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giovedì 30 ottobre 2008

Morire per un ricovero coatto: ecco la storia di Giuseppe Casu

Vi chiedo di leggere l'articolo che ho pubblicato su InformaReagire, in merito alla tragica storia di Giuseppe Casu, morto dopo ben 7 giorni di t.s.o. (trattamento sanitario obbligatorio), giorni nei quali è sempre rimasto legato mani e piedi.
Per l'eggere l'articolo, cliccate qui.
Dobbiamo denunciare questa incredibile faccenda nascosta vergognosamente dai media.
Aiutatemi nel far circolare la notizia, se ve la sentite, ed aiuterete la famiglia di Giuseppe Casu nella ricerca disperata di una giustizia.

mercoledì 29 ottobre 2008

Violenza

Il mio Paese è massacrato dai burocrati, dai cattivi amministratori, dai mafiosi, dalle teste calde che aspettano l'occasione per accendere risse, dai violenti, dagli inetti, dai loschi finanzieri, dai politici manigordi.
Questa sera spendo una lacrima per la rissa di Piazza Navona.
Ho visto giovani divisi in due grandi schieramenti massacrarsi a colpi di spranga.
Ho visto la polizia che interviene dopo parecchio tempo, in modo da far consumare quella stupida guerriglia urbana.
Ho visto una ragazza urlare alla telecamera "domani di cosa parleranno i giornali? Di fascisti e comunisti ! E sai la nostra protesta che fine fa? Se ne va affanculo!"
Spero non mi manchi mai la volontà di cambiare questo mio paese. Per me, e per il figlio che ancora non ho.

domenica 26 ottobre 2008

Anime drogate ed erranti

Il telefono squilla, la soneria ricorda una canzone postuma di Rino Gaetano, “In Italia si ta male”, ed io mi sveglio.
“pronto chi rompe?”
La mia amica A., tutta contenta e pimpante, che mi chiama per raccontarmi delle sue lasagne e delle due lavatrici di roba da stendere. Mi sta simpatica, A., col suo accento misto Modena-Bari è tenerissima, e mi regala sempre un sorriso.
Poi mi parla di mutandine col pizzo, e tutta la tenerezza viene spazzata via in un attimo: mentre lei continua a parlare, il mio ancor dormiente cervello s’impunta su un unico pensiero, sesso, e manda neuroni frenetici a dare impulsi là sotto, al secondo cervello.


Guardo il mio telefono, e rileggo un messaggio misto sesso-dolcezza della mia amica J.

Poi, mi alzo, accendo il pc prima ancora di farmi il caffè, e giro per blog.
Leggo un post della nuova anima errante che ho conosciuto, infuriata perché riceve mails volgari o banali.
Sorrido e mi chiedo: fra quelle mails banali, ci sarà anche la mia?


Giro, per blog, e trovo anime in pena, scrittrici talentuose e donne sole. Trovo uomini aggressivi, estetici e, fondamentalmente, soli anche loro.
Allora penso: arrogante che non sono altro, pensavo di essere l’unico a soffrire mal di vita?

Ieri conosco Flavia, che mi trasmette un’energia indefinita; la sua mente corre più di quanto il suo corpo possa fare, ed aiuta chiunque la circondi, da sempre. Era serena e sorrideva, eppure la sua era amara ironia, sulla sua condizione fisica, e sull’incredibile vuoto che trova tutte le volte che cerca un aiuto dalle istituzioni.

Tutto questo condividere mi fa bene, certo, ma io ho sempre lo stesso limite: sono una persona concreta.
Dunque, propongo, mi attivo, cerco di aggregare vite. Scrivo.

Ed una risposta, cinica ed impietosa, mi ronza per la testa; sorrido, scuoto la testa, e mi dico “Tu li cerchi, loro ti cercano, ma nessuno si metterà davvero in gioco, perché stiamo bene dove stiamo.


Perché sentirsi soli è la più grande droga di questo secolo.”

Ora vado a farmi un caffè.
Fanculo tutto il resto.


venerdì 24 ottobre 2008

Quannu l'amore vole, trova luogo!

