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lunedì 29 settembre 2008

Lavoro che vai, cliente che trovi II

Forse fa un po' meno ridere del precedente, ma alcune di queste sono uno spettacolo...
CANTIERE
  • Cli. un po’ anziana e milanesotta: “senta, ma lei di dov’è?”, io: “di Milano signora”, “no no no, mi dica, sù.. sarà minga un terùn?
  • Cli. di Milano, anziana e razzista. Io tornavo dalle ferie ed ero abbastanza abbronzato; lei mi guarda e mi dice: “ma tì… te sé un talebàn?”.
  • Appartamento sotto a quello in cui facciamo i lavori. Gli operai hanno esagerato con il martello pneumatico e di sotto è caduto un vaso. Vado a contrattare il danno… io: “ci scusi signora, è tutto cemento armato, purtroppo non potevamo evitare le vibrazioni. Mi dica quanto dobbiamo darle per il vaso”, lei: “pensa di cavarsela così? intanto il vaso me lo ripagate il doppio, e poi c’è anche lo spavento… ma lo sa che quando il vaso è caduto pensavamo che fosse scoppiata una bomba?!
  • Alfio è un tipo singolare: siciliano (anche io lo sono), molto cafone, goffo e sporco, e maltratta l’operaio che è suo nipote. Un giorno iniziamo i lavori a casa di una riccona di Peschiera Borromeo, io mi metto in giacca e cravatta, giusto per dare un’immagine all’azienda x cui lavoro.. bevo il tè con la signora, parliamo educatamente e sottotono, le sto simpatico e penso di aver fatto la mia bella figura… ma ad un certo punto entra Alfio: “geometra (si gratta il fondoschiena), su ‘sti minchia d’ascensuri non ci sta nemmeno un gabbasso!” … io guardo la signora, sbianco.. e dico “dai Alfio, ora vediamo come risolvere la cosa, tiriamo su col l’arganello”.. passa un po’, la signora mi dice “ma quello lì è un vostro operaio? ci si può fidare?” io “sì signora, non faccia caso a come parla, è una brava persona”.. appena lo dico si sente Alfio che dal balcone guarda giù e urla al nipote: “Marioooo testa di minchiaaaa.. pigghia ‘stu cazzo di cemento che ‘cca fora mi staiu congelando tuttu u’ culooo “…

RISTORANTE/GRIGLIERIA A MILANO

  • collega: “il cliente chiede una fiorentina da 750g”, io: “va bene... che cottura?”, “dice se glie la possiamo dare più o meno cruda”…. ???????!!!!!!!

MC DONALD'S (i migliori clienti di tutti i tempi)

  • io: “buongiorno mi dica”, cli. “non lo so, tu comincia a preparare il vassoio, ora decido”, "intanto le preparo da bere..? ", cli: "sì ok".. io: "eh, cosa vuole bere?", cli: "non lo so, ora decido..."
  • cli. (serissimo): “guardi che mio figlio ha cagato nella playland”.
  • scena terrificante: bambino cade e si spacca il naso, sangue per terra.. lui urla come un matto poveretto, lo mettiamo su un tavolo, io prendo il ghiaccio e alcuni fazzoletti e la madre… CHIACCHERA CON LE AMICHE!! io: “signora le consiglio di chiamare subito un’ambulanza”, lei: “ah no lasci stare, fa sempre così: urla un po’, ma poi si calma!”
  • altra scena agghiacciante, che non scorderò mai più per tutta la mia vita. Un bambino salta l’ultimo gradino delle scale scendendo, e cade di faccia.. proprio con la faccia per terra... Il padre scende lentamente, lo guarda con le mani in tasca.. il bimbo sta per piangere.. e lui: “N-O-N PIANGERE! Non ti azzardare a piangere sennò prendi le altre! Su alzati! e stai zitto capito?!” .. il bimbo trattiene le lacrime, si alza lentamente e se ne va con la testa bassa…

PUB SUI NAVIGLI, MILANO

  • ragazzetto :”me la offri una birra?”, io: ”perché scusa?”, "dai portaci una birra in più!", "ma perchè dovrei offrirtela scusa?!".. “dai che cazzo te ne frega, tanto sei pagato lo stesso no?

sabato 27 settembre 2008

Lavoro che vai, cliente che trovi

Sulla falsa riga del blog “La segretaria del veterinario”, in cui la simpatica autrice ci rivela un mondo magico, dove le persone sparano le minchiate più assurde, ho pensato di scrivere qualcosa sui clienti che, negli anni, ho gestito io in diversi settori, visto che nei miei diari avevo annotato alcune scenette.. Nota importante: è tutto assolutamente vero.
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MC DONALD'S
  • cli. Ita. : "vorrei un big-mac-menu-deluxe" "scusi, vuole il big-mac o il deluxe?" "no no. allora facciamo le crocchette di pollo"...
  • cli. Marocc. : "dammi 17 birre!" .. guardo dietro di lui, ma è solo, e rispondo: "scusa 17 birre per chi sono?" "i miei amici che sono fuori" .. guardo fuori ma non c'è nessuno, e dico "scusa non possi darti 17 birre, almeno vieni con qualcun altro". Va via, torna con due amici e mi dice: "ora ho due amici, dammi 40 birre"...
  • cli. Giappon. : "buongiorno mi dica" "aaaaaaaahh aaaaa mekkìka!" .. "scusi?" "aaaaaaaaahhh mekkìka!".. dopo svariati tentativi di traduzione, scopriamo che MEKKìKA vuol dire mc chicken.
  • cli. Giappon. : "buongiorno mi dica" "aaaaaaahhhhh ammmmbukà!" .. "eh??!!" "aaaaaaahhhhh ammmmbukà!" ... dopo svariati tentativi, scopriamo che AMBùKA non è la sambuca ma è l'hamburger.
  • cli. Giapponese, capisco subito cosa vuole perchè mangiano solo il chiken, tutto contento preparo il vassoio, lui sorride e paga, credo sia tutto finito e faccio un sospiro di sollievo ma... lui mi guarda, fisso, e mi dice: "TEKKàU!" ... "ehm.. vuole del tè caldo?"... "nananananaaa .... TEKKàU!".. cosa potrebbe essere il teccàu? un piatto sardo? vado in panico, dietro mille persone aspettano.. "ehm.. ecscus mi, ripit plis... ".. S'incazza, urla e fa il gesto di voler portare via... da quel giorno capiamo tutti che TEKKàU vuol dire Take-out (che da noi si diceva take away).
  • cli. Ita. : "Scusa c'è una lucertolina in sala" io dispiaciuto rispondo "oh arrivo subito a prenderla, sa magari è entrata dalla porta" e lui "no no aspetti, posso prenderla io?" ...
  • cli. Ita : "vorrei un menù col bacon" "medio o maxi?" "noo fai piccolo, però con la birra!"
  • cli. Ita: "scusa nel menu dei bambini c'è anche la birra?" io rispondo "eh no, è dei bambini.." "a vabeh, allora prendo il chicken maxi però con la birra piccola".... ??????
  • cli. Ita: "mi fai i chicken dorè?" "i nuggets vorrai dire, chicken dorè erano da Burgy" , "ah ma non siete gli stessi di Burgy?"
  • cli. Ita: "prendo il deluxe, ma la maionese è maionese o merda che voi profumate con la maionese?"

