Guardare un film al cinema, quando nella sala ci sono solo io, mi fa stare bene. Questa sera dunque è stata per la solitudine, ed essere lontani dalle birre senza gas, le pacche sulle spalle o, peggio, i bacini.
Tre, se sei tre volte idiota.
Tre, se sei tre volte idiota.
Ho pensato a questa ragazza di ventisette anni, che pare stia vivendo una dolorosa trasformazione, il passaggio miracoloso da crisalide in farfalla, ed ho pensato che è bello assistere a questi spettacoli della natura, anche quando pensi che l’altro abbia bisogno di qualcosa e, sbagliando, cerchi di intrometterti. Invece, la natura deve fare il suo corso, poiché tutto resta in equilibrio, nulla si crea e nulla si distrugge, e le leggi che regolano l’intero cosmo agiscono indipendentemente dalla nostra volontà.
Diceva un ragazzo poco più grande di me, non hai il potere di vita o di morte nemmeno su un tuo solo capello, come puoi pretendere di cambiare qualcosa?
Poi l’hanno crocifisso.
Diceva un ragazzo poco più grande di me, non hai il potere di vita o di morte nemmeno su un tuo solo capello, come puoi pretendere di cambiare qualcosa?
Poi l’hanno crocifisso.
Ciò che possiamo davvero cambiare, e di questo sono oramai convinto, siamo noi stessi. Siamo noi a dover plasmare e modellare la nostra esistenza per adattarci a ciò che ci circonda; un altro ragazzo poco più grande di me, stessa età di quello di prima, esortava ad essere come l’acqua, che prende la forma di qualsiasi recipiente la contenga. Ci esortava anche ad essere umili, lui che praticamente era divenuto imbattibile da qualunque essere umano lo sfidasse.
È morto anche lui. E pure suo figlio, con solo un anno di differenza rispetto all’età del padre.
Adattarsi, però, attivamente, evitando di essere passivo e subire gli eventi, poiché l’acqua, con la costanza e la forza vitale che ha in sé, trova sempre una via di fuga, e quando non la trova è capace di erodere persino la più dura roccia.
Adattarsi nel senso di crescere sempre, evolversi, maturare, girarsi dietro e dire: quello sono io? Va bene, l’ho capito, ora però ti lascio indietro dov’è giusto che tu rimanga, i miei piedi hanno altra strada da consumare.
Io ci provo.
È morto anche lui. E pure suo figlio, con solo un anno di differenza rispetto all’età del padre.
Adattarsi, però, attivamente, evitando di essere passivo e subire gli eventi, poiché l’acqua, con la costanza e la forza vitale che ha in sé, trova sempre una via di fuga, e quando non la trova è capace di erodere persino la più dura roccia.
Adattarsi nel senso di crescere sempre, evolversi, maturare, girarsi dietro e dire: quello sono io? Va bene, l’ho capito, ora però ti lascio indietro dov’è giusto che tu rimanga, i miei piedi hanno altra strada da consumare.
Io ci provo.
Chi mi conosce sa quanto sono cambiato, da credere addirittura che io non sia io, ma un chissà quale fratello gemello perché.. è impossibile che sia lo stesso di solo tre anni fa, o cinque, o dieci.
Con umiltà, quella gratuita senza nulla in cambio, quella difficile da trovare dentro sé per orgoglio, ho anche chiesto aiuto e, con mia gran gioia, l’aiuto mi è stato dato.
Ora attendo che le ferite ancora aperte, quelle delle ultime battaglie (cioè degli ultimi 10 anni di problemi che in modo inverosimile si sono dati la staffetta) guariscano, e mi rilasso.
Chi se la sente di stare vicino ad un leone orgoglioso, forte, indipendente e soprattutto ferito, che si lecca quel taglio e che adora la solitudine?
Fra tutte, una ci ha provato sul serio, un po’ di tempo fa.
Il leone, però, quieto e con la lingua penzoloni, ha avuto uno scatto d’ira, e con gli artigli affilati ha dilaniato la povera compagna.
Con umiltà, quella gratuita senza nulla in cambio, quella difficile da trovare dentro sé per orgoglio, ho anche chiesto aiuto e, con mia gran gioia, l’aiuto mi è stato dato.
Ora attendo che le ferite ancora aperte, quelle delle ultime battaglie (cioè degli ultimi 10 anni di problemi che in modo inverosimile si sono dati la staffetta) guariscano, e mi rilasso.
Chi se la sente di stare vicino ad un leone orgoglioso, forte, indipendente e soprattutto ferito, che si lecca quel taglio e che adora la solitudine?
Fra tutte, una ci ha provato sul serio, un po’ di tempo fa.
Il leone, però, quieto e con la lingua penzoloni, ha avuto uno scatto d’ira, e con gli artigli affilati ha dilaniato la povera compagna.
Ed ora lui giace sotto ad un baobab, silenzioso, con la criniera folta, il petto gonfio ed un dolore lancinante, quello della consapevolezza di essere una belva feroce.
D’Izzia Roberto (19/07/08, ore 0.17)
D’Izzia Roberto (19/07/08, ore 0.17)
3 commenti:
non trovo risposte qui. forse perchè non ho fatto domande... e tu sei meno libero ed indipendente di ciò che credi, almeno secondo il mio modestissimo e sicuramente sbagliatissimo parere. siamo tutti sulla stessa barca,Rò.
J.
Il senso della libertà è soggettivo, credo.
Per me essere libero vuol dire agire con intelligenza e cautela ma senza i vincoli posti da altri.
Essere libero per me vuol dire libero di seguire una mia morale, diversa da quella impostami da altri, a costo di passare grossi guai. Lo dico ora perchè semplicemente l'ho fatto. Forse potremmo raccontarci un po' di vita vissuta, chiarirebbe molte cose di entrambi.
Il tuo essere libero senz'altro cambia rispetto al mio.
Vedi, mi risulterebbe praticamente impossibile dirti se tu ti senti libera o meno, ciò che potrei dirti è se sei libera secondo la mia morale.
Il tuo parere, che rispetto anche senza condividerlo, su cosa si basa? E' una domanda vera, poco retorica, te lo chiedo sul serio.
Su cosa basi il parere che hai delle persone?
La barca sarà pure la stessa per tutti, ma qualcuno ha anche voglia di nuotare.
Ed io adoro tuffarmi.
Rò
mi annoia parlare tramite post, se ti interessa davvero conoscere qlcs del mio vissuto, o perchè ho espresso questo parere, sai dove trovarmi. per il resto.. sai, in fondo non mi interessa definirlo davvero se sei libero o no. e non puoi dire se sono libera o meno semplicemente perchè non ti sei mai messo davvero ad ascoltare. accetta le mie opinioni, come io accetto le tue, magari, se puoi.
forse nuotiamo in due mari diversi.
J.
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