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lunedì 10 febbraio 2014

Marò, che guaio aggio combinat'



(ANSA, 10 Febbraio ’14)

 “[…] La Procura generale indiana ha presentato un'ipotesi di accusa basata sulla Legge anti-pirateria (Sua Act), in una versione però "light", senza evocare una richiesta di pena di morte. Ipotizzando cioè un'accusa per violenze in base ad un articolo della legge che comporta fino a dieci anni di carcere.”.

In merito alla vicenda dei due Marò (che non è un’esclamazione napoletana di stupore), il nostro Governo sta facendo di tutto per evitare gravi conseguenze, anche diplomatiche.
I pescatori indiani, per sicurezza, nel frattempo si sono organizzati e stanno distribuendo nuove vele per le piccole barche con su scritto “non siamo pirati” e “W l’Italia”.

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