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domenica 30 gennaio 2011

Shiatsu: finalmente, il primo un dolcissimo frutto da cogliere.

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Ai vostri occhi, quello in fondo al presente post potrebbe apparire come un semplicissimo attestato di frequenza di una scuola professionale di Shiatsu.
Se così fosse, vi direi che state inconsapevolmente compiendo un errore di valutazione, perché questo attestato non è semplicemente un foglio di carta in cui si dice che scuola ho fatto, questo attestato è…
Anni di viaggi in treno o in macchina, avanti e indietro da casa mia a Milano-Lambrate, per seguire decine e decine di lezioni/week-end, con annessa rinuncia ai relativi sabato sera;
sacrifici economici molto pesanti, almeno per uno come me, ovviamente;
una delle scelte da fare in sacrificio dell’amore;
ovviamente, ore e ore di studio alla sera (e pure di notte) nonostante il lavoro e tutte le varie difficoltà che ho avuto in questi anni.

Quindi, questo è molto più di un “attestato”: questo è un vero e proprio successo personale, soprattutto agli occhi di chi mi diceva con disprezzo “non finirai mai la scuola perché sei sempre il solito”, oppure agli occhi di chi l’ha sempre pensato, anch se non me l'ha mai esplicitamente detto…

E, invece, ecco qua il mio attestato.

La mia storia con lo Shiatsu è movimentata... Ho fatto un primo anno, poi ho interrotto per incidente alla schiena, ho ripreso dopo un anno di riposo, ho fatto il secondo ed il terzo livello e poi, per la situazione che già conoscete, ho dovuto interrompere nuovamente per un anno e mezzo; ora, però, ho recuperato le ore che mi mancavano, e tornerò prossimamente nella mia scuola per fare un ulteriore ripasso.

Voglio essere un operatore Shiatsu!

Oggi mi hanno detto che c’è la possibilità di lavorare con loro anche in villaggi e residenze turistiche, con uno stipendio discreto, ma con vitto e alloggio compresi; in questi giorni parlerò coi responsabili della scuola per capire meglio se posso inserirmi in quel contesto.
Lavorare come operatore shiatsu in villaggi in Italia o all’estero per la mia scuola… mi viene da piangere di gioia al solo pensiero.

Cos’altro dire?

Tutte le scelte discutibili che ho fatto, o le attività che ho intrapreso, mi hanno fatto apparire come una persona senza controllo e senza una idea precisa di vita; ho preso queste iniziative (teatro, shiatsu, comunicazione, chitarra, scrittura, giornalismo indipendente, politica, karate, ecc..) però, seguendo il mio cuore, e di ciò posso solo andar fiero, perchè mi guardo intorno, e vedo che molte persone evitano di seguire le proprie passioni, dandosi mille e mille motivazioni (non ho tempo, non ho soldi, convivo e come faccio? ecc..)

Certo, non tutti sono stati successi o buone idee, lo so bene ma.. se vincessi tutte le volte che partecipo ad una gara, mi passerebbe la voglia di gareggiare, no?


2 commenti:

Anonimo ha detto...

COMPLIMENTI Rò!!!
I frutti prima o dopo si colgono.
Dai ragazzo! Sei meritevole di considerazione e lode.
Un grande abbraccio,
Rita

liberoPensieRoberto ha detto...

Ciao Rita :)
Grazie tente, sei sempre molto gentile e ricambio l'abbraccio.