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Quello fra me e Gatto è un amore fatto di gesti semplici, disinteressato.
Le sue testate, i suoi piccoli morsi sulla mia mano, il continuo miagolio, ed il suo incessante strusciarsi su di me..
..il mio richiamo, le mie carezze, il cibo preparato con più cura di quanta ne dedico a me stesso.
Ci siamo capiti al volo, io e Gatto.
Lui non se la sente di seguirmi fino a casa, ed io per ora non me la sento di chiuderlo fra quattro mura.
Ci stiamo studiando un po’, dobbiamo capire bene come comportarci l’uno con l’altro.
Per adesso, di certo c’è solo il nostro appuntamento quotidiano, verso mezzanotte.
Vedremo come andrà a finire...
Io vivo da solo, e la mia amica S. ha ragione a dirmi che Gatto potrebbe darmi tanto, ma allo stesso tempo io potrei trovarmi in difficoltà.. sono uno senza orari, senza programmi, potrei stare fuori un fine settimana senza averlo programmato.
Potrei andare in vacanza e… chi starebbe con Gatto?
Non so che fare.
Però la sua presenza mi fa bene, e sono convinto che la mia faccia bene a lui.
Stasera sono passato davanti al luogo in cui ci incontriamo, ma stavo andando da un’altra parte; lui è sbucato fuori dal nulla e s’è messo a piangere forte, come a dirmi “Oh dove cavolo vai, sono qui, ho fame e piove!”.
Sono andato a bere il mio ginseng, ma ero in pensiero per Gatto.
Poi, tornato a casa, ho preso il cibo che gli avevo già preparato e sono andato all’appuntamento.
Non la smetteva più di strusciarsi e tirarmi le testate, anche mentre mangiava (era affamatissimo!!!).
Mah.
Come sono teneri gli animali, come si fa a far loro del male?
Come possono certe bestie di uomini abbandonare un animale che si fidava ciecamente di loro?
Non capisco.
L’uomo è cattivo, perché ha il libero arbitrio e sceglie di fare del male.
Va beh, basta così, devo andare a dormire. Sono felice di aver coccolato Gatto anche ‘sta sera.
Le sue testate, i suoi piccoli morsi sulla mia mano, il continuo miagolio, ed il suo incessante strusciarsi su di me..
..il mio richiamo, le mie carezze, il cibo preparato con più cura di quanta ne dedico a me stesso.
Ci siamo capiti al volo, io e Gatto.
Lui non se la sente di seguirmi fino a casa, ed io per ora non me la sento di chiuderlo fra quattro mura.
Ci stiamo studiando un po’, dobbiamo capire bene come comportarci l’uno con l’altro.
Per adesso, di certo c’è solo il nostro appuntamento quotidiano, verso mezzanotte.
Vedremo come andrà a finire...
Io vivo da solo, e la mia amica S. ha ragione a dirmi che Gatto potrebbe darmi tanto, ma allo stesso tempo io potrei trovarmi in difficoltà.. sono uno senza orari, senza programmi, potrei stare fuori un fine settimana senza averlo programmato.
Potrei andare in vacanza e… chi starebbe con Gatto?
Non so che fare.
Però la sua presenza mi fa bene, e sono convinto che la mia faccia bene a lui.
Stasera sono passato davanti al luogo in cui ci incontriamo, ma stavo andando da un’altra parte; lui è sbucato fuori dal nulla e s’è messo a piangere forte, come a dirmi “Oh dove cavolo vai, sono qui, ho fame e piove!”.
Sono andato a bere il mio ginseng, ma ero in pensiero per Gatto.
Poi, tornato a casa, ho preso il cibo che gli avevo già preparato e sono andato all’appuntamento.
Non la smetteva più di strusciarsi e tirarmi le testate, anche mentre mangiava (era affamatissimo!!!).
Mah.
Come sono teneri gli animali, come si fa a far loro del male?
Come possono certe bestie di uomini abbandonare un animale che si fidava ciecamente di loro?
Non capisco.
L’uomo è cattivo, perché ha il libero arbitrio e sceglie di fare del male.
Va beh, basta così, devo andare a dormire. Sono felice di aver coccolato Gatto anche ‘sta sera.
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9 commenti:
E muoviti a portarlo a casa! Smettila di titubare! ;)
Ma sei...sei...sei...sei...
Insomma sei una meraviglia in questo post!!!
Non so ancora chi tu sia...
ma quello che leggo in questo post mi piace parecchio...
Io posso solo dirti che non è da ignorare il fatto che non puoi lasciare Gatto solo...
La mia prima "gatta" si è ammalata di anoressia e depressione, quando lavoravo e stavo fuori casa tutto il giorno....
Dovresti adottare per gatto, la compagnia, al limite....tanto a quel punto averne uno o averne 2, che ti cambia?
Io ne ho 3...
Comunque, valuta bene...e se accetti la sua vita....sappi che ti ci devi dedicare...
Sono tanti i pensieri e le rinunce!
In ogni caso...io tifo per gatto!!!
e mi piacerebbe leggere che lo hai adottato....ma da gattara nell'anima, non posso non farti ragionare sul cosa comporta adottarlo...
Cerca anche di capire quanto è adulto gatto e quanto veramente sarebbe felice (dato che è abituato libero) di stare in 4 pareti!
Ma se ritieni che per strada possa fare una brutta fine.....
scegli per lui...
