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domenica 6 luglio 2008

Una sera a Milano (pensieri sparsi dall'interno d'un locale affollato)

Rumore.
Dicono che il rumore disturba.
No, amico, il rumore non disturba, gli uomini disturbano.
Il rumore è bello.
Meglio il silenzio? Non saprei.
Meglio il silenzio di una telefonata: “noi andiamo a mangiare, tu che fai?”.
Stronzate.
Se fosse la tua donna a parlare?
Rumore.
Applaudite, pubblico pagante di birra, sudati e rincoglioniti. Questa è cultura?
Batte il tamburo, il basso è impazzito.
Ma che cazzo di gente c’è stasera. Ed io che già mi vedevo a bere un buon JD on the rock, ascoltando del buon Jazz. NO AMICO, HAI SBAGLIATO SERATA.
Questa sera è da fantastici ballerini, tacchi alti e gonne strette per le donne. Belle, solo per il sabato sera, però.
Rumore. Molto rumore qua dentro. (dai sono bravini, tutto sommato).
Che mi prende? Io amo l’essere umano.
Che mi prende? Io amo la musica.
NO, AMICO, HAI SBAGLIATO SERATA.
Birra annacquata. Sì, era meglio un JD.
La voce dentro mi punta una pistola alla tempia: DEVI DIRE QUALCOSA DI POSITIVO. Devi guardarti intorno. Devi sorridere. Devi. Devi.
Devi.
Vocina che ho dentro? Fatti i cazzi tuoi.
Seguire me stesso.
Alzati, esci da questa fantastica piccola rumorosa tomba.
Distruggerò questo tempio e lo ergerò in tre giorni. Eh cazzo, lui sì che aveva capito cosa farne del proprio corpo.
Minigonne = voglia di sesso.
Minigonne = voglia di accettarsi.
Il sabato.
Sera.
Dentro ad un locale.
Lui la sta stringendo.. col caldo che fa? Oh dio mio, ha paura che glie la rubino.
Perché tu sei a Roma?
Perché tu sei a Genova?
Perché non sei qui vicino a me?
NO, AMICO, HAI SBAGLIATO SERATA.
Toh, un altro solo. Ha due bicchieri vuoti davanti. Eh amico, quella stronza se n’è uscita prima eh?
Mohito. Moito, come si scrive? Vorrei fare un trattato sul mohito. Da queste parti è il simbolo della frustrazione, della paura di essere ribelli, ed ordinare una cosa nuova, sconvolgente.. un succo di frutta!!!
COSA BEVI?
UN MOHITO.
Lo fanno tutti. Lo fanno tutti.
Coppia formidabile davanti a me: lui gioca nervosamente col telefonino, lei dondola avanti e dietro. Cazzo ragazzi, questa serata non vi passa proprio più, eh?! Ecco, hanno ordinato.
2 mohitos.
Come sei bella, donna di 50 anni. Sei vera. Ti stai annoiando e non fingi di divertirti, l’hai fatto tutta la vita, ora sei stanca.

Dove sei, ora, donna che fosti mia?

Altre strane, insane, curiose ed aliene parole s'insinuano nella mia mente, come questa:
AMICO. A – M – I – C – O. Chi ti da il permesso di pensare a queste cose eh?!

EH SI’, DEVO PROPRIO AVER SBAGLIATO SERATA.

D’Izzia Roberto (05/07/08, ore 23.50)

3 commenti:

Lauce ha detto...

...o forse abbiamo sbagliato vita? eh eh...

Elly ha detto...

Sai quante volte ho sbagliato serata?? Soprattutto quando pensi alla persona che hai amato?? Alla fine ci si rassegna e si va avanti... xè la vita va avanti cmq!

liberoPensieRoberto ha detto...

Forse abbiamo sbagliato, perchè è umano.

Chi fa tutto giusto ehh...
..diciamo che non fa per me.