Tirate fuori i soldi, voi che in malafede avevate scommesso contro di me.. perchè questo mitico ragassuolo ha fatto tutto quello che doveva fare !!!
Incredibile, in solo 3 ore ho:
  • lavato i piatti;
  • sistemato tutti i vari rifiuti (ho inseguito l'umido per il cortile, ma poi l'ho acciuffato attirandolo con una foto di Mara Carfagna);
  • pulito e disinfettato piani cottura, lavello e bagno;
  • tolto la roba dallo stendino e piegata;
  • cucinato, mangiato e lavato di nuovo i piatti...

Dopodichè, mi sono steso sul letto e.. il resto.. sono solo fattacci miei, va bene ?!!!!!

Comunque, c'è un proverbio in sicilia, quello del titolo, che sta a voler dire proprio questo: se uno vuole, il modo e il tempo per fare le cose si trova sempre!!!

giovedì 23 ottobre 2008

Diversità

Rispetto a chi, e rispetto a cosa?
I cinesi ci insegnano che definire yin o yang una qualsiasi cosa, è tutt’altro che un’etichetta. Poiché la carota è yin rispetto al rapanello, ma yang rispetto ad un pomodoro...

Dunque, secondo quale marcia e putrescente mentalità io sarei meglio o peggio degli altri?
Mi spingo oltre la mia stessa filosofia, e mi chiedo se perfino il termine “diverso” abbia un vero senso. Perché io sarei diverso dagli altri?
Obiettivamente lo sono, tutti siamo diversi, ma la ritengo un’ovvietà, e sottolinearla è qualcosa di incredibilmente inutile.
Chiaramente, chi lo fa è in cattiva fede.

La lesbica è diversa, il dark è diverso, il timido è diverso, la puttana è diversa. Perché?
Diversi da chi?
Dall’uomo della folla? Spiacente, lui stesso potrebbe essere un diverso.
Dunque? Qual è il metro con cui veniamo tutti vagliati? Che dimensioni hanno i filtri attraverso cui ci spingono per la selezione naturale?

La mia risposta è: siamo tutti diversi dall’archetipo che qualcuno prova ad imporci, ecco la verità.
Siamo diversi dal giorno in cui qualcuno ha stabilito che la normalità è fatta da persone uguali. Un po' come la soglia delle malattie che viene abbassata per creare nuovi malati: il giorno prima hai un SINTOMO, il giorno dopo quel sintomo viene definito MALATTIA, e tu diventi un MALATO.
Eppure tu sei lo stesso del giorno prima.

Non siamo diversi proprio da niente, ma a qualcuno piace definirci così.

..e c’è chi se ne convince.. di essere diverso.
Nel mio profilo ho scritto che qualcuno mi disse di non essere come gli altri, ma io non la penso così: è ciò che faccio che fa la differenza.

Noi siamo tutti uguali. Schiavi delle stesse leggi fisiche, schiavi del caso, fragili e vulnerabili. Siamo nulla davanti alla morte, o davanti alla vita.

Prima parlavo coi miei colleghi dei banconi al supermarket che mostrano prodotti per single, in confezioni da single, con prezzi per single. È sempre la stessa logica che mi definisce single, quella logica che mi vorrebbe “diverso”.
Io non sono single, sono loro che hanno creato una famiglia: io sono.

E voi, donne.
Per me non siete diverse, siete voi, e finché credete profondamente a quello che dite e che fate, mi piacete così, e vi trovo giuste così. Sante, dark, intellettuali, imbranate, lussuriose. Nessuna di voi è diversa da qualcuno. Siete uniche e basta, come potrei paragonarvi a qualcuno?

Anche tu, uomo, che ti senti forte solo quando sei originale, con i tuoi brevetti, sappi che sprechi energia per dimostrare ciò che è già ovvio: sei unico al mondo, cos’altro ti serve di sapere?

Allora volete dirmelo?
Se siamo diversi.. rispetto a chi? rispetto a cosa?

Farò i mestieri, promesso! va beh, non tutti.. va beh faccio domani...

