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giovedì 27 maggio 2010

La nuova etica dei datori di lavoro

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Oggi sono rientrato al lavoro, nonostante la mia pratica di infortunio mi coprisse fino a domani, e nonostante il dottore mi abbia dato un'altra settimana di malattia per la riabilitazione del collo (che mi fa ancora male).
Perchè sono rientrato?
Se leggete questo blog, sapete già che avevo paura mi lasciassero a casa per questo incidente, e avevo scritto una lettera alla mia responsabile; la risposta a quella lettera è stata "non preoccuparti, pensa solo a riposare e guarire".
Ieri telefono in ditta per avvisare del mio rientro, e la stessa persona del messaggio di cui sopra mi dice "ah bravo roby che rientri, sai stavamo già facendo i colloqui per sostituirti, ma sei stato più veloce tu", e poi, tutta seccata "eh, sembrava un incidente da niente e invece..".
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Avete letto bene.
Se stai a casa per un incidente rischi il posto di lavoro.
Non credo di avere molti commenti da fare, se non che sto andando a lavoro col mal di collo (e in macchina è un casino perchè non riesco a girarmi per guardare la strada), solo ed unicamente perchè sono stato ricattato: rimani a casa ancora un giorno e resti a casa.

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Ovviamente al mio rientro ho trvato 450 mails da gestire, un cassetto strapieno di pratiche da smistare e la sorpresona che la nuova collega, quella che mi aveva alleggerito il lavoro, è stata trasferita in un altro ufficio, quindi sono di nuovo solo a gestire la maggior parte delle telefonate che arrivano, oltre a registrare fatture, fare fax e lettere, prendere gli ordini di gasolio, pesare gli scarichi delle cisterne, eccetera eccetera.
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E sono categoria protetta.
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Mi chiedo: sono io che mi lamento di tutto? Non mi sta bene nessun lavoro e sono un lavativo perchè voglio stare a casa per guarire?
Sì, forse è così.
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1 commento:

Rita ha detto...

Fatti guidare sempre dal tuo intuito Roberto...anche il tuo è un esempio del più forte:il forte 'potere' a livello di comando e di decisioni,ma tu hai il 'potere' altrettanto meritevole di lode di essere quello che sei e di non farti imbrogliare.
Hai la mia ammirazione,
un abbraccio ideale,

Rita