AUTONOLEGGIO A.

  • "vorrei una macchina del gruppo B" io rispondo "ah, un'utilitaria.. e che modello?", lui: "come si permette? un'utilitaria a me? io devo fare i chilometri ragazzo mio!" ...
  • io: "guardi che il deposito dev'essere dato con la carta di credito perchè non posso prendere i contanti", "non me ne frega un cazzo di cosa puoi fare, qua ci sono i soldi, voglio la macchina"... "scusi, davvero, non posso prendere quei soldi, non ho nemmeno la cassa", "ah no? a che ora finisci di lavorare? Forse non hai capito chi sono io! Io ti denuncio e poi ti mando all'ospedale!"
  • io: "dobbiamo segnare lo stato del veicolo, per gli eventuali danni al rientro", "perchè se te la rompo devo pure pagare i danni?"
  • io: "stasera chiudiamo alle 19.00 e domani riapriamo alle 08.00" "ma come cazzo lavorate eh? e io che dovrei fare? aspettare i vostri comodi?", "mi scusi, può provare un altro autonoleggio con orario continuato" "eh no la fai facile, io stasera vengo alle 20.00 e tu mi dai il furgone!"
  • io: "le diamo la macchina col pieno, lei dovrà riportarla col pieno, le eventuali differenze vengono pagate con aggiunta", "ma la benzina non è gratis?"

TRATTORIA R.

  • io: "oggi abbiamo spaghetti al ragù, tagliatelle ragù o pomodoro, pasta fredda o insalata di riso", "ci sono i ravioli?", "no, ci sono solo spaghetti al ragù, tagliatelle ragù o pomodoro, pasta fredda o insalata di riso" ... "allora prendo.. ci sono le penne al salmone?"
  • cliente "la pasta a metà cottura mi raccomando, il sugo non troppo salato nè insipido, poi il formaggio per favore fresco, avete il pecorino di capra?" "scusi è un menù a prezzo fisso da 8 €, c'è solo quello che vede" "allora da domani cambierò ristorante".

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AGENZIA IMMOBILIARE G.

  • io: "l'appartamento vale circa 150 milioni", "ma sta scherzando? meno di mezzo miliardo non lo voglio!" (era un banalissimo 3 locali nel 1998)
  • io: "scusi, ma lei non è la proprietaria dell'immobile?" "no, è mia madre, ma non fa niente, posso firmare io per la vendita" "eh no, mi scusi, ho bisogno della firma di sua madre per l'incarico a vendere", "ma mia madre non firma queste cose, lasci fare a me, faccio tutto io..." (voleva vendere una casa della madre di nascosto)
  • cli.: "facciamo così: io non le firmo l'incarico, però le prometto che se mi vende la casa le do qualcosa come premio" ....
  • cli.: "quanto prendete di provvigione?", io: "prendiamo il 3%", lui: "facciamo uno e mezzo e non ne parliamo più!"

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CANTIERE

  • cli. mi chiama alle 21.30 di sera sul mio cellulare urlando come un pazzo: "geometraaaa!!!! io la denuncio! vi denuncio tuttiiiii ..... mi avete lasciato la casa tutta sporcaaaa... nei muri ci sono ancora le misure che lei ha scritto agli operai il primo giornooo... la denuncioooooo... siete dei delinquentiiiiiiii...", io "scusi, ma io devo ancora consegnarle le chiavi... lo sa che dobbiamo ancora imbiancare e pulire l'appartamento, vero?", cli. "ah, dovete ancora imbiancare? ah scusa, posso darti del tu? ho i nervi a pezzi, ho sposato mia moglie e lei va con un altro.. sono disperato ora ho comprato la casa con lei... devi capirmi sono disperato... scusa il disturbo.. scusa eh.. ciao."........

Come apprezzare le cose più semplici.

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Farsi una doccia calda. Avere il riscaldamento.
Aspetti quotidiani a cui pochi danno importanza. La caldaia è a posto perchè è nuova, fai sempre le revisioni annuali, e non ti da problemi.
Quando ti si rompe, però, e non hai i soldi per aggiustarla, le cose cambiano.
Fa freddo, la casa diventa umida nel giro di una settimana, e l'acqua del lavello esce proprio fredda; se per puro caso prendi anche un po' di febbre, allora cominci a maledire un po' chiunque, e parli alla caldaia: ma sei proprio una stronza, perchè proprio ora? dai fai la brava, prometto che quest'inverno faccio la manutenzione..
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Beh, questa mattina ho incassato 150 euro che avevo prestato molto tempo fa, ed ho subito chiamato il tecnico delle caldaia. Il tecnico è libero subito, ed in 20 minuti è da me.
Guarda la caldaia, la pulisce, pulisce i filtri, mi cambia un pezzo, mi mette in lista di attesa per la revisione e se ne va.
80 euro, poco male, se penso che un conoscente idraulico inesperto mi aveva decretato la morte della caldaia e per cambiarla ci sarebbero voluti 900euro!
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Dovevo uscire a fare delle commissioni, dovevo cominciare a cucinare, volevo fare un po' di mestieri, un po' di spesa.. ma..
Ho acceso il riscaldamento, solo un po', per togliere l'umidità della casa.. i caloriferi come sono caldi.. che bella sensazione di pace!
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Poi,
mi sono spogliato, moto lentamente, sono entrato in doccia, ho chiuso gli occhi, ed ho fatto la doccia calda più bella della mia vita.
..
Lo so, sono sciocchezze, ma mi veniva da piangere mentre l'acqua calda bagnava il mio corpo, ed il vapore acqueo appannava i cristalli del box doccia.
Acqua calda! Mai più docce veloci e congelanti, mai più acqua riscaldata al fornello e portata col secchio nella doccia, mai più quella sgradevole sensazione di non essere veramente puliti.
Ora tutto comincia a tornare normale.

giovedì 25 settembre 2008

Attacca pubblicamente chi vuoi, ma non LUI.