Ho deciso: questa sera finisco di pulire casa.
Lavo i piatti, butto il vetro e l'umido, pulisco il lavandino e, se proprio mi girano per il verso giusto, ripulisco il bagno (che, però, ho già pulito da poco, non preoccupatevi...), e sistemo i vestiti già lavati ma stesi da 5 giorni...
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Si aprono le scommesse:
  • scommessa n°1: farò i mestieri, appena entrato a casa dal lavoro, senza tralasciare nulla, e finirò per le 22.30/23.00, stanco, per andare finalmente a dormire;
  • scommessa n°2: arriverò a casa, comincierò a lavare i piatti con molta energia, e sistemerò vetro e umido. Poi, pian piano, il ritmo calerà e mi piazzerò sul divano, con De Andrè o Rino Gaetano o Bob Marley, mi addormenterò giusto quei cinque minuti per andare sù, e trovare miglior sistemazione sul mio bel lettone;
  • scommessa n°3: entrerò a casa, guarderò in silenzio tutto il casino che c'è, mi chiederò "da dove cavolo comincio?", e poi comincierò a pensare "dai, sicuramente sistemo l'umido che comincia a respirare, e mi tocca poi prenderlo a bastonate. I piatti.. posso anche lasciarli lì, non sono sporchissimi, anzi li nascondo nella lavastoviglie. Domani lavo il lavandino. La roba sù, ma sì lascio tutto steso, mica si rovina, anzi le camicie si sono stirate da sole. il bagno.. e cazzarola l'ho pulito 1 settimana fa, poi inquino troppo i fiumi e i mari..". Poi accenderò il pc, mi perderò su youtube fino a mezzanotte, farò un paio di puntate al cesso, e dopo aver pisciato mi renderò conto che è bello toccarmi, e poi.. beh, mi auto-inviterò a vedere la collezione di farfalle..

Vengano signore e signoriii.. facciano le loro scommesseeee.. scommessa n°3? la diamo quattro a unoooo... forsa forsaaa... puntino i signori, puntinoooo.. primo premio la mia lavastoviglie rottaaaaa...secondo premio un set di lenti a contatto scaduteeeee..terzo premio il mio sacchetto dell'umidoooo per tenere compagnia ai vostri bambiniii abbaia scodinzola gioca a carte e ti offre un J.D. on the rock quando sei giù di moraleeeeee...

Domani vi dirò com'è andata, quindi le scommesse sono vere.

Io ho un conflitto d'interessi ma scommetto lo stesso: tutto quello che ho sulla n°3.

mercoledì 22 ottobre 2008

L’apocalisse secondo Rò

Ed io vidi..
...vidi direttori di banche disperati che corrono appresso ai correntisti urlando “la pregoooo riapra il conto da noiiiiii... le abbassiamo il tassoooooo.... le scriviamo un contratto in italianoooo... non le spediamo più a casa la brochure dei prestiti personali che poi non le concediamooooo..”.

Vidi scene terribili di masse inferocite ed affamate davanti al parlamento, che cercano di prendere il politico più cicciottello per farselo alla brace..
vidi politici terrorizzati dentro al parlamento che fanno l’estrazione con i bastoncini per decidere chi finisce prima il proprio turno ed esce dalle aule...

... ed io vidi, con mio grande sdegno, classi di famiglie povere farsi fare le pulizie da quelli che sono diventati oramai poverissimi, e dare al posto dello stipendio prodotti bancari derivati americani, perché tanto nessuno ha capito che cosa sono, ma l’intestazione con la bandierina americana è bella da appendere al soggiorno vicino all’ingiunzione di sfratto, fra la laurea del figlio e la denuncia dei redditi..

Ed io vidi quintali di eternit sradicati dalle strutture in disuso, per essere sbriciolati ed utilizzati per potenziare il latte in polvere – così se muoiono per tumori vari smettono di romperci le palle con la storia degli inceneritori e le nano particelle, perché ‘stavolta quelli non c’entrano!! - ..

..ed io vidi un ministro dell’economia affacciarsi al balcone e dire al popolo “State tranquilli, è tutto sotto controllo, aiuteremo noi le banche”, e subito dietro lui sentirsi dire dal proprio primo ministro “smettila di dire cazzate, che poi la mafia apre nuove banche e dichiara il fallimento solo per chiederci i soldi!”..

..ed io vidi casalinghe, medici, commercianti e studenti aprire centinaia di fight clubs in ogni dove, nei quali chi resta in piedi dopo dieci tremendi combattimenti a mani nude, ha diritto ad uno sconto sull’abbonamento mensile dell’autobus..

