Un problema pazzesco della nostra società è farsi capire al primo colpo. Se capissimo al primo colpo, eviteremmo le tragicomiche conseguenze alle quali siamo abituati un po’ tutti.
A volte facciamo semplicemente finta di capire male cosa ci dicono, a volte siamo così offuscati dalla rabbia e dal nervosismo, che diventiamo aggressivi anche quando ci chiedono semplicemente che ore sono.
Così, quando entri in una pizzeria d’asporto, ordini la tua quattro stagioni e chiedi pacatamente: “scusi, quanto tempo ci vuole?” e il pizzaiolo, incazzato come un toro a Madrid, con gli occhi rossi e la bava alla bocca, ti risponde: “ci vuole il tempo che ci vuole! Qua siamo pieni di ordinazioni! Ci sono altri prima di lei! Dieci minuti, venti minuti, non lo so! venite qui, e avete tutti la stessa fretta!”.
Tu rimani basito, ti chiedi continuamente “ma che ho detto?”, poi la tua pizza arriva, apri la confezione e, al posto della quattro stagioni, c’è una prosciutto e funghi ma.. hai paura del toro di Madrid - se s’incazza solo quando chiedi quanto tempo ci mette, non voglio pensare a cosa mi fa se gli dico che ha sbagliato consegna - e mangi in silenzio la pizza di un altro.
Così dappertutto.
Discuti di politica con un amico, gli dici “guarda, secondo me l’ultima cosa che hai detto è sbagliata, perché parli senza basarti su dati reali”, e quello ti risponde “Ah così sarei un idiota?!! Sarei uno che crede a tutte le stupidate dei giornali eh?!! Così, secondo te, farei meglio a stare zitto perché non ho mai capito nulla di politica eh?!!”... ripassi a mente le parole che hai appena pronunciato, e ti convinci che il tuo amico è posseduto dal demonio, e che ogni tanto potrebbe cominciare anche a parlarti in Aramaico, al contrario, con intercalari latini e battute in pugliese.
A volte facciamo semplicemente finta di capire male cosa ci dicono, a volte siamo così offuscati dalla rabbia e dal nervosismo, che diventiamo aggressivi anche quando ci chiedono semplicemente che ore sono.
Così, quando entri in una pizzeria d’asporto, ordini la tua quattro stagioni e chiedi pacatamente: “scusi, quanto tempo ci vuole?” e il pizzaiolo, incazzato come un toro a Madrid, con gli occhi rossi e la bava alla bocca, ti risponde: “ci vuole il tempo che ci vuole! Qua siamo pieni di ordinazioni! Ci sono altri prima di lei! Dieci minuti, venti minuti, non lo so! venite qui, e avete tutti la stessa fretta!”.
Tu rimani basito, ti chiedi continuamente “ma che ho detto?”, poi la tua pizza arriva, apri la confezione e, al posto della quattro stagioni, c’è una prosciutto e funghi ma.. hai paura del toro di Madrid - se s’incazza solo quando chiedi quanto tempo ci mette, non voglio pensare a cosa mi fa se gli dico che ha sbagliato consegna - e mangi in silenzio la pizza di un altro.
Così dappertutto.
Discuti di politica con un amico, gli dici “guarda, secondo me l’ultima cosa che hai detto è sbagliata, perché parli senza basarti su dati reali”, e quello ti risponde “Ah così sarei un idiota?!! Sarei uno che crede a tutte le stupidate dei giornali eh?!! Così, secondo te, farei meglio a stare zitto perché non ho mai capito nulla di politica eh?!!”... ripassi a mente le parole che hai appena pronunciato, e ti convinci che il tuo amico è posseduto dal demonio, e che ogni tanto potrebbe cominciare anche a parlarti in Aramaico, al contrario, con intercalari latini e battute in pugliese.
Le incomprensioni più grandi, poi, sono quelle all’interno della coppia; mi vengono in mente episodi in cui sia lui che lei sembrano proprio far finta di non capire...
