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venerdì 6 aprile 2012

Il Mistero di Fatima e i bambini guerrieri di Kony

Rimane un mistero, per me.

Sì, il fatto che esista la Madonna e che, di tanto in tanto, si manifesti agli esseri umani; mi ricorda un po’ l’abitudine del Dio giocherellone dell’antico testamento, che compare ai profeti sotto forma di luce, piante ardenti, esseri umani.

Rimane un mistero, per me, il fatto che la Madonna dia un messaggio (per mezzo di un angelo, ovviamente) a tre pastorelli, un trittico di segreti incredibile, in cui parla dell’inferno, prevede la prima guerra mondiale e raccomanda gli uomini di stare attenti alla Russia (se volete farvi una cultura sul messaggio di Fatima, cliccate QUI).

Rimane un mistero, per me, la preghiera che Giovanni Paolo II ha dedicato alla suddetta nel 1984, ed il motivo per cui non si concretizzi nella realtà. Forse mi sbaglio, ma pensando alle atroci ingiustizie che oggi oscurano l’intera umanità, trovo molto divertenti le seguenti parole: ..E perciò, o Madre degli uomini e dei popoli, Tu che conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu che senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, che scuotono il mondo contemporaneo, accogli il nostro grido che, mossi dallo Spirito Santo, rivolgiamo direttamente al Tuo Cuore: abbraccia con amore di Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano, che Ti affidiamo e consacriamo, pieni di inquietudine per la sorte terrena ed eterna degli uomini e dei popoli.”.

Rimane un enorme mistero, per me, che la Madonna debba intervenire personalmente per deviare il proiettile sparato contro Giovanni Paolo II; affermazione piuttosto contrastante il fondamento stesso della religione cristiana, che vede il martirio personale come la fonte di liberazione di tutti i mali. E’ come se Gesù avesse chiesto a Dio di allontanarlo dal “calice amaro” e Dio, in tutta risposta, gli avesse detto << eh no ragazzo mio, tu ti becchi una bella flagellazione e una crocifissione. Fra un duemila anni, se mi sveglierò di buon umore, manderò tua madre a salvare un papa da un proiettile.”.
Immagino la reazione intima di Gesù – ma guarda tu cosa mi tocca sentire. Morirò io, che ho fatto tutto il lavoro sporco, che ho vagato per lande desolate a piedi a predicare la sua voce, che ho fatto decine di miracoli.. la prossima volta ascolto mio padre, quello vero, e rimango a fare il falegname -.

Rimane un mistero, per me, sapere in che modo la Chiesa giustifica i crimini perpetrati da Joseph Kony, signore della guerra dell’Uganda, che da anni rapisce migliaia di bambini rendendo le femmine schiave sessuali e i maschi feroci combattenti.
Cioè, so benissimo che la giustificazione è "Dio ci ha fornito il libero arbitrio, siamo noi che sbagliamo", affermazione che io, come tutti gli uomini illuminati dell'intera storia, ribatto con un "già che c'era non poteva crearci senza libero arbitrio e senza cattiveria?".
Rimane un mistero, per me, capire in che modo la Madonna di Fatima interviene per deviare i proiettili, le violenze sessuali, i lavaggi del cervello e i colpi di machete destinati a bambini di nove o dieci anni.

Rimane un mistero il perché nessun dio appare ai signori della guerra per redimerli, oppure ai bambini rapiti da Kony per spiegare loro che è sbagliato irrompere nei villaggi in cui sono cresciuti e sparare ai propri genitori.

Rimane un mistero il motivo per cui le Nazioni devote a Dio non intervengono massicciamente per porre fine allo strazio dell’Uganda.

Rimane un gigantesco mistero, per me, il motivo per il quale il Dio della bibbia dichiara in più apparizioni che gli uomini sono suoi figli, ma poi si corregge dicendo che si riferiva solo a quelli che credono in lui.

Ora che mi sono sfogato, lascio i miei lettori – soprattutto ebrei, cattolici e cristiani – la visione  di questo film su Kony, ed esorto tutti a riflettere sul chi siamo, perchè facciamo del male, cosa possiamo fare per cambiare le cose e, soprattutto, se esiste un Dio da cuore di ghiaccio che per darci lezioni di umanità lascia che migliaia, milioni di persone nel mondo soffrano, si ammalino, vengano assassinati e muoiano nella miseria, nel dolore e nell’indifferenza.

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