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Lunedi 8 settembre scrivo un articolo , sul giornale della mia associazione, che riguarda una dichiarazione molto particolare fatta dal Papa.
La mia posizione è di critica severa nei confronti di questa dichiarazione.
Beh, da quel giorno mi è accaduto quanto segue:

  1. si è rotta la macchina;
  2. si è scoperchiato il mio tetto e mi piove in casa;
  3. si è rotta la lavastoviglie allagando il soggiorno;
  4. si è rotta la caldaia, quindi non ho acqua calda ne' riscaldamento.
  5. la mia stessa banca ha rifiutato la richiesta di un qualsiasi finanziamento, anche di 500€.
  6. ieri avevo il mio primo cliente di shiatsu girato da un nuovo centro benessere, e proprio ieri sono rimasto a letto con la febbre.

Penso che eviterò di scrivere ulteriori critiche al pontefice.

domenica 21 settembre 2008

Ritratto cinico ma sentito del blogger world (Kat e Nella, non odiatemi ok?)

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Ciao ragazze, vi scrivo pur conoscendovi pochissimo, e per rispondere ad un vostro bel gesto nei miei confronti. Entrambe mi avete dedicato dei "premi", cioè una sorta di riconoscimento sentito sulla base delle emozioni che il mio blog potrebbe avervi suscitato.
Come già ho scritto a Nella, senz'altro sono spiazzato, perchè sono poco abituato a ricevere qualcosa così, a puro titolo di premio.
Per questo, vi ringrazio, siete state entrambe carine.
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La mia posizione personale, però, è che eviterò di esporre quei premi e di riassegnarli poi ad altri blogger, per un principio del tutto personale, e che nulla sminuisce del vostro gesto, vi assicuro.
Ho potuto vedere che fra blogger, negli ultimi tempi, girano questi premi, e mi sembra un gesto molto carino e positivo; una sorta di "coccole" mediatiche, che certo male non fanno.
Mi rendo conto che il mondo sta cambiando e, per quanto io possa sentirmi ancora di "vecchio stampo" nonostante la mia giovane età (ho 30 anni), mi accorgo che per esprimere i propri sentimenti oggi si usa molto di più una tastiera.
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Nel mondo reale, però, vedo altre cose.
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Vedo donne tristi e nervosissime, che hanno problemi all'apparato digerente legati allo stato emotivo, che mangiano male e scaricano le tensioni sui figli, per poi piangere nel bagno dell'ufficio, sistemarsi il trucco e ricominciare, come nulla fosse accaduto.
Vedo uomini volgari ed aggressivi, che sfogano le proprie angoscie verso gli altri uomini nel traffico, oppure allo stadio, oppure proprio sul posto di lavoro, dove non fanno altro che trattare male i propri colleghi.
Vedo queste persone vivere insieme nell'assoluto silenzio, nella freddezza, nei piccoli ma estenuanti litigi, nelle rapide scopate che scavano soltanto nuovi solchi nel loro cuore.
E poi, vedo tutte queste persone chattare, e trasformarsi magicamente in amorosi batuffoli coccolosi, totalmente dediti all'altruismo ed all'amore, nella forma più sublime del termine. Sì, li vedo scambiarsi complimenti, aiuti, suggerimenti e, ultimamente, premi.
Quello che mi sconvolge, è che io metto su video ciò che vivo, mentre alcuni mi paiono vivere ciò che mettono sul video.. forse mi spiego male, ma mi è difficile trovare le parole.
Conosco più di una persona che scivendo si è aperta totalmente a me, e mi fa piacere; queste stesse persone, però, non vogliono parlarmi ne' al telefono ne' di persona. Proprio poco fa una mia amica che non vedo praticamente mai, mi ha scritto "ti voglio bene anche se non te lo dimostro"; certo fa piacere sentirsi dire ti voglio bene, ma la cosa buffa è che in tanti anni non me l'ha mai detto di persona.
Con questo cosa voglio dire?
Sicuramente il mio intento è diverso dal condannare o giudicare questo tipo di atteggiamento, e mi riferisco al "vivere in internet". Infatti ciò che voglio dire è che, semplicemente, io mi sento diverso in questo senso.
Mi piace tantissimo scrivere, chi legge il mio blog lo sa bene, ma non credo di esser pronto ad un tipo di amicizia SOLO su internet. Infatti, cerco sempre di entrare nel vivo del rapporto, e con qualcuno mi sento e mi vedo anche.
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Ringrazio molto chi mi ha mandato dei premi, ma eviterò di esporli e rigirarli ad altri per i motivi, del tutto personali, che ho appena detto.
Spero soltanto che nessuno si offenderà, e soprattutto che continuiate a leggere i miei fantastici post ahahahah..
ehm...

venerdì 19 settembre 2008

La satira: odiata, temuta, offensiva.. ma quant’è divertente ??!!

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Eviterò di entrare nei particolari, ma in seguito ad una mail satirica, con titolo “ATTENZIONE TESTO VOLGARE, CATTIVISSIMO E SATIRICO, CHI SI SENTE OFFESO DAI CONTENUTI VADA ALLEGRAMENTE A FARSI FOTT.. FARSI NOMINARE MINISTRO PER LE PARI OPPOTUNITA'.” ... è successo un casino colossale.
La mail era diretta alla mia ex, ma con tutti gli amici in copia conoscenza, ed era una risposta ad altre mails che giravano fra noi amici sui suggerimenti da dare per i nomi dei due nuovi criceti della mia ex, appunto. Lei aveva anche messo le foto del suo attuale ragazzo, mentre l'abbraccia e ride, e non l’avevo presa granchè bene..
Beh, oltre a vari nomi da dare ai cricetini, fra cui quello di due suoi ragazzi (quello prima di me e quello attuale) ho suggerito una decina di ricette per cucinarseli.
Era da sbellicarsi dal ridere ma….
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…non ci crederete: l’ha presa sul serio.
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Cioè, la mail era cattivissima, proprio perché satirica, lo sapete come sono fatto, e lei l’ha letta come fosse vera.. chiaramente m’ha risposto che sono un folle, un maniaco, che ora ha paura di me.. e lo ha scritto mettendo sempre tutta la mia compagnia in copia conoscenza…
Dopo un po’ di mails, oggi finalmente lei ha scritto a me e a tutti che si scusa, ha capito cos’è la satira ma non le piace comunque; ha centrato proprio il problema, facendo riferimento a Fantozzi, infatti ammette che.. “Tu ridi come un matto con le lacrime agli occhi mentre io continuo a dire tutta rattristata: ma poverinooooo".

Per chiudere questa tristissima faccenda, che mi ha aperto molto gli occhi, ho risposto quanto segue:
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“E' TUTTA SATIRA E' TUTTA SATIRA E' TUTTA SATIRA

Vi scrivo dal carcere dell'Asinara, riaperto appositamente per me. Dato che in seguito ad una sentenza di cassazione, anche le mails sono documenti giuridici validi, hanno ritenuto prova schiacciante la mail di M. in cui dice che sono un folle ed ha paura di me.