..vidi migliaia, anzi milioni di donne e uomini soli, che si scrivono su internet fingendo di essere qualcun altro, ed andare pienamente d’accordo in chat, mentre nella vita reale si chiudono i come ricci sulla statale Rivoltana, che sono grandissimi poeti dell’etere, ma che nella vita reale riusciranno a pronunciare solo le parole “No”, “e checcazzo” e “euribor”.

..ed io vidi speculatori immobiliari autodenunciarsi per farsi condannare ed essere costretti a dichiarare fallimento, per poi prendere incentivi sulla ristrutturazione delle imprese, e soprattutto senza rimborsare le famiglie che già hanno comprato, e che dovranno rivolgersi a nuovi speculatori immobiliari per terminare i lavori..

..ed io vidi medici chirurghi col diploma di geometra che si scambiano le operazioni da fare come le figurine “ce l’hai un intervento al fegato o similari?”, “no, l’ho passata a quel cretino del primario, che ha messo il primo pezzo del flauto di suo figlio al posto della cistifellea, e mo’ a quel paziente ogni volta che deve produrre bile gli fischia la pancia. Se vuoi ti passo un’asportazione del rene..”, “no lascia stare, l’ultima volta che ho asportato un rene mi sono distratto, e dopo aver chiuso mi sono accorto di avergli asportato solo una maniglia dell’amore...bahhh.. tutto quel grasso..che schifo...”.

Ed io vidi insegnanti, preti (di tutte le religioni) e psicologi partecipare ad un unico grande reality show, il Grande Rompipalle, in cui fanno a gara per sparare il più alto numero di assiomi e regole di vita, sfociando in massacranti guerre casalinghe per decidere da che parte sta la verità..
  • e vidi gli insegnanti del reality sostenere che “preti e psicologi sono presuntuosi perché parlano senza leggere libri, ma che hanno potenzialità, se solo si applicassero di più”..
  • ..vidi i preti rispondere “voi non potete giudicarci come uomini, perché in realtà parliamo ispirati dallo spirito santo quindi non possiamo commettere errori, e quando li commettiamo.. è perché c’è un disegno ben preciso che nemmeno noi conosciamo”..
  • ..e vidi gli psicologi stilare una relazione tecnica in cui si afferma che “preti ed insegnanti hanno un forte conflitto con i genitori, che da piccoli non li facevano parlare a tavola e quindi adesso devono sfogarsi, e comunque hanno gradi problemi sessuali perché vedono nelle aule e nei confessionali dei luoghi in cui sfogare le proprie libidini, come il sottoscala in cui si masturbavano a 12 anni”.

Ed io vidi tutto ciò.
Mi destai dal mio torpore, e con mia triste e gran sorpresa, mi accorsi d’esser già sveglio, e che le mie visioni erano già tangibile realtà.

martedì 21 ottobre 2008

Recessione economica? Ecco la mia soluzione

È tutto apposto, dicono.
Non dobbiamo preoccuparci.
Sei preoccupato? Ma perché mai! Ci siamo qui noi!
Ed in cosa consiste questo aiuto?
Dunque.. vediamo un po’:
  • Per l’epilessia ho diritto ad un indennizzo, che non mi danno con l’unica giustificazione “non ci sono soldi”, anche se c’è una legge che me lo consentirebbe;
  • Per le spese ordinarie, il comune non mi aiuta perché “risulto essere proprietario d’immobile”, peccato che quando ho comprato avevo un lavoro fisso, e poi l’azienda s’è trasferita e tanti saluti... che ora abbia un contratto fino a marzo 2009 contro ben 29 anni di mutuo residuo non importa a nessuno;
  • Ho fatto 4 mesi di disoccupazione, lo scorso inverno, per i quali lo Stato mi deve indennizzare, perccato che per accedere all’indennizzo ci voleva la banalissima firma dell’ex datore di lavoro che.. semplicemente non l ‘ha voluta mettere. Io nel frattempo ho trovato lavoro, ma, quando ho chiesto gli arretrati, sapete che m’hanno risposto? “eh no!! ora non può più compilare quella domanda perché risulta assunto”;
  • Ho fatto domanda alla mia banca per dilazionare mutuo, spostarne la data di cadenza mensile o per farmi prestare 1000 banalissimi euro (è la seconda banca d’Italia cazzarola!!!), ed hanno semplicemente bocciato la pratica..