1. Lui: “scusa, sta sera proprio non me la sento di uscire, perché non ce ne stiamo a casa tranquilli?”, lei: “ah così io sarei quella nervosa eh? Sempre così, non dici mai le cose in faccia, su dillo che sono nervosa.. abbi il coraggio una volta tanto... dillo! “;
2. Lei: “caro, guarda che ho le mie cose, non me la sento di andare in piscina con tutti gli altri..”, lui: “certo, lo sapevo, vuoi rovinarmi sempre tutto. Se i miei amici ti fanno schifo dillo chiaramente, così non li vedi proprio più. Anzi sai che facciamo? Anche le tue amiche mi stanno proprio sulle palle, quindi non usciamo più nemmeno con loro e siamo apposto. Ecco cosa volevi: tenermi segregato in casa!”;
3. Lei: “ma tu sei un po’ geloso?”, lui: “no cara, so che posso fidarmi di te”, lei: “ah, così non mi ami più!”, lui: “ma che dici? Volevo dire ora che amandoti mi fido di te, quindi non ho ragione di essere geloso”, lei: “allora quando eri più geloso in realtà non mi amavi e quindi non ti fidavi?”, lui (comincia a sudare): “ehmm.. aspè: io ero più geloso perché ti volevo tutta per me ed eri bellissima, ma ancora non ti amavo come oggi”, lei (comincia ad urlare e piangere): “allora oggi non sei più geloso perchè non mi vuoi tutta per te e perché non sono più bellissima?”, lui (comincia ad urlare e diventa rosso): “ma cazzo possibile che non capisci mai quello che dico?, vuoi aprire quelle orecchie? E va bene, vuoi per forza sentirti dire che sono geloso? Sono geloso!”, lei (ormai disperata): “allora se è come hai detto tu prima, vuol dire che sei geloso perché ancora pensi di non amarmi...
aahhhhhaaaahhhhhhhhhhhh..”;
4. Lui: “perché non facciamo qualcosa di diverso questo fine settimana?”, lei: “se ti senti obbligato a fare le cose che facciamo di solito dillo chiaramente”, lui: “no cara, non mi sento obbligato, solo volevo cambiare un po’”, lei: “va bene, esci coi tuoi amici, e non rompere più con la storia che sei troppo legato.”;
5. Lui: “stasera che si mangia?”, lei: “ho fatto l’arrosto. Ma se vuoi possiamo uscire”, lui: “perchè, sei incazzata anche stasera?”, lei (stupita): “non sono incazzata.. dicevo che se vuoi anzichè l’arrosto possiamo mangiare la pizza”, lui: “mi metti in bocca cose che io non dico!!! Chi ti ha detto che mi fa schifo il tuo arrosto eh?”, lei: “perché.. ti fa schifo il mio arrosto???”;
6. Lei: “non voglio obbligarti a fare nulla”, lui: “grazie, non me la sento di correre troppo”, lei: “allora vuoi lasciarmi?”, lui: “no! Solo non vorrei troppa fretta..”, lei: “allora ti metto troppa fretta? Tu metti i paletti e io mi devo adeguare!!”, lui: “nessun paletto, sii te stessa”, lei: “lo dici ma in realtà pensi il contrario..”, lui: “ma perché dici questo?”, lei: “allora dimmi che mi ami!”, lui: “ma..veramente io...”, lei: “ecco!! Lo sapevo!! mi stai lasciando !!!”...
7. Lei: “ho bisogno di parlare”, lui: “prova a sentire la tua amica”, lei: “ma voglio parlare con te!”, lui: “ma con me, mica puoi parlare di cose di donna..”, lei: “ma io non voglio parlare di cose di donna”, lui: “sei nervosa? Vuoi parlare o vuoi litigare? Dimmelo subito che esco a bermi una birra, quando ti dai una calmata mi fai uno squillo e ritorno...”, lei rimane in silenzio, e non riesce a trattenere una lacrima, lui: “minchia non ti metterai mica a piangere vero? Tu lo fai apposta! Mi vuoi fare sentire in colpa!! Guarda, esco che è meglio và!!”.
8. Lui: “ora hai conosciuto mio fratello, che ne dici?”, lei: “simpatico.”, lui: “ho capito ti sta antipatico”, lei: “perché? Ho detto che è simpatico. È stato carino stasera”, lui: “perché le altre volte no?”, lei: “uffa mi metti ansia con queste domande, quando parli dei tuoi diventi insopportabile”, lui: “lo sapevo che odi tutta la mia famiglia, ma non ti credere che i tuoi siano meglio..”...
4. Lui: “perché non facciamo qualcosa di diverso questo fine settimana?”, lei: “se ti senti obbligato a fare le cose che facciamo di solito dillo chiaramente”, lui: “no cara, non mi sento obbligato, solo volevo cambiare un po’”, lei: “va bene, esci coi tuoi amici, e non rompere più con la storia che sei troppo legato.”;
5. Lui: “stasera che si mangia?”, lei: “ho fatto l’arrosto. Ma se vuoi possiamo uscire”, lui: “perchè, sei incazzata anche stasera?”, lei (stupita): “non sono incazzata.. dicevo che se vuoi anzichè l’arrosto possiamo mangiare la pizza”, lui: “mi metti in bocca cose che io non dico!!! Chi ti ha detto che mi fa schifo il tuo arrosto eh?”, lei: “perché.. ti fa schifo il mio arrosto???”;
6. Lei: “non voglio obbligarti a fare nulla”, lui: “grazie, non me la sento di correre troppo”, lei: “allora vuoi lasciarmi?”, lui: “no! Solo non vorrei troppa fretta..”, lei: “allora ti metto troppa fretta? Tu metti i paletti e io mi devo adeguare!!”, lui: “nessun paletto, sii te stessa”, lei: “lo dici ma in realtà pensi il contrario..”, lui: “ma perché dici questo?”, lei: “allora dimmi che mi ami!”, lui: “ma..veramente io...”, lei: “ecco!! Lo sapevo!! mi stai lasciando !!!”...