Minchia l'hanno presa sul serio e m'hanno arrestato.

Ora passerò 30 anni qui dentro, a scrivere trattati sulla satira, si come gli italiani hanno perso il senso dell'umorismo, su come gli autori di satira sono censurati, maltrattati, odiati.

Unica dieta consentita all'interno del carcere: criceti.

E' TUTTA SATIRA E' TUTTA SATIRA E' TUTTA SATIRA”

giovedì 18 settembre 2008

Entrate, e lasciate un po' della felicità che recate..

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Dunque, tutti a casa mia!
L'invito è esteso a: Angela, Vale & ragazzo, Julie (quando smetteremo di azzannarci ahahaha) e.. per l'equilibrio fra energie Yin e Yang, mancherebbe una presenza maschile..
Portate voi qualcuno?
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Angela so già a chi stai pensando, ma ti ricordo che QUESTO NON E' UN ALBERGO...
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ghghgh
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Vi faccio il mio ragù. Chi resta a dormire, l'indomani mattina si becca le mie crèpes alla marmellata. Ma portatevi i sacchi a pelo che non c'è posto se venite tutti... e lo scaldabagno è rotto.
ecco.
La mia è un'umile dimora, quindi il primo che c'ha da ridire vola dalla finestra.

Giulianaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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Gioco
Impossibile...
Ultimatum
Lirico?
Infinito
Addio?
Non
Andartene
Vacillante!!!
Edifichiamo,
Zitti
Zitti...
Almeno
Lavoriamoci
Insieme!

martedì 16 settembre 2008

Oh anima fragile

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Il più bel pezzo di Vasco Rossi.
Anni fa lo cantai a teatro, in un'improvvisazione. Ci avevano chiesto di far finta di essere in camera, da soli.. avremmo cantato un pezzo a scelta, ma senza base musicale.
Beh,
l'impegno da parte mia fu grande, volevo trasmettere ciò che questo pezzo mi suggeriva.
,,,
Lacrime e rabbia fecero il resto.
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(anima fragile, V. Rossi)

domenica 14 settembre 2008

L’uomo che affonda nei mari del Nord

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Il freddo svanisce e non sento
più nulla,
mi lascia la morsa del mare
mi lascia andar giù,
e poi giù,
e poi, sempre più giù.
Tace la mente
come giace il mio corpo;
placenta letale m’avvolge
di sale e di morte.

E poi,
era un senso di pace.

Suona il violino di festa serale
suona l’orchestra
e viaggia sul mare la nave.
E mentre continuo a danzare
sul fondo più nero,
vedo
le luci più in alto,
e vedo la gente affondare.

E poi,
era un senso di quiete.

Balla la donna di rosa vestita,
ride lo stupido uomo,
ride pensando d’averla comprata.
Buio totale.
mi vedo sorridere
cullato dal buio cullato dal freddo.
Ora è davvero impossibile
raggiungermi a nuoto.
La nave spezzata da nostra alterigia
trova un suo posto
fra i resti del mondo,
sommersa nel ghiaccio,
sommersa al mio fianco.

E poi,
era un senso di nulla.

Una parola soltanto
una sola parola ricordo,
però…
è un ricordo piuttosto vago.
…un semplice nome
scandisce la fine di questo mio viaggio,
il nome d’un sogno chiamato: Titanic.
Titanic!
Titanic… Titan… Ti…
……

,,,,
D'Izzia Roberto (13/09/08, ore 20.50)
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ed ora, sullo stesso tema, "I muscoli del capitano", di F. De Gregori

Miss Italia, posso massacrarti con la mia satira?

Accendo casualmente la TV, in prima serata, e faccio zapping.
Capito sul rai 1 e mi accorgo che stanno facendo un servizio giornalistico sulla prostituzione; immagino sia per la Pdl della Carfagna, ma poi mi rendo conto che quelle non sono lucciole e trans di viale Zara a Milano, ma sono le partecipanti di miss Italia, un programma TV per pensionati guardoni che si sforzano di ricordarsi com’era la loro moglie 40 anni prima.
Ne inquadrano una secca secca, con le orecchie a sventola e il sorriso da ebete, poi inquadrano certe sventole che sembra una puntata di playboy.
Quella secca secca è la numero 20, e solo per essere lì avrà già offerto le sue grazie a metà staff della RAI. Ce n'è una formosa e affascinante: è la numero 97.
Spengo, e mi metto a fare altro.
Poco prima dell’una, riaccendo, e cosa vedo? Proprio la numero 20 e la 97 si stanno sfidando per il trono di reginetta delle donne inutili.. ma guarda che caso… forse sono stato troppo buono con la numero 20, diciamo che per aver battuto tutte le splendide ragazze che c’erano lì l’ha data direttamente a Saccà.
Il presentatore più inutile che la tv italiana abbia mai avuto, Carlo lampadato Conti, aumenta la suspance, facendo a raffica battute che solo lui capisce, infatti il pubblico tace.
Molti sono già morti a miss Italia dell’anno scorso, ma la rai li tiene congelati per queste trasmissioni dove c’è bisogno di più comparse per inquadrature d’effetto, a volo d'aquila.
La numero 20 scuote la testa, e pensa: se arrivo seconda, mi tocca scoparmi ‘sto schifo di presentatore, mentre Fabrizio del Noce vestito da MIO MINI PONY si fa frustare dal capo cameraman, se arrivo prima finisco al governo, e magari mi danno un ministero.. ma come glie lo dico a questi che non so nemmeno scrivere per esteso il mio nome?
La numero 97 abbraccia la numero 20 e pensa: se lei è arrivata fin qui, cessa com’è, allora io posso diventare miss Italia. In giuria c’è Andy Garcia, è invecchiato, ma ormai ho promesso di dargliela stasera.. ho mangiato pesante, però, non parteciperò all’orgia delle 2 con il ministro delle telecomunicazioni e con tutto il cda della Rai.
Carlo lampadato Conti dice ancora un paio di cazzate e scivola perfino su un gradino; per un solo istante tutta l’Italia ha sperato di vederlo con la faccia per terra, il naso sanguinante e gli occhiali in frantumi, invece si salva al volo.
Peccato, l'odiens sarebbe schizzato a livelli impensabili.
Le due si abbracciano, sussurrandosi antiche maledizioni babilonesi imparate proprio per l’occasione.
Le altre concorrenti, quelle scartate violentemente dalla giuria falsa e dai televoti inesistenti, si stanno dividendo a tavolino le personalità famose da appiopparsi alla fine dello spettacolo, per garantirsi una qualche apparizione qua e là, e poi chissà, magari un film con Alvaro Vitali, poi un calendario, e così via, facendo gran carriera e magari recuperando anche l’esame di quinta elementare, per giungere infine alle più alte cariche dello Stato.