Ho capito: devo prostituirmi. È l’unica soluzione.. e allora:


offresi gigolò bello e prestante, per calde serate e romantiche cene (offrite voi), per utenza maggiorenne senza limiti d’età.
Il servizio include: compagnia per serate pallosissime al teatro o al ristorante, prestazioni sessuali non meglio identificate, scenette in maschera su commissione (pezzo forte: l’arrivo di Babbo Natale sado-maso-fetish), dog-sitter (c’è sempre un cagnolino in mezzo alle palle), complimenti forzati e grandissimi figuroni in Piazza Duomo, e servizio fotografico a luci rosse (anche col cane).

Trattative riservate.

Pagamento in anticipo e in contanti, a prescindere dall'esito del rapporto (come deposito cauzionale anti-cilecca)

domenica 19 ottobre 2008

Se la malinconia gioca brutti scherzi..

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..che cosa fai?
..
Nulla. C'è poco da fare, perchè ti accorgi solo dopo dello stato in cui ti trovi.
Segui il cuore?
E poi commetti errori madornali, come scrivere alla tua ex "vieni a bere un caffè"?
..senza nemmeno sapere perchè mai proprio lei dovrebbe tirarti sù di morale.
..
..ma la malinconia gioca brutti scherzi, l'abbiamo detto, ed i ricordi si rincorrono come bambini in un cortile. Ne guardi uno, ti viene voglia di carezzarlo sulla testolina, poi guardi l'altro e vuoi giocare a palla con loro.
Poi i bimbi spariscono in una bolla di fumo, e rimane la tua faccia, lì allo specchio.
..
La barba, i tuoi occhi da uomo, ed una lacrima ch'è rimasta lì a metà strada, fra la guancia ed il tuo cuore.
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Se la malinconia gioca brutti scherzi, l'abbiamo detto, c'è poco da fare.
Provi a giocarle tu un brutto scherzo: ecco da ora in poi non ti ascolto più!
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Però, forse, il tuo scherzo vale proprio poco, perchè davanti allo specchio, a parlar da solo, ci sei solo tu.
Se esistesse una ragione per tutto questo, beh non vorrei nemmeno saperla.

venerdì 17 ottobre 2008

Incomprensioni croniche

Un problema pazzesco della nostra società è farsi capire al primo colpo. Se capissimo al primo colpo, eviteremmo le tragicomiche conseguenze alle quali siamo abituati un po’ tutti.
A volte facciamo semplicemente finta di capire male cosa ci dicono, a volte siamo così offuscati dalla rabbia e dal nervosismo, che diventiamo aggressivi anche quando ci chiedono semplicemente che ore sono.
Così, quando entri in una pizzeria d’asporto, ordini la tua quattro stagioni e chiedi pacatamente: “scusi, quanto tempo ci vuole?” e il pizzaiolo, incazzato come un toro a Madrid, con gli occhi rossi e la bava alla bocca, ti risponde: “ci vuole il tempo che ci vuole! Qua siamo pieni di ordinazioni! Ci sono altri prima di lei! Dieci minuti, venti minuti, non lo so! venite qui, e avete tutti la stessa fretta!”.
Tu rimani basito, ti chiedi continuamente “ma che ho detto?”, poi la tua pizza arriva, apri la confezione e, al posto della quattro stagioni, c’è una prosciutto e funghi ma.. hai paura del toro di Madrid - se s’incazza solo quando chiedi quanto tempo ci mette, non voglio pensare a cosa mi fa se gli dico che ha sbagliato consegna - e mangi in silenzio la pizza di un altro.
Così dappertutto.
Discuti di politica con un amico, gli dici “guarda, secondo me l’ultima cosa che hai detto è sbagliata, perché parli senza basarti su dati reali”, e quello ti risponde “Ah così sarei un idiota?!! Sarei uno che crede a tutte le stupidate dei giornali eh?!! Così, secondo te, farei meglio a stare zitto perché non ho mai capito nulla di politica eh?!!”... ripassi a mente le parole che hai appena pronunciato, e ti convinci che il tuo amico è posseduto dal demonio, e che ogni tanto potrebbe cominciare anche a parlarti in Aramaico, al contrario, con intercalari latini e battute in pugliese.