Dagli una casa!!!!
Anche perchè, già, lui, ha scelto te!
A presto!
PS: fammi sapere che hai deciso!
^___^
Luna.
Ma si che aspetti! Tanto se vai via lui si arrangia...non si arrangia già da solo? PS. ocio che i cibi per gatti costano però!
@Dark: Volevo proporgli anche io a Rò "l'accoppiata" vincente del doppio mao casalingo, ma si fà un passetto alla volta... La tua gatta s'è ammalata di anoressia?! Sono quasi 30 anni che vivo con i gatti, nn ho mai sentito una cosa simile e come tutti gli appassionati sanno, il gatto è si molto attaccato alla persona, ma ancor di più alla "tana" (che altro non è che casa). Il gatto è abitudinario, la mia micia in passato è stata sola anche una settimana e ti assicuro che non ne ha sofferto affatto! Che poi ogni animale ha il suo carattere eh, non sottovalutiamo questo punto! ;) Rò crede che Gatto sia un micio abbandonato, ciò vuol dire che prima una casa ce l'aveva, se così fosse sarebbe cmq meno solo da Rò (anche se Rò non è costantemente a casa) che per strada. Lo sappiamo, purtroppo, che fine fanno i gatti che sono fuori...
Aleph: Nooooooo, il gatto deve mangiare quello che mangiamo noi!!! :)
@Maraptica...
La mia gatta si è ammalata gravemente...l'anoressia è conseguenza della malinconia che può provare "qualunque animale se abituato all'affetto del padrone" venendogli a mancare all'improvviso.
Infatti, lo stesso veterinario mi consigliò di adottarne altri...
ed oggi, la mia splendida Luna è una gatta felice...
tuttavia, se io e mio marito siamo fuori....al rientro la troviamo dietro la porta distesa ferma ad aspettarci...
Esiste, certo che esiste....fidati...ho avuto a che fare con parecchi gatti nella mia vita...e ne ho viste di tutti i colori....
devo assolutamente fare un disappunto sul "i gatti mangiano quello che mangiamo noi"
Non è assolutamente così...
si, mangiano...ma si distruggono in breve fegato, reni ed intestino, rischiando delle enteriti fulminee.
in più occorre rispettare i tre pasti al dì (1 ogni 6/7 ore) devono avere il tempo di digerire bene (e dopo 1 ora, va assolutamente tolto!!!! per evitare che mangino in continuazione) altrimenti si affaticano troppo i reni e sono cavoli fritti!!!
Soprattutto nei maschietti....
I gatti, hanno per costituzione genetica la tendenza a formare calcoli renali e non sempre gli interventi debellano...
per questo il cibo deve essere più possibile asciutto (croccantini non scadenti possibilmente)
e dall'età di un annetto in poi, meno proteico possibile....
Ho avuto una gatta con calcoli renali....e ad una mia amica gliene sono morti 5 per lo stesso motivo...
Fidati...so quel che dico.
@Roberto...
scusa l'intromissione....
ma urgeva tale chiarimento....
E' un argomento che mi sta particolarmente a cuore e quando sento cose non giuste devo intervenire....anche perchè si tratta di animali che una volta adottati dipendono assolutamente da noi esseri umani...
Io trovo che sia una grande responsabilità...
A presto!
PS: dopo tutto il mio chiarimento...
^_^
RIPETO...
A-DO-TTA-LO!!!!!
SBRIGATI!!!!!
NON PERDERE TEMPO!!!!
@Dark: Ti sfugge una cosa, un gatto non è un umano, è istinto, è natura. Ho avuto gatti che sono vissuti 26 anni (e non sono pochi credimi), si regolavano loro con il cibo... il gatto è del tutto autosufficiente. Si rischia spesso di umanizzare gli animali, non è una cosa buona. Succede che poi l'animale perde la sua identità e come la tua gatta ha delle malattie psicosomatiche, come l'anoressia appunto. Non voglio smentire la tua esperienza, sarà sicuramente valida, ma sono 20 anni che lavoro con gli animali. La prima regola è: rispettarne la natura. Un bacio :*
Rispettarne la natura assolutamente.
Esistono testi sulle malattie psicosomatiche degli animali.
La mia gatta quando si è ammalata di anoressia non era ancora abituata a nulla, aveva pochi mesi ed è subentrata quando già da prima mancavo abbondantemente da casa..quindi nessuna umanizzazione.
E nessun errore.
Il fatto che tu lavori da 20 anni con gli animali ti fa onore,anche se credo che sarai stata di certo fortunata a non doverti confrontare con certi casi...
La conoscenza, infatti parte assolutamente dal vivere, in primo luogo l'esperienza...con conseguente documentazione.
Detto ciò, ti auguro una buona serata, ribadendo che le mie parole non sono figlie di "opinioni" ma bensì di "informazione".
Bellissimo post roberto,davvero nn solo per la dolcezza,ma davvero per tutte le sensazioni che emani.
Una mia gatta dopo la morte del fratellino si è ammalata di malinconia ed è finita nell'anoressia.
Ci sono voluti mesi di cure ma poi è stata bene.
Purtroppo è vissuta solo 10 anni....ma è stata una splendida compagna di viaggio.
Ora le sue piccole hanno 10 anni e insieme al cane stiamo tutti bene.
E' speciale il rapporto con gli animali!
Un abbraccio a te ed un ronf ronf a gatto. :)
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