Finalmente l’uomo inutile col microfono in mano legge il verdetto, quello che aveva già pattuito 6 mesi prima sulla base della bravura delle ragazze nella pratica orale.
Vince la numero… la numero… la vincitrice è…
Dai cazzone muoviti che devo andare a pisciare.
La numero 20 è in iperventilazione, infatti comincia a cambiare colore; la vedo, è sul violetto andante, se la congelano subito ha un posto assicurato fra il pubblico dell’anno prossimo. La numero 97 già piange perché sa di vincere, e sa che finirà a fare pubblicità di una bottiglia d’acqua, accanto ad una suora rompicoglioni e ad un calciatore analfabeta che parla con un passerotto.
MISS ITALIA E’ LA NUMEROOOOO… NOVANTASETTE!!!
Scoppiano tutti in un urlo di gioia, finalmente possono tornare a casa e il programma è finito! La 97 scuote la testa “NO NO MERDA, NON VOGLIO DIVENTARE MINISTRO”, la 20 sviene, oramai non le arrivava più ossigeno al cervello, ma gli altri se ne infischiano allegramente, e tutte le ragazze le passano sopra, per andare a salutare la vincitrice, dandole calci sulla pancia e calpestandole anche la faccia con i tacchi.
Andy Garcia è imbarazzato, perché dovrà spiegare che è impotente da 5 anni ormai, mentre Carlo lampadato Conti corre a farsi una lampada d’urgenza anche al piccolo pene, per l’orgetta delle 2: lui non partecipa attivamente, ma farà il presentatore e spiegherà nudo con un microfono in mano le varie posizioni assunte dai presenti.
Il tutto finisce in un istante, ED E' IL CAOS:
dal cielo piovono contratti di lavoro dei dipendenti Alitalia tagliati in milioni di piccole strisce direttamente dal ministro Scajola, Giancarlo Giannini va a punirsi col cilicio perché è pentito di aver partecipato ad un programma simile, un solo giornalista ha già scritto l’articolo, e ne sta vendendo vari stralci a tutti gli altri concorrenti, che domani usciranno con le stesse identiche parole in tutti i quotidiani. C'è chi grida al miracolo, perchè intravede la miss che firma i primi autografi e dimostra di saper fare sia la x che il cerchio, gli autori del programma si svegliano solo ora, dopo una dormita di 14 ore, il regista bacia in bocca il suo cane, l'aiuto regista, che contento comincia a pisciare in tutti gli angoli dello studio.
E finalmente, si riversano tutti nei bagni a sniffare coca, quella buona, portata per l'occasione da una delle partecipanti, figlia di un boss che vive in Bolivia.
La RAI ha vinto ancora, gli ascolti sono al massimo.
Il Papa ha chiesto il dvd della puntata per vederlo quando è giù di morale.
Il governo ombra già progetta di fare una miss italia ombra: sono stanchi di andare avanti a pippe, Fassino ormai è vicino alla morte per questa ragione.
I sindacati festeggiano, e pensano ad una miss CIGL-CISL-e-UIL, Bonolis su canale 5 già progetta una puntata di ciao darwin con la lotta fra miss cerebrolese e miss mignotte, ma poi confonde le invitate, il capo dello stato fa un discorso sulla memoria, lo stesso foglietto che legge da quando è presidente, in cui sostituisce la parola "partigiano" con "miss italia".
Ora tutto è compiuto.
Viva l’Italia.
Viva la Repubblica.
Good save the Miss Italia Queen.
:::
ora guardate il video pensando al mio post... : )))

sabato 13 settembre 2008

Mai dire prof story (del 1996)

...
Ho ritrovato una vecchia smemoranda del '96 (ero in IV superiore) in cui avevo conservato diversi fogli di "mai dire prof.", una mia raccolta di gaffes dei miei professori, ma anche mie e dei mie amici.. eccone uno stralcio, con i commenti originali che avevo aggiunto in tempo reale.
:::
La prof. di Italiano
  • "con la coda dell'orecchio l'ho sentito" ('sta volta chiuderemo un lobo...)
  • "sempre mai condizionato"
  • "il senato viene pinguintato" (???)
  • "un bambino comincia da bambino.." (e come finisce?)
  • "il Golfo Pertico"

La prof. di Matematica

  • "se hai delle difficoltà io non posso, io non posso più .. e non posso aiutarti!" (grazie prof!)
  • "è giusto? sono stata intera?"
  • "siccome che questa è una penna che io gli ho regalato a lui.." (tranquilli, questa non è la prof. di italiano..)
  • "tra un po' questa borsa qui io raccoglierò i libri e li venderò!"
  • "loro sono i ragazzi che sono maturati l'anno scorso" (allora io resterò acerbo ancora per un anno?)
  • "6 tonnellate al giono" (doveva dire "6 viaggi", NO COMMENT)
  • "astenzione"
  • "gli autocarri non sono verdi e rossi, se nò avremmo avuto V ed S"
  • "O una quantità positiva o una positiva!" (o lo capisci, o lo capisci!)
  • "SEMPRE: S E T R E !" (complimenti per lo spelling, S E P L L C...)
  • "mi tiro una scarpa e te la lancio!" (no prof., non si faccia male!"

La prof. di Chimica

  • "Si deposita sul ca?.. sul ca?.. sul catodo!" (mamma mia che suspance!)
  • "..o faccio un urlo che vengono i pompieri e ammazzano qualcuno!!!" (si calmi prof., non lo faccia!)
  • "la ghiaia si deposita per mezzo di fiumi, laghi, fiumiciattoli" (in ordine crescente?)
  • "una vita che gira verso destra ed una vita verso sinistra" (questa è politica sfacciata!)
  • "chi viene a scuola viene a scuola" (chi resta a casa, invece, va a Milano a divertirsi!)
  • "per la prossima volta state attenti, prendete il quaderno, io farò!" (ma è una minaccia?)
  • "quella è finì.. per per per per quella persona è finita!" (è sempre la stessa prof della minaccia di prima)
  • "Basta, silenzio, basta, silenzio!" (si aggiorni prof!)
  • "tu sei un locale.." (oh ma come si permette?!)
  • "Io sono qua la capa!" (e noi i suoi scagnozzi!)
  • "non andate a intruficarvi su troppi particolari" (ma non ci penso neanche!)
  • "il presidente della repubblita" (cos'è la repubblita, una società privata?)

