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sabato 26 marzo 2011

M'è bastato vederla, salutarla e poi averla lì, a qualche metro di distanza in mezzo alla folla del pub, per destabilizzarmi totalmente.
Quello che provo per lei ha un solo nome, ma non oso neanche più pronunciarlo.

venerdì 25 marzo 2011

Psicominchiate

e l'es, e l'io, e il super-io, e vuoi uccidere tuo padre perchè sei in competizione per conquistare tua madre, e la libido, e la pulsione di morte, e l'interpretazione dei sogni...

A' FROID, MA CHE CAZZO STAI ADDI' ?!

giovedì 24 marzo 2011

Tempi moderni

- Il mio social network preferito è Facebook. Il tuo? -
- A me piace la taverna. -

mercoledì 23 marzo 2011

C'EST LA GUERRE

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- bombardo prima io! -

- no! voglio sparare io prima! -

- e invece io ho già mandato i miei aerei tiè tiè e tiè -

- e allora io chiedo che sia un altro a comandare la missione! -

- ..io mi tiro fori, fate quello che volete -

- uffiii non è giusto, volevo sparare io primaaa uuaaahhh -

- io sparo solo se stavolta ci dividiamo la colpa in parti uguali, e non salti fuori che il capo sono stato io... -

- io ti presto due aerei, però poi mi prendo il gas -

- hey, ce l'hai quella con la bomba che cade sulla gente che non c'entra niente? -

- no, l'ho scambiata con quella dove bombardiamo un capannone vuoto mentre nello sfondo si vede Gheddafi che scappa nel deserto... se vuoi ti do quella dove i profughi muoiono senza mangiare al confine con l'Egitto.. -

- mmm... no no, ce l'ho già. Facciamo così, mi dai quella con Gheddafi che scappa tranquillo e io te ne do due con i francesi e gl italiani che piazzano militari vicino al gasdotto che collega la Libia all'Italia.. -


Mesdames et Messieurs,
c'est la guerre!



martedì 22 marzo 2011

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"libero arbitrio".
Perchè, esiste un arbitrio schiavo?
E' questo il messaggio che le religioni hanno cercato di passarci, e cioè che il nostro arbitrio è reso libero per "grazia ricevuta" mentre, almeno per me, la libertà è la condizione intrinseca della vita.
Nessuno mi premierà o punirà per le mie azioni, solo la vita stessa.
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Nel silenzio la ricerca di un uomo.

-
Vita.
Nel silenzio la ricerca di un suono
l'acqua che bagna il tuo occhio
la pelle di due corpi,
immensi spazi da contemplare
e le stelle,
e il sapore dell'erba quando giace ancora la rugiada fresca
stringi forte il tuo pugno
poi lasci che s' apra e diventi una carezza
corde accordate vive e vibranti
del tuo braccio fatto legno,
ma è sempre nel silenzio che l'ascolti.
Poi lo specchio mi rende l'immagine
d'un uomo che cerca di capire.
Un uomo che vuole sapere
un uomo che deve toccare con la mano della conoscenza
un uomo che sente la vita scorrere come un fiume in piena,
e si chiede cosa fare:
salir controcorrente, o lasciarsi cullare fino alle cascate e,
poi,
divenire goccia salata,
infinita e compassionevole
come il mare.
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sabato 19 marzo 2011

Un caffè da Rò

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Il caffè di casa mia è un ottimo investimento per me (in questo periodo ho bisogno di risparmiare), perchè ha due utilizzi.
Lo offro ai miei ospitati come simpatico segno d'accoglienza, e lo uso anche nella mia mansarda, come veleno per gli scarafaggi.
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venerdì 18 marzo 2011

Un filo logico

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A proposito d'amore..
oggi c'era una cimice rovesciata, poveretta, ho provato a buttarla fuori ma
ops
stavamo dicendo?
Ah, a proposito d'amore..
questa storia del Giappone effettivamente mi scuote,
a volte si è costretti a fare delle riflessioni che
mah
di cosa stavamo parlando?
Certo, a proposito d'amore...
tutte le volte lascio marcire le zucchine nel frigo, è incredibile,
mi ci metto d'impegno perchè non accada
eppure..
eppure...
Eppure, a proposito d'amore,
tu.
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martedì 15 marzo 2011

