Va bene, un banale geometra come me non può permettersi il lusso di pensare anche per un attimo di fare il selezionatore del personale, perché come tutti sappiamo (o dovremmo sapere), per certi mestieri ci vuole la laurea.
Laurea in risorse umane.
È questo il vero ostacolo culturale insormontabile fra me, ed un qualsiasi operatore di agenzia interinale il quale, ovviamente e senza timore d’esser smentito, può ritenersi certamente la persona più adatta a dar consigli a chi sta cercando lavoro.
Va bene, come dicevo, ho deciso di smettere di pensare che saprei fare anche io quel lavoro, e con molta più professionalità e calore umano di quanto non lo si faccia nei vari uffici Adecchi, Obbiettivi Lavoro o G.I.Gruppi; ho deciso d’ascoltare con molta umiltà le perle di saggezza che le loro splendide menti sanno elaborare, in tema di ricerca lavoro.
Va bene, come dicevo, ho deciso di smettere di pensare che saprei fare anche io quel lavoro, e con molta più professionalità e calore umano di quanto non lo si faccia nei vari uffici Adecchi, Obbiettivi Lavoro o G.I.Gruppi; ho deciso d’ascoltare con molta umiltà le perle di saggezza che le loro splendide menti sanno elaborare, in tema di ricerca lavoro.
Ecco per quale motivo, in questi ultimi anni, ho più volte modificato il mio curriculum: seguire il consiglio di un operatore d’agenzia interinale, poiché tale consiglio nasce dall’infinita cultura di chi possiede una laurea in risorse umane.
Vediamo insieme, dunque, questi autorevoli e dotti consigli di gente laureata in risorse umane, su come elaborare un curriculum vitae.
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Saggio ed autorevole consiglio di un laureato in risorse umane n°1
- Signor Dizza (mi chiamo D’Izzia) lei dovrebbe cambiare un po’ il carattere con cui ha scritto questo curriculum. Va benissimo il formato europeo, ma con un carattere più originale mette subito in risalto la sua originalità. Cerchi anche di lasciare qualche spazio vuoto fra i capoversi, così da rendere il testo più dinamico. -
Saggio ed autorevole consiglio di un laureato in risorse umane n°2
Saggio ed autorevole consiglio di un laureato in risorse umane n°2
- Signor Dizza (mi chiamo D’Izzia ho detto..) le consiglierei di cambiare il carattere del curriculum, perché così è un po’ troppo.. come dire… originale. Il curriculum è una cosa seria, le consiglio di usare un carattere un po’ più istituzionale.
Ah, metta un po’ di ordine fra i capoversi, così ci sono troppi spazi vuoti e non sta bene. -
Saggio ed autorevole consiglio di un laureato in risorse umane n°3
- Signor Dizza (ma sapete leggere o no?) il suo curriculum non va molto bene.. vedo che ha cambiato troppi lavori tutti diversi l’uno dall’altro.
Le consiglio di scrivere due curricula separati, uno con i lavori più manuali e da operaio, l’altro con i lavori più intellettuali e con profili più alti, e di presentarli in base al tipo di lavoro che sta cercando.. lei capisce perfettamente che se cerco un operaio non assumerò mai uno che ha fatto il geometra di cantiere, oppure se voglio un responsabile non assumerò mai uno che ha fatto il cameriere. -
Saggio ed autorevole consiglio di un laureato in risorse umane n°4
- Signor Dizza (MI CHIAMO D’IZZIA!!! DI-APOSTROFO-I-ZETA-ZETA-I-A !!!) quanti curricula mi sta portando scusi? Non va bene così, lei me ne deve fare uno solo, altrimenti rischia di fare brutta figura.
Le consiglio di non mettere tutti i lavori che ha fatto, perché lei ne ha cambiati davvero troppi e, come può immaginare, se giro un curriculum così ad un’azienda, non l’assumeranno mai perché si chiederanno “come mai ha cambiato tutti questi lavori?”.
Quindi, mi raccomando signor Dizza, selezioni i lavori più prestigiosi che ha fatto e descriva solo quelli. -
Saggio ed autorevole consiglio di un laureato in risorse umane n°5 (quest’ultimo di ieri mattina; consiglio dato dopo meno di un minuto dalla visione del mio c.v.)
- Eh no non ci siamo signor Dizza (vabbè, chiamatemi come diavolo vi pare), la prima cosa che si vede leggendo il suo curriculum è che ci sono dei buchi tra un lavoro e l’altro.. lei è rimasto a casa in quei periodi?
Rispondo io, intimidito “eh no, non ho mai smesso di lavorare, ma ho cancellato tutti i lavori..come dire..meno importanti, una sua collega mi ha consigliato di fare così…”
No no no, vede signor Dizza, la prima cosa che uno si chiede quardando il suo curriculum è “ma questo è rimasto a casa a fare che cosa?”.
Le consiglio vivamente di riempire tutti quei buchi, anche se i lavori non c’entrano nulla, anzi più lavori mette meglio è. -
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A voi, miei cari lettori, le conclusioni.
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A voi, miei cari lettori, le conclusioni.
3 commenti:
che cosa si può dire.. comunque si faccia, non va mai bene per qualcuno !!... forse l' unica è continuare a fare come dice la tua testa, perchè, chi avrà bisogno di una "figura lavorativa" come te, saprà leggere quello che gli interessa, sarà questione di tempo ma... chi semina raccoglie!!
come sempre, in bocca al lupo Roberto :-) !!
Ci potresti davvero scrivere un libro, amico mio! Se non altro per raccontare con il tuo stile ironico e istrionico le "meraviglie" del mondo del "lavoro" in Italia...
x Mao
Infatti faccio quello che mi pare!!!
x Prisma
Sì amica, ci sto pensando seriamente infatti...
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