Il prof. di Costruzioni

  • "per esempio, per esempio, io faccio un esempio" (sì, ma non giri troppo intorno al discorso)
  • "il ponte sul Po che arriva da genova che poi è che.. " (ma quando l'hanno costruito?)
  • "non so se l'ho già detto, ma qualche anno fa al palazzetto dello sport è avvenuto un crollo.." (lo ripete tutte le volte da quando siamo in seconda)
  • "ci sono delle lezioni che l'insegnante serio, per essere, non sempre la lezione viene capita" (se si spiega così sarà difficile!)

Il prof. di Disegno

  • "sveglia!!! sono le ore 12 del 17 dicembre!!!" (forse dorme lui, siamo in ottobre)
  • "prof quanti anni ha?" "sì, ne ho un po' di più, me ne ha dati il bidello." (scusi la domanda inopportuna!)

La prof. di Inglese

  • "trovo un amico e gli chiedro.." (è una prof d'inglese, non dovremmo lamentarci)
  • "devo chiedergli quanto spesso cioè ogni quando" (è la stessa prof. di prima, capitela)
  • "per clorosintesi" (fotofilliana?)

Mie gaffes e dei miei compagni

  • mio compagno: "oh, secondo te è meglio andare a Milano il sabato o la domenica?" - io rispondo "dai retta a me che lo so io dove andare oggi a giocare!"
  • IO: "dall'autista del Jurassic park!" (ma non era l'autore?)
  • mio compagno: "hai cinque pezzi da mille, cinque ma almeno era da sei!" (ok grazie)
  • mio compagno: "quello che metteva roger rabbit nella salamandra" (sì, proprio lui..)
  • mio compagno: "ti telefonerò oggi pomeriggio io a te" (io ti risponderò io a te al telefono)
  • mio compagno: "microronde" (sono animali estinti da secoli, credo)
  • IO: "Iptonizzare" (è difficilissimo ma efficace)
  • IO: "i ministri col borsellino" (la prof di diritto voleva uccidermi, si dice "con portafoglio")

FINE

venerdì 12 settembre 2008

X STAR: potrei mai risponderti seriamente? Certo che potrei, ma chiaramente non ne ho voglia.

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Risposta al post intitolato “X RO’ “
(
http://starwithoutsky83.blogspot.com/2008/09/x-ro.html )


Grazie A., sei tenera come una burrata fresca.. esempio azzeccatissimo viste le tue origini pugliesi : )
Non so se siamo amici; l’unica persona che ritengo veramente amica è la direttrice della mia banca (una gnocca paurosa) .. (se legge sto blog è finita) .. (oppure mi chiede di uscire) quando mi fa sforare il fido.
Che io debba essere “felicemente accompagnato”, poi, sembra quasi che parli di un pazzoide che deve sempre girare alla presenza di un agente di scorta.. però capisco cosa intendi.
Vuoi sapere perché sono solo?
Perché faccio del male alle ragazze che mi stanno vicino. Ho una personalità troppo forte, e non lo dico vantandomi, ma lo dico con amarezza, e per una donna sono come “le montagne russe” (questa frase mi è stata detta sul serio).
Le donne che ho conosciuto, però, hanno preferito la terra ferma, perché erano più avanti di me forse, e sotto sotto pensavano sempre al futuro.. e chi costruirebbe una casa sulle montagne russe?
Talvolta, chi mi circonda mi dice che in qualche modo l’ho aiutato a crescere o cambiare in positivo, e parlo di A., A., L., D., M., V., E., e L. , e questa cosa mi fa un immenso piacere; si tratta, però, di meteore che si avvicinano a me e poi si allontanano, proprio perché starmi troppo vicino è proprio difficile.
Io stesso a volte mi mando a cagare da solo.
Poi mi chiedo scusa, e mi offro un caffè.
Però pago sempre io, e sta cosa non mi piace molto.
Tornando a te, sì è vero sei logorroica : )))))) ma tu sei ciò che sei, e mi astengo dal giudicarti; vai bene così, tanto quando devo tagliare discorso chiudo la telefonata…
… e so che tu non ti offendi perché io scherzo…
La tristezza, secondo me, va affrontata proprio tutta, fino all’ultima lacrima; poi, però, meglio farsi un giretto nello spazio libero della nostra anima e prendere una bella boccata d’aria fresca.

Dunque mi “allisci” (per i lettori del nord, termine meridionale che sta per “mi lusinghi”) solo perché vuoi lo sconto per lo shiatzu? Io lo sconto te lo faccio solo se poi mi paghi benzina e autostrada, nonché almeno 1 pasto. E io mangio tanto. Oppure……..
Ma ne vale la pena, so come usare le mani.
In senso professionale ovviamente.

mercoledì 10 settembre 2008

Brain trainer: perchè tenere il cervello allenato non è un gioco da ragazzi! (p.s. è tutto inventato di sana pianta)

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Avendo solo 30 anni, ho pensato fosse un gioco da ragazzi affrontare le prove di un gioco molto simpatico che ho comprato; non si tratta di un sexy game, come i maliziosi stanno pensando, ma di un brain trainer, cioè educatore del cervello. Anzi, letteralmente: cervello-educatore, l’inglese fa schifo non è colpa mia.
Beh, rispondi a determinate domande, ad alla fine ti dice a che livello cerebrale sei; le definizioni del tuo livello cerebrale, in ordine crescente d’intelligenza, sono:
- zotico;
- mezzo scemo;
- andante capra;
- agente immobiliare lampadato;
- quinta elementare;
- informato;
- molto informato;
- secchione bastardo;
- scienziato del CERN (vedi precedente post).

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Forse ero stanco, quindi al mio primo tentativo il responso è stato “mezzo scemo”; lì per lì ho pensato: c’è un errore.

Ho riprovato.
Di nuovo “mezzo scemo”.
A quel punto ho risposto urlando: MEZZO SCEMO IO? MA GUARDATI TU MACCHINETTA INUTILE, HAI LA FORMA DI UN CUBO E VAI A PILE COME GLI AGGEGGI Più SFIGATI, SCOMMETTO CHE T’HANNO COSTRUITO IN CINA E CADI PURE A PEZZI, SEI PROPRIO RIDICOLO..MA GUARDA QUESTO!
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Poi mi sono accorto che stavo urlando ad un oggetto, ed ho capito cosa intendesse per “mezzo scemo”.

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Vi riporto solo alcune interessanti domande del gioco, con le relative alternative di risposta, giocate anche voi…

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1. cos’è un bosone?
a. Una delle due classi fondamentali di particelle sub atomiche;
b. Un grandissimo bacio in spagnolo;
c. Una parolaccia genovese;
d. Un quadrupede terribile, metà bisonte metà balcone.