Le incomprensioni più grandi, poi, sono quelle all’interno della coppia; mi vengono in mente episodi in cui sia lui che lei sembrano proprio far finta di non capire...

1. Lui: “scusa, sta sera proprio non me la sento di uscire, perché non ce ne stiamo a casa tranquilli?”, lei: “ah così io sarei quella nervosa eh? Sempre così, non dici mai le cose in faccia, su dillo che sono nervosa.. abbi il coraggio una volta tanto... dillo! “;
2. Lei: “caro, guarda che ho le mie cose, non me la sento di andare in piscina con tutti gli altri..”, lui: “certo, lo sapevo, vuoi rovinarmi sempre tutto. Se i miei amici ti fanno schifo dillo chiaramente, così non li vedi proprio più. Anzi sai che facciamo? Anche le tue amiche mi stanno proprio sulle palle, quindi non usciamo più nemmeno con loro e siamo apposto. Ecco cosa volevi: tenermi segregato in casa!”;
3. Lei: “ma tu sei un po’ geloso?”, lui: “no cara, so che posso fidarmi di te”, lei: “ah, così non mi ami più!”, lui: “ma che dici? Volevo dire ora che amandoti mi fido di te, quindi non ho ragione di essere geloso”, lei: “allora quando eri più geloso in realtà non mi amavi e quindi non ti fidavi?”, lui (comincia a sudare): “ehmm.. aspè: io ero più geloso perché ti volevo tutta per me ed eri bellissima, ma ancora non ti amavo come oggi”, lei (comincia ad urlare e piangere): “allora oggi non sei più geloso perchè non mi vuoi tutta per te e perché non sono più bellissima?”, lui (comincia ad urlare e diventa rosso): “ma cazzo possibile che non capisci mai quello che dico?, vuoi aprire quelle orecchie? E va bene, vuoi per forza sentirti dire che sono geloso? Sono geloso!”, lei (ormai disperata): “allora se è come hai detto tu prima, vuol dire che sei geloso perché ancora pensi di non amarmi...
aahhhhhaaaahhhhhhhhhhhh..”;
4. Lui: “perché non facciamo qualcosa di diverso questo fine settimana?”, lei: “se ti senti obbligato a fare le cose che facciamo di solito dillo chiaramente”, lui: “no cara, non mi sento obbligato, solo volevo cambiare un po’”, lei: “va bene, esci coi tuoi amici, e non rompere più con la storia che sei troppo legato.”;
5. Lui: “stasera che si mangia?”, lei: “ho fatto l’arrosto. Ma se vuoi possiamo uscire”, lui: “perchè, sei incazzata anche stasera?”, lei (stupita): “non sono incazzata.. dicevo che se vuoi anzichè l’arrosto possiamo mangiare la pizza”, lui: “mi metti in bocca cose che io non dico!!! Chi ti ha detto che mi fa schifo il tuo arrosto eh?”, lei: “perché.. ti fa schifo il mio arrosto???”;
6. Lei: “non voglio obbligarti a fare nulla”, lui: “grazie, non me la sento di correre troppo”, lei: “allora vuoi lasciarmi?”, lui: “no! Solo non vorrei troppa fretta..”, lei: “allora ti metto troppa fretta? Tu metti i paletti e io mi devo adeguare!!”, lui: “nessun paletto, sii te stessa”, lei: “lo dici ma in realtà pensi il contrario..”, lui: “ma perché dici questo?”, lei: “allora dimmi che mi ami!”, lui: “ma..veramente io...”, lei: “ecco!! Lo sapevo!! mi stai lasciando !!!”...
7. Lei: “ho bisogno di parlare”, lui: “prova a sentire la tua amica”, lei: “ma voglio parlare con te!”, lui: “ma con me, mica puoi parlare di cose di donna..”, lei: “ma io non voglio parlare di cose di donna”, lui: “sei nervosa? Vuoi parlare o vuoi litigare? Dimmelo subito che esco a bermi una birra, quando ti dai una calmata mi fai uno squillo e ritorno...”, lei rimane in silenzio, e non riesce a trattenere una lacrima, lui: “minchia non ti metterai mica a piangere vero? Tu lo fai apposta! Mi vuoi fare sentire in colpa!! Guarda, esco che è meglio và!!”.
8. Lui: “ora hai conosciuto mio fratello, che ne dici?”, lei: “simpatico.”, lui: “ho capito ti sta antipatico”, lei: “perché? Ho detto che è simpatico. È stato carino stasera”, lui: “perché le altre volte no?”, lei: “uffa mi metti ansia con queste domande, quando parli dei tuoi diventi insopportabile”, lui: “lo sapevo che odi tutta la mia famiglia, ma non ti credere che i tuoi siano meglio..”...

