Umori,
brivido e profumo,
chiedermi s’è il caso di restare a guardare
per poi desiderare.
Il caldo,
è il caldo che gioca brutti scherzi
il brivido che non scivola più via,
il brivido resta
così come il tuo profumo;
ed ecco perché
mutano gli umori,
urla la mia sete mentre tace il pudore
e scrivo,
del mio brivido scrivo.
Temo sia il caso di restare a guardare,
mossa sconvolgente,
obbligata credo,
quasi deludente,
umore passeggero come sete insoddisfatta.
Caldo,
sì:
è senz’altro il caldo che mi gioca brutti scherzi.
Roberto D'Izzia (01/07/2010, ore 02.45)
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