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2. Concludi la frase: il quadrato costruito sull’ipotenusa è uguale…
a. …per tutti;
b. …da qualsiasi parte lo guardi;
c. …alla somma dei quadrati dei cateti;
d. …a suo padre.

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3. A cosa serve la banca del seme?
a. A conservare spermatozoi da reinnestare artificialmente in un secondo momento;
b. Ad erogare un mutuo per fioristi;
c. A mettere incinta tua moglie senza toccarla;
d. A farsi deridere da 150 medici mentre cerchi di masturbarti.

...
4. Cos’è l’immunità parlamentare?
a. Il divieto di procedere in inchieste su membri di un parlamento;
b. Una pratica aborigena di sacrificio a scopi di culto;
c. Non lo so, ma quando me l’hanno infilata dietro faceva proprio male;
d. Un film di fantascienza di Fritz Lang.

...
5. Concludi lo scioglilingua: sopra la panca la capra campa (o canta?) , sotto la panca…

a. …si sbellicano dalle risate;
b. …la capra crepa;
c. …la capra fa i pettorali;
d. …le altre capre alzano palette numerate per dare i voti.

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6. Cos’è la mitosi?
a. La riproduzione per divisione di una cellula eucariote;
b. Una terribile malattia che colpisce i miti del cinema;
c. Una medusa bastardissima della riviera del Conero;
d. Una favola greca ambientata sull’olimpo.
...
Che ne dite, continuare a sfidare ‘sto brain trainer mi aiuterà a passare dal livello "mezzo scemo" al livello “andante capra” ?

La neo-genesi a Ginevra

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Gli scienziati del CERN festeggiano, poiché il fascio di protoni sparato nell’acceleratore nucleare ha compiuto il primo giro, cioè una pista che sta 100 mt sotto terra con una circonferenza di ben 27 km.
Festeggiano soprattutto perché siamo ancora tutti vivi, infatti nessun big bang ha avuto origine all’inizio di questo esperimento.
Ci faremo quattro risate quando avverranno i primi scontri di particelle lanciate ad una velocità pari al 99% della velocità della luce (chi ha fatto questa misura?).
A che serve tutto ciò? A capire com’è stato creato il mondo. Cioè com’è che le particelle diventano materia, se hanno anche comportamenti tipici dell’energia (un po’ come WV del governo ombra, che si comporta come oppositore di SB ma anche come oscuro alleato).
Non si sono montati la testa, al CERN, anche se sanno che potranno fare scoperte rivoluzionarie, in grado di mettere in ginocchio qualsiasi teoria teologica sulla nascita dell’universo.
Sono rimasti coi piedi per terra, al CERN, infatti il loro programma di questa settimana prevede le seguenti tappe:

primo giorno: separare la notte dal giorno;
secondo giorno: separare le acque del mare dal cielo;
terzo giorno: creare ogni genere di alberi e piante;
quarto giorno: creare le luci del firmamento, cioè il sole, la luna e le stelle;
quinto giorno: dare vita ad ogni specie di pesci ed uccelli;
sesto giorno: il programma più impegnativo, cioè creare tutti gli animali della terra, poi anche l’uomo e la donna a propria immagine ed incaricarli di divertirsi a dare un nome a tutti gli esseri creati fino a quel momento;
settimo giorno: tutti a Cesenatico a consacrare, fra locali sulla spiaggia e cocktails rinfrescanti sotto la pineta, il tanto atteso giorno del riposo.

Certo che questi scienziati del CERN sono proprio originali, non c’è che dire; fra un decadimento di particelle atomiche ed una fissione casuale, stai a vedere che creano anche l’antimateria (è davvero uno degli obbiettivi).

porca vacca, dov’è sparito tutto il laboratorio?
ecco lo sapevo, abbiamo creato atomi di antimateria che si sono scontrati con gli atomi di materia del laboratorio e si sono reciprocamente annullati. Ora qua possiamo pure farci un fast food, che di esperimenti non credo se ne faranno ancora.”
“.. ma ci andiamo lo stesso a Cesenatico a festeggiare?

martedì 9 settembre 2008

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Con ieri finisce il mio stato depressivo vegetativo. Ho fatto i mestieri, ho pensato allo shiatsu ed al percorso aggiuntivo che mi aspetta, ho chiuso con i piagnistei.
Era tempo sprecato, ma ci si passa per capire meglio le cose, molte cose, con più lucidità.

Ora sono tornato.
Un po' indurito, un po' meno tenero e altruista, ma vi assicuro che non se ne accorgerà nessuno.

sabato 6 settembre 2008

A grandissima richiesta (oooohhhhooohhh) (e di chi?) ecco il vampiruzzo Rò

Foto tratte da un video girato per la RAI (Voyager) che mai mandò in onda il nostro lavoro; avevamo fatto un bel video sul vampirismo italiano.. ma io che c'entro? Beh per qualche mese sono stato vampiro anch'io.. ma questa è un altra storia...


un vampiro moderno


llll

sguardo assassino..

OOO

la seduzione della vittima

llll

il banchetto


grazie Marina, mi sono divertito tantissimo!

Rabbiosa invettiva al creatore

Vorrei evitare di offendere la sensibilità dei lettori particolarmente credenti di qualsiasi religione, pertanto li esorto a saltare la lettura di questo post.