Secondo voi, come si risolvono questi problemi di incomprensione?
Se qualcuno ha un suggerimento me lo dia, per favore, ne ho bisogno.
Come? Non avete suggerimenti per me?
AHHH...
Vorreste dire che sono un caso senza speranza?!
Ditelo chiaro, se pensate che sia un povero scemo!!!
Mica siete obbligati a leggere questo blog!!!
Facile dare giudizi al di là della tastiera eh???!!!
Sono proprio curioso di come siete bravi a comunicare VOI!!!
AH!!!
.....
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venerdì 10 ottobre 2008

Iniziativa concreta

Vi propongo l'iniziativa dell'associazione ConcretaMente, che riguarda l'emendamento salva-manager dell'Alitalia...
Date un'occhiata al post di InformaReagire "Tremonti contro salva-manager..ma chi ha proposto l'emendamento?"

martedì 7 ottobre 2008

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Su InformaReagire ho scritto due articoli a cui tengo particolarmente: uno su Ricucci ed uno sull'Isola dei Famosi.. se volete dare un'occhiata..

lunedì 6 ottobre 2008

La mia banca affronta una crisi economica. Io ne affronto una isterica.

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Quando ho chiesto un aiutino -ino -ino alla mia banca, giusto perché navigo in liquidi organici non meglio precisati, mi hanno risposto con una SONORA RISATA.
Eppure, dicevo io, sono correntista da voi da quattro anni.. ed ho aperto ben 3 conti da voi, quindi sarei tre volte cliente..
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ALTRA SONORA RISATA.
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Il mio Direttore, cioè la Direttrice gnocca, abbronzata e con lo smalto nero sulle unghie dei piedi, fa per telefonare alla sede centrale.. “pronto? Sì sono XX della filiale di XXXX, ma come mai non è passata la richiesta del sig. Roberto D.?
.. la direttrice stacca l’orecchio dal ricevitore, ed io stesso posso sentire le grandissime risate che si stanno facendo in sede.
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Niente da fare, nessun aiutino -ino -ino.
Chissà perché , però, a me non viene proprio da ridere.
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Coraggio – penso - ho il conto presso una delle banche più potenti d’Europa..
Oggi, però, apro l’Ansa, e scopro che l’amministratore delegato di questo colosso è a dir poco disperato, ed invoca spettri come la crisi del ’29; i titoli della mia banca sono scesi del 13%.
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Ma porca vacca, proprio adesso che devo aggiustare macchina e caldaia doveva tornare la crisi del ’29 ??!!
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La prossima volta voglio nascere ricco. Uè, mi senti lassù??
Ho detto ricco, non benestante, o
"tuttosommatostobene", ma proprio ricco ricco da far schifo.
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Magari eviterò di accumulare beni e tesori, non sono il tipo, magari finirei col fare un sacco di beneficienza, ma di sicuro avrò sempre i soldi da parte per aggiustare una Fiat 600 ed una caldaia maledetta.
E pagare il mutuo.
E l'assicurazione.
Ed il bollo.
E fare due spese al mese, anzichè una sola e andare avanti a minestrine di farro.. ste cazzo di minestre di farro mi stanno uscendo dalle orecchie.
E comprare giusto due vestiti nuovi, visto che gli ultimi acquisti risalgono all'estate del 2007.
Ho detto ricco!
E il primo che mi risponde nei commenti che la ricchezza non è tutto, lo faccio venire da me, e gli faccio mangiare 3 kg di farro, e poi gli faccio rischiare la vita sulla mia macchina scassata.