LEZIONI DI GUIDA: LE ROTONDE

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Per strada mettono tutti la freccia per entrare in una rotonda e, una volta dentro, non la mettono per uscire dalla stessa.
Probabilmente la mia autoscuola era piuttosto alternativa, perchè mi ha insegnato esattamente il contrario.
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Il contrario di "poliziotti in borghese" è "poliziotti in proletario"?
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lunedì 14 marzo 2011

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Sono un uomo con poche pretese.
Rinuncio alle ferie, rinuncio ai vestiti, rinuncio alle serate fuori, al cinema, al ristorante.
Rinuncio al riscaldamento, ai lavori da fare in casa, agli elettrodomestici nuovi.
Insomma, riesco a vivere una vita da povero senza per questo spararmi ma.. ho un indescrivibile bisogno di un giorno, anche uno solo, senza problemi che mi assillano.
Un solo giorno in cui svegliarmi tranquillo e non avere cattive notizie fino alla sera.
Un solo fottuto giorno felice.
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-
Bombe intelligenti nelle mani di uomini idioti.
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sabato 12 marzo 2011

L'alba di una speranza.

Dopo varie peripezie che, pur senza raccontarvi, son certo di farvi immaginare, questa mattina ho dato una svolta alla vicenda che vi ho raccontato nel precedente post.
Il primario di Ortopedia dell'Ospedale Maggiore di Crema ha preso a cuore la situazione di mia madre e mi ha pregato di trasferirla subito alla clinica "Caimi", dove lui stesso seguirà (o darà indicazioni dirette) la riabilitazione da effettuarsi.
La notizia è che il Caimi è nel paese dove abito io, a poco più di 100 mt da casa mia; ciò vuol dire che, questa volta, potrò seguire il lavoro dei medici molto più da vicino e con più frequenza, e questo può essere solo un bene, sia per mia madre che per me, che non dovrei usare l'auto per andare fino a pavia..
L'aria che si respirava questa mattina all'ospedale di Pavia era strana; mi hanno firmato tutti i documenti del caso, ma c'era una curiosa tensione nell'aria, forse dovuta al fatto che nessuno si aspettava una mia reazione così concreta alla situazione che si era venuta a prospettare.

Credo molto nelle parole dell'attuale Dalai Lama in merito all'inutilità dell'odio, e quasi sicuramente eviterò denuncie alla magistratura; la cosa importante è riabilitare mia madre affinchè torni ad essere indipendente, punto e stop.

Altro discorso, invece, è la vicenda dell'ufficio INPS che ha tolto per errore la pensione a mia madre.. non vi anticipo nulla fino a quando mia mamma non avrà preso tutti gli arretrati del caso, ma state certi che questo sopruso non rimarrà impunito.

Come ho appena scritto su facebook:
Mai perdere la speranza o smettere di combattere, ne ho avuto prova concreta in questi giorni.
Quando combatti - senza fidarti di chi ti dice "eh, non c'è più niente da fare" - ti si presentano situazioni che altrimenti sarebbero rimaste nascoste, o non sarebbero neanche nate.

p.s.: grazie a chi fra voi mi è sempre stato vicino, è stato molto importante.

mercoledì 9 marzo 2011

Sanità assassina

Devo denunciare un fatto per lasciare traccia; perdonate la pesantezza di questo post.

Da sei anni sto assistendo ad una tragedia annunciata; la sanità di Pavia, infatti, sta lentamente uccidendo mia madre, ed io non so più che fare per evitare il peggio.

Quando ebbe l’ictus, è stata sbattuta – e non uso questo termine a caso – in una clinica fatiscente e piena di barriere architettoniche, senza farle fare la dovuta riabilitazione; come risultato, a distanza di cinque o sei anni (non ricordo la data) mia madre ancora non riesce ad aprire una mano e zoppica.