Allora, prima di tutto le presentazioni: io sono Roberto, tu chi sei?
Perché, vedi, è già alquanto banale e direi inutile parlarsi se non si ha nemmeno la voglia di presentarsi. Non so nemmeno perché mi riferisco ad un entità singola, per quel che ne so, potreste essere una ventina di spostati che si divertono a creare mondi e anime a casaccio. Forse siete una comunità di recupero per giovani creatori allo sbando, e noi siamo il prodotto di un lavoro di gruppo, un saggio di fine anno.
Oppure, un progetto all’esame, come quello che ho fatto io per il diploma di geometra, solo che poi quel progetto è finito in qualche cantina; sì, ho trovato l’esempio giusto, ci avete fatto e poi ve ne siete altamente sbattuti di seguirci, e siamo finiti in qualche cesso cosmico.
Vedi/vedete, da queste parti gli equilibri cominciano a vacillare, e dovreste scendere un attimo a controllare la cazzata che avete creato.
Si vive maluccio, anzi direi proprio di merda, e ci sono zone del pianeta dove “di merda” è la massima aspirazione che un uomo può sperare di avere, quindi mi chiedo perché lasciarci così.
Sì sì, certo, voi avete fatto tutto il lavoro iniziale, la creazione, e noi abbiamo rovinato tutto.. ma questa storia non regge. Anziché lasciare che rovinassimo tutto, potevate crearci un pelino più sensibili.
Ma voi, no, voi volevate divertirvi a vederci scannare, o correre come i pazzi per arrivare primi, come si può assistere ad una gara clandestina di scarafaggi; volevate vedere come facciamo sesso per poi crearci immensi problemi psicologici, volevate vedere come creiamo famiglie e poi le sfasciamo, come creiamo comunità, e poi ci bombardiamo addosso.
Come ci uniamo in coppie, e poi ci lasciamo.
Che sadismo.
Io scrivo davvero seriamente, perché c’è una possibilità su chissà quanti milioni, che tu/voi esistiate, ed in tal caso se avete generato l’universo, sono certo che sappiate sen’altro leggere un blog. Quindi vi mando serenamente a cagare.
Dai, chi di voi ha inventato il dolore? Chi la gioia? Chi il sesso?
Chi l’amore (che poi è il riassunto delle tre voci precedenti)?
Chi ha inventato la Barilla, che fino a qualche anno fa aveva fra i membri del cda un armatore , quindi mangiavi una pennetta e dall’altra parte un bambino saltava in aria?
Che senso ha vivere e soffrire per malattie incurabili?
Che senso ha morire prima ancora di nascere?
Che senso ha vivere felici e contenti senza il minimo problema se poi, appunto, muori?
Quante canne avete dovuto farvi per creare un mondo così sconquassato come il nostro?
Agli altri pianeti del nostro sistema solare è andata meglio: deserto dopo deserto.
Dune, mi verrebbe da dire, ma poi -che palle- salta fuori la citazione al libro ed al film.
Dai, dimmelo/ditemelo, quante grasse risate vi state facendo ascoltando i miei lamenti? Quanto divertenti sono le angosce della nostra gente? Chi fra di voi ha creato le zanzare, ha vinto un qualche premio, tipo nobel per la rottura di coglioni?
Che gusto c’è vedere poveri orsi polari annaspare fra le acque gelide del polo nord, in cerca di iceberg? Poveri, non capiscono, “ma dove minchia è finito tutto il ghiaccio?” si chiedono, mentre muoiono affamati ed annegati.
Dai creatore di disgrazie, quanto ti stai beando della tua creazione?
Ora non venire a dirmi che hai fatto anche cose belle, e che devo solo pensare ai fiori, alla natura, al tramonto ed altre stronzate del genere; secondo me sono cose troppo belle, e ti sono venute su per caso, anzi, tu proprio non c’entri.
Non posso credere che siete gli stessi che hanno creato il mare, con la sua poesia, e la sclerosi multipla.
Il lavoro migliore l’hai fatto sull’uomo. Un uomo indifeso e debole, pieno di vizi, cattivo ed assassino.
A volte, buono. Ma comunque quelli buoni sono in minoranza e sicuramente più deboli.
Che gusto provi a vedere bambini che fanno le guerriglie per i diamanti che indossano puttane d’alto bordo?
Dimmi quando t’è saltato in mente che ogni atomo dovesse avere 8 elettroni allo strato nebuloso più esterno, e che questa cazzo di regolina creasse tutta la vita, tutte le reazioni chimiche, tutto ciò che siamo. Sei malato e stai morendo? La combustione senza ossigeno genera veleni mortali? Ti innamori o ti incazzi? Il cielo è blu o bianco da fare schifo se vivi in lombardia? Colpa degli elementi che si legano per avere 8 elettroni di merda all’esterno.
Che fantasia psicolabile la tua/vostra.
Vorrei scaricarti addosso, oltre la mia ira, tutte le mie domande, ma qua non c’è spazio, perché ne avrei migliaia di migliaia.
Stai ridendo ancora eh? Sono ridicolo eh?
Se ti avessi davanti in questo momento, non mi inginocchierei e non ti pregherei, ma prenderei bene la mira e ti tirerei una capata in faccia.
Sempre che tu non l’abbia dalla parte del culo.

La crisi

Cerco
-mi sono perso-
chiamo con forza quell’uomo girato di spalle
-mi sono perso-
Un uomo quieto,
un uomo rinato,
si gira in silenzio e saluta,
chiamo quell’uomo
-mi sono perso- ma è già lontano,
è così lontano,
è così..
lontano.
Sogno reale,
onirico tatto,
corrente che passa veloce , che passa e fa male,
ed ecco di nuovo quell’uomo
ed ecco di nuovo il saluto
lo guardo, lo lascio andare
-mi sono perso di nuovo-
Cerco lo stato di veglia,
ditemi il giorno,
ditemi che ora s’è fatta,
questo deserto viola
-dove mi trovo?-
Provo ad alzarmi, ed ecco lo specchio.
Ora quell’uomo mi
guarda drtitto negli occhi.
stravolto, sudato, ferito.
Quell’uomo mi guarda e mi chiede
un cenno.
Ecco dov’ero.
Mi sono trovato.
D'Izzia Roberto, 06/09/08, ore 14.10

venerdì 5 settembre 2008

Le epilessie.

Mi verrebbe da scherzarci su come faccio spesso, ma questa volta sento l’esigenza di parlarne seriamente; forse qualcuno fra i miei lettori soffre come me di questa stupida malattia, e condividere le proprie esperienze potrebbe aiutarlo/aiutarci ad affrontarla più serenamente.
Dunque, prima di tutto potete notare che ho parlato di epilessie, al plurale, proprio perché questa malattia si manifesta in forme e tempistiche diverse; le forme di cui personalmente sono affetto, e sono le più comuni, sono le “assenze” ed il “grande male”.
Se scoprite di essere epilettici, sappiate che l’epilessia è una realtà che interessa ben oltre 500.000 individui solo in Italia, quindi tranquillizzatevi, perché fate parte dell’uno per cento della popolazione che ha questo problema.
Evito di entrare nel merito della biologia, ma riassumendo sappiate che le epilessie possono essere congenite, o generate da traumi cranici; quelle del primo tipo sono “benigne”, cioè sono caratterizzate dall’assoluta normalità della struttura del cervello, e dall’assenza di patologie croniche. Il grande male, seppur pericoloso fa parte di questa categoria.
Quando una crisi sta per giungere, nel momento in cui si trattasse di crisi comiziale parziale, ha un origine in una zona del cervello chiamata focolaio, per poi espandersi e generare il “black-out” totale; la sensazione che si prova è difficile da spiegare.. una stretta allo stomaco, una specie di capogiro, un senso di sbandamento in cui siamo ancora coscienti: è l’aura epilettica. Ci cadono gli oggetti dalle mani, le gambe tremano, il cuore sembra battere più forte (ma la crisi non sembra essere collegata all’ansia).. in questi momenti, pochi secondi di preavviso, ci conviene sederci o meglio sdraiarci subito, togliere eventuali occhