sue montagne, i fiori e l'incredibile tenerezza dei cuccioli di gatto,
con i suoi tramonti sul mare e le albe dietro alla collina,
col profumo di miele e l'amore fra gli esseri viventi..
tutto questo salterà in aria grazie all'esplosione atomica dell'odio religioso,
perchè le religioni sono state, sono e saranno la causa della rovina di tutto.
Religioni che istupidiscono gli esseri umani, fino a convincerli dell'esistenza di esseri magici e miracolosi, che hanno il potere di distinguere chi merita la salvezza da chi merita solo le pene dell'inferno.
Queste credenze ci distruggeranno, ed io voglio rendere pubblico il mio disprezzo per ogni sorta di sacerdote.
Lo rendo pubblico perchè non voglio essere complice di questa follia chiamata religione.
Forse, una soluzione potrebbe essere cominciare a vomitare in faccia alle persone ogni volta che ti mancano di rispetto, sul lavoro o nella quotidiantà.
Immaginate la scena.
Rimarrebbero tutti spiazzati.
lunedì 16 maggio 2011
Teoria delle stringhe, universi paralleli, undici dimensioni...
qualcosa mi dice che questo non è il documentario sulle "curve spaziali" che stavo cercando io.
Se ci riesco, vi carico un paio di video di quelli che io definisco veri attori comici, per dimostrarvi che i nostri (tipo Zelig) in confronto fanno satira all'acqua di rose..
Ellen Degeneres
Billy Connolly
George Carlin (R.I.P.)
Bill Hicks (R.I.P.)
Rowan Atkinson
Bill Maher
Chris Rock
Richard Pryor R.I.P. (non l'ho trovato coi sottotitoli, ma ho visto uno spettacolo intero sottotitolato e vi assicuro che era fenomenale!)
martedì 10 maggio 2011
(su Facebook)
L'unico evento al quale vorrei essere invitato è l'uso del pensiero.
lunedì 2 maggio 2011
Gli ultimi Papi hanno dichiarato che essere eletti è stato tremendo, perchè diventare Papa è una specie di tragedia, una cosa da non augurare a nessuno.
Se vuoi essere beatificato e poi fatto santo, non hai che da seguire questi pochi, semplici passaggi:
- abbraccia qualche dittatore in giro per il mondo;
- definisci come "contro-natura" le coppie omosessuali;
- cerca di spiegare che i preservativi sono contro la volontà di Dio;
- spiega che il ruolo delle donne è solo partorire e sobbarcarsi le fatiche della famiglia;
- spiega che la scienza è vana.
Ah, ovviamente, la cosa in assoluto più importante da fare per assicurarsi la santità è adottare un cognome impossibile da pronunciare.
Mario Giordano che fa il paladino della legalità contro le super-pensioni della casta è abbastanza divertente.
Il prossimo evento di tale portata sarà Rat-Man che organizza un V-Day.
I datori di lavoro seguono corsi di aggiornamento per fare mobbing con più classe.
domenica 1 maggio 2011
Chi fa dell'estetica l'unico contenuto.
E, poi, chi fa del contenuto solo una questione d'estetica.