Primavera del 2010, la prima grande beffa: tolgono la pensione di invalidità a mia madre, invalida al 100%, che in quel periodo fra l’altro è proprio all’ospedale per una caduta dovuta alla sua difficoltàdi muoversi; è un “errore” d’ufficio, secondo il quale mia madre non ha più diritto all’invalidità per “simulazione” della stessa.
Cioè, mia madre ha un occhio che se n’è andato per i cazzi suoi, un braccio rannicchiato e la mano chiusa, la gamba semiparalizzata, e secondo il genio della commissione d’invalidità che ha fatto il controllo (ho il suo nome ovviamente) mia madre “simula” di star male.

L’assurdità sta nel fatto che mia madre riceve questa bella notizia senza il minimo preavviso, e si trova di punto in bianco senza indennità di accompagnamento; il suo destino è vivere con soli 240,00€ di pensione minima.

La causa per la rassegnazione dell’invalidità si terrà fra un mese, a distanza di un anno. Intanto, durante quest’anno mia madre ha vissuto di stenti.

A fine ottobre 2010, imbottita di psicofarmaci, cade di nuovo questa volta rompendosi il femore, all’altezza dell’osso del bacino; la gamba è proprio quella colpita dall’ictus.

Beh, viene portata al San Matteo di Pavia dove rimane per un mese senza che nessuno la operi; pare ci sia rischio di una impossibile riabilitazione.
Dopo questo mese di letto, viene trasferita dov’è ora, al Santa Margherita sempre di Pavia.
Anche lì mi dicono che non si può operare, ma vogliono provare a fare un po’ di riabilitazione.

Io a Gennaio mi sono attivato per farla trasferire in una clinica vicino casa mia, così almeno potevo andarla a trovare perché.. fino a 1 mese fa non avevo la macchina…
Loro mi dicono “No no, la lasci qui, la teniamo noi, vediamo se si sistemano le cose…”.
Io sento subito puzza di bruciato ma non essendo medico cos’altro posso fare se non fidarmi?

Passa il tempo e, a metà febbraio 2011, mi chiamano dall’ospedale per darmi “UNA BUONA NOTIZIA”.
Mi si presenta una relazione scritta di una dottoressa del reparto, la quale spiega che l’operazione per la protesi si può fare, ma c’è un rischio dell’80% di nuova lussazione durante la riabilitazione.
Mi si dice, con tanto di testimone presente al colloquio, che se un parente da la propria autorizzazione, loro procedono.
Io dico subito di sì, perché la speranza di un intervento è meglio che l’aspettativa di stare a letto tutta la vita.

Corro da mia madre, e le dico “che bello, ti operano! Guarda che poi devi impegnarti eh!.
Lei, dopo 3 mesi di letto, con una gamba spezzata senza gesso ne’ fasciature, finalmente ha un bagliore di speranza.

Passa una settimana e…

Mi richiama la caporeparto, per darmi “UNA CATTIVA NOTIZIA”.
La dottoressa che aveva redatto la relazione secondo cui si poteva operare, ha potere di redigere relazioni, ma in realtà non ha potere decisionale; il suo superiore, infatti, non si prende la responsabilità di operare mia madre.

In parole povere, ci hanno dato una speranza inutile.
Secondo voi, con quale stato d’animo ho dovuto spiegare a mia madre che quello dell'operazione era tutto uno scherzo?
E come l’ha presa lei?
Una donna di soli 59 anni che, per una banale frattura al femore, si sente dire che rimarrà a letto paralizzata tutta la vita.
E, non potendo proprio muoversi, vogliono chiuderla in un istituto, perciò le vogliono anche togliere la casa che le è stata affidata (dopo mie battaglie di anni).

Mi sto sbattendo in altri ospedali per trovare un medico che la curi.
Passo pomeriggi interi in corsie d’ospedale dove nessuno mi sa dare una risposta, passo ore al telefono sapendo che prima o poi finirò i soldi per chiamare.
Faccio centinaia di chilometri (crema-pavia avanti e indietro) spendendo un patrimonio in benzina e, soprattutto, con la mia epilessia latente.