7. Lei: “ho bisogno di parlare”, lui: “prova a sentire la tua amica”, lei: “ma voglio parlare con te!”, lui: “ma con me, mica puoi parlare di cose di donna..”, lei: “ma io non voglio parlare di cose di donna”, lui: “sei nervosa? Vuoi parlare o vuoi litigare? Dimmelo subito che esco a bermi una birra, quando ti dai una calmata mi fai uno squillo e ritorno...”, lei rimane in silenzio, e non riesce a trattenere una lacrima, lui: “minchia non ti metterai mica a piangere vero? Tu lo fai apposta! Mi vuoi fare sentire in colpa!! Guarda, esco che è meglio và!!”.
8. Lui: “ora hai conosciuto mio fratello, che ne dici?”, lei: “simpatico.”, lui: “ho capito ti sta antipatico”, lei: “perché? Ho detto che è simpatico. È stato carino stasera”, lui: “perché le altre volte no?”, lei: “uffa mi metti ansia con queste domande, quando parli dei tuoi diventi insopportabile”, lui: “lo sapevo che odi tutta la mia famiglia, ma non ti credere che i tuoi siano meglio..”...
Secondo voi, come si risolvono questi problemi di incomprensione?
Se qualcuno ha un suggerimento me lo dia, per favore, ne ho bisogno.
Come? Non avete suggerimenti per me?
AHHH...
Vorreste dire che sono un caso senza speranza?!
Ditelo chiaro, se pensate che sia un povero scemo!!!
Mica siete obbligati a leggere questo blog!!!
Facile dare giudizi al di là della tastiera eh???!!!
Sono proprio curioso di come siete bravi a comunicare VOI!!!
AH!!!
.....
........
7 commenti:
io: che vuoi fare stasera, usciamo?
lui: certo, perchè no!
io:....
lui: che c'è?
io: no, niente. è che mai una volta che ti va di stare solo con me...
lui: ma me l' hai chiesto tu?! per me possiamo rimanere a casa, è lo stesso!
io: e certo, per te è uguale stare o no solo con me.
lui: no, non hai capito, a me fa piacere se stiamo soli...
io: si, vabbè, perchè te l' ho detto io, tu volevi uscire.
lui: ma sei sata tu a chiedermi se uscivamo!!!!!
io: dovevi rispondermi di no!!
lui: allora stiamo a casa!
io: NO!!ormai usciamo!!
lui: sei una testa di cazzo!!mi metti in bocca parole che non ho detto!!!!
io (ormai in lacrime): ecco!!!lo vedi?!? non ci capiamo!!!!è una tragedia!!!!!!
eh vedo che hai colto proprio il senso del post..
tutti noi ci caschiamo dentro...
come uscirne?
Un suggerimento l'avrei: smettere di aspettarsi determinate risposte dal nostro prossimo.
Che ne dici, kat?
è più profondo secondo me....è più smettere di farsi le seghe mentali e di avere le manie di persecuzione....
io vorrei....ci provo!!
ma fallisco sempre miseramente.... e poi mi faccio subito altre seghe mentali perchè non ci capiamo...
è un circolo vizioso!!!
ognuno di noi può trovare la strada giusta, kat, ne sono sicuro.
Io ho cercato la solitudine per fermarmi e riflettere prima di tutto su me stesso.
Forse oggi sarei più pronto di prima, ma sento che voglio ancora stare solo.
Tu che strada troverai?
Ciao Roby io penso che spesso è meglio tenere la bocca chiusa ahahahahah le incomprensioni sono all'ordine del giorno... una palla tremenda, ridicola leggendola ma quando ti capita... come mi girano!!!
buon week end!
Rò... siamo entrambi dei casi disperati. Se una volta avevo problemi di incomprensione, adesso ho quelli di dialogo... paragonabili a quelli tra una lumaca e una formica.... Io parlo lui tace, lui parla io dormo... insomma ormai nn abbiamo + nulla da dirci... e mi sento così triste...
Se avete poco o nulla da dirvi.. perchè sforzarsi di cercare argomenti?
Se non c'è più nulla da dirsi, è finita. Perchè trascinarsi a vita con un rapporto del genere?
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