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martedì 8 marzo 2011

Il silenzio degli innocenti: quando gli Oscar sono più che meritati, meritatissimi. Anzi, meritatissimissimissimi.

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Ci sono films del cinema nati per diventare leggenda, per l’originalità della sceneggiatura, per la mano del regista o, ovviamente, per la bravura degli attori.
È il caso de “Il silenzio degli innocenti”, titolo tradotto in modo improprio per non recare disturbo alla famiglia Agnelli (La traduzione corretta è Il silenizio degli agnelli, appunto), film epico in cui senza minimo dubbio la bravura degli attori gioca un ruolo fondamentale.
A parte gli oscar al miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura non originale (5 righe più su ho fatto proprio l’esempio dell’originalità, non fateci caso), questo film vanta un nutrito elenco di oscar assegnati agli attori; elenco che, come avrete sicuramente intuito, sto per elencarvi.

Come avrete sicuramente intuito questo è anche quel genere si post che si scrive per la sana ed irrefrenabile voglia di dire minchiate.

Dunque, vediamo i premi assegnati agli attori di questo meraviglioso film:

Anthony Hopkins - miglior attore protagonista.

Jodie Foster - miglior attrice protagonista.

Lepidottero testa di morto - miglior lepidottero testa di morto non protagonista. Commovente l’entrata in scena quando sbuca fuori dalla gola del cadavere, e che dire di quando si lascia vivisezionare.

Precious - miglior cane barboncino protagonista. Memorabile e straziante l’urlo di dolore quando finge di rompersi la zampetta cadendo nel pozzo della ragazza rapita da Buffalo Bill);

Testa di Benjamin Raspeil - miglior testa di Benjamin Raspeil.

Divano – miglior divano non protagonista. Questo oscar suscitò non poche polemiche dovute al fatto che Divano ebbe un piccolissimo cammeo, all’inizio del film, in cui interpreta la parte di un divano che viene usato come esca da Buffalo Bill per catturare la figlia della senatrice. Le critiche nacquero dal bassissimo numero di fotogrammi in cui appare Divano, ma il presidente dell’allora giuria degli Oscar giustificò l’assegnazione della preziosa statuetta in un’intervista, in cui dichiarò quanto segue (cito testualmente): “...pochi divani avrebbero saputo rendere il pathos che, in pochi secondi, il nostro Divano è stato in grado di dare al proprio ruolo. Se mi chiedessero “rifarebbe oggi rifarei la stessa scelta?”, risponderei senza esitazione: sì.”.

Vetro - miglior vetro trasparente non protagonista. La sua continua apparizione nei panni del vetro della cella che separa il Dottor Lecter da Clarisse Starling è stata fondamentale per la riuscita di quelle scene così cariche di tensione.

Ambulanza – miglior ambulanza in corsa.

Penna a sfera – miglior penna a sfera. A dir poco intensa la sua incredibile staticità nell’inquadratura alla cella del Dottor Lecter, “..degna del miglior mimo della scuola di Marcel Marceau” (Washington Post).

E, per finire in bellezza la lista di questi meritatissimi Oscar…

Stuart Rudin - miglior masturbatore non protagonista. Rudin interpreta Miggs, lo psicopatico della cella accanto a quella del Dottor Lecter, che si masturba al passaggio dell’agente Starling. Fra le motivazioni dell’assegnazione della preziosa statuetta, spicca la “veridicità dell’interpretazione, e l’assoluta precisione con cui l’attore riesce ad ottenere l’effetto deiderato dal regista proprio al passaggio di Jodie Foster”.
Quando l’attore è salito sul palco per ricevere l’Oscar, visibilmente commosso, ha dichiarato “Sono senza parole. Mi ero masturbato migliaia e migliaia di volte prima di quel giorno, ma mai avrei pensato che sarei riuscito a farlo davanti ad una videocamera e soprattutto in presenza di attori così importanti come Jodie Foster e Anthony Hopkins. Ringrazio il regista, Jonathan Demme, per avermi dato le motivazioni più forti e adatte alla riuscita del mio pezzo” e, mentre diceva questa frase, ha suscitato un fragoroso applauso mostrando la copertina di Penthouse che gli aveva fornito il regista due minuti prima del ciak.
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