A metà aprile il Santa Margherita dimetterà mia madre per decorrenza dei termini.
Lei è ferma su un letto con un femore spezzato e la gamba in una posizione disumana (quando ho alzato il lenzuolo per guardargliela, stavo svenendo, ma ho fatto finta di niente e sono corso in bagno a sciacquarmi il viso) da 4 mesi, e nessun intervento è stato fatto; non un’ingessatura, una fasciatura, un minimo di riabilitazione e, soprattutto, non è stata operata, cosa che andava fatta entro pochi giorni dall’incidente.

Da tre giorni sono entrato in contatto con un medico dell’ospedale di Treviglio, che vuole “dare un’occhiata” alla documentazione clinica. Da quando l’ho sentito, lunedi, non riesco più a trovarlo e sto passando le ore così, all’ospedale o al telefono.

Se questo medico non darà risposta positiva, proverò a Crema, poi a Milano, non so.

Non so che fare.

Ho un solo mese di tempo e poi mia madre dove va conciata così? se solo mi avessero detto con certezza già 4 mesi fa che NON l’avrebbero operata, almeno avrei avuto più tempo per cercare altre soluzioni, ma ora sono con l’acqua alla gola.

Questa è la cronaca fedele della situazione, ed eviterò il mio commento sulla sanità; commento che, adire il vero, è riassunto nel titolo di questo post.

Dico solo che mi sento impotente, pieno di rabbia, triste, perché so come finirà questa vicenda; mia nonna, madre di mia madre, ha vissuto la stessa identica situazione e, alla notizia che non l’avrebbero operata, s’è buttata dal 4 piano.

Mia madre mi ha già avvisato.
Non passerà i suoi prossimi 30 anni su un letto.


martedì 8 marzo 2011

Il silenzio degli innocenti: quando gli Oscar sono più che meritati, meritatissimi. Anzi, meritatissimissimissimi.

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Ci sono films del cinema nati per diventare leggenda, per l’originalità della sceneggiatura, per la mano del regista o, ovviamente, per la bravura degli attori.
È il caso de “Il silenzio degli innocenti”, titolo tradotto in modo improprio per non recare disturbo alla famiglia Agnelli (La traduzione corretta è Il silenizio degli agnelli, appunto), film epico in cui senza minimo dubbio la bravura degli attori gioca un ruolo fondamentale.
A parte gli oscar al miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura non originale (5 righe più su ho fatto proprio l’esempio dell’originalità, non fateci caso), questo film vanta un nutrito elenco di oscar assegnati agli attori; elenco che, come avrete sicuramente intuito, sto per elencarvi.

Come avrete sicuramente intuito questo è anche quel genere si post che si scrive per la sana ed irrefrenabile voglia di dire minchiate.

Dunque, vediamo i premi assegnati agli attori di questo meraviglioso film:

Anthony Hopkins - miglior attore protagonista.

Jodie Foster - miglior attrice protagonista.

Lepidottero testa di morto - miglior lepidottero testa di morto non protagonista. Commovente l’entrata in scena quando sbuca fuori dalla gola del cadavere, e che dire di quando si lascia vivisezionare.

Precious - miglior cane barboncino protagonista. Memorabile e straziante l’urlo di dolore quando finge di rompersi la zampetta cadendo nel pozzo della ragazza rapita da Buffalo Bill);

Testa di Benjamin Raspeil - miglior testa di Benjamin Raspeil.

Divano – miglior divano non protagonista. Questo oscar suscitò non poche polemiche dovute al fatto che Divano ebbe un piccolissimo cammeo, all’inizio del film, in cui interpreta la parte di un divano che viene usato come esca da Buffalo Bill per catturare la figlia della senatrice. Le critiche nacquero dal bassissimo numero di fotogrammi in cui appare Divano, ma il presidente dell’allora giuria degli Oscar giustificò l’assegnazione della preziosa statuetta in un’intervista, in cui dichiarò quanto segue (cito testualmente): “...pochi divani avrebbero saputo rendere il pathos che, in pochi secondi, il nostro Divano è stato in grado di dare al proprio ruolo. Se mi chiedessero “rifarebbe oggi rifarei la stessa scelta?”, risponderei senza esitazione: sì.”.

