Mentire continuamente,
continuare per rimanere a galla.
Mentire alla gente, - che diletto! –
far credere loro quanto sei forte,
quanto sei forte,
quando poca forza hai, nelle mani,
nelle braccia, di quel che avevi detto.
Mentire a te stesso,
debole e arreso lì allo specchio
ti diresti,
quando arreso non lo sei.
Mentire alla tua donna,
darle sotto agli occhi un uomo
non bugiardo, sazio dei suoi occhi
delle labbra,
dolce a amante, quando amante non lo sei,
tantomeno dolce e innamorato.
Mentire a te stesso – che difetto! –
e sforzarti di provare un sentimento,
di sentire l’attrazione:
dramma nero la passione
senza un coccio di passione!
Mentir senza uno scopo.
Latte e miele tristemente amaro,
mentir continuamente
pur sapendo che saresti, dopo,
sangue amaro del corpo che non sei.
D’IZZIA ROBERTO (09/06/1997, ore 0.25)
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