Vetro - miglior vetro trasparente non protagonista. La sua continua apparizione nei panni del vetro della cella che separa il Dottor Lecter da Clarisse Starling è stata fondamentale per la riuscita di quelle scene così cariche di tensione.

Ambulanza – miglior ambulanza in corsa.

Penna a sfera – miglior penna a sfera. A dir poco intensa la sua incredibile staticità nell’inquadratura alla cella del Dottor Lecter, “..degna del miglior mimo della scuola di Marcel Marceau” (Washington Post).

E, per finire in bellezza la lista di questi meritatissimi Oscar…

Stuart Rudin - miglior masturbatore non protagonista. Rudin interpreta Miggs, lo psicopatico della cella accanto a quella del Dottor Lecter, che si masturba al passaggio dell’agente Starling. Fra le motivazioni dell’assegnazione della preziosa statuetta, spicca la “veridicità dell’interpretazione, e l’assoluta precisione con cui l’attore riesce ad ottenere l’effetto deiderato dal regista proprio al passaggio di Jodie Foster”.
Quando l’attore è salito sul palco per ricevere l’Oscar, visibilmente commosso, ha dichiarato “Sono senza parole. Mi ero masturbato migliaia e migliaia di volte prima di quel giorno, ma mai avrei pensato che sarei riuscito a farlo davanti ad una videocamera e soprattutto in presenza di attori così importanti come Jodie Foster e Anthony Hopkins. Ringrazio il regista, Jonathan Demme, per avermi dato le motivazioni più forti e adatte alla riuscita del mio pezzo” e, mentre diceva questa frase, ha suscitato un fragoroso applauso mostrando la copertina di Penthouse che gli aveva fornito il regista due minuti prima del ciak.
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giovedì 3 marzo 2011

Musa


Parole sparse dentro lo spazio d’un banale foglio a suggerirmi il segreto, ampiamente dimostrato dalla scienza della psiche, per cancellare il ricordo.
Il pragmatico amico porge meno spazio a tecnicismi, ordinando di dimenticar completamente il nome; direttiva – o suggerimento? - altrettanto fredda e finale d’un fatale incontro a posteriori, dalla voce tua stessa.

Eminenti scienziati della mente, però, sanno ben poco del profumo dei tuoi capelli alle prime luci dell’alba, e mai t’hanno stretto a sé fino a svegliarti, per fare l’amore.
L’amico, altrettanto poco può aver ricordo della tua bellissima risata, a rimanere senza fiato.
E tu, che mi suggerisci – ordini? – di cercare in altre muse l’ispirazione della mia poesia.. tu, l’unica musa, d’amor vero probabilmente priva - oppure forte d’una pozione per eseguire il tuo stesso ordine e dimenticare – riuscirai mai a comprendere la profondità della mia ispirazione?

Mai più.

Scrivo ed annuisco, annuisco e scrivo perché rispondo a me stesso così, alla domanda su noi due.
Mai più.

Ed aggrapparmi all’unica, aleatoria sciocchezza intellettuale, che mi spinge a credere quanto sia sbagliato dire mai.

martedì 1 marzo 2011

Errata corrige..


Avevo scritto un post molto negativo, triste e rabbioso.
Ora, però, credo sia meglio convogliare le energie negative in qualcosa di più costruttivo, quindi ..

TATTARATTAAAAAA !!!
ECCO A VOI UN POST COSTRUTTIVO!!!
..
Dunque... eeehh... mmhh... ecco... boh, dai, costruitevi quello che vi pare, io mi limito a dire "TATTARATTAAAAAA", così almeno non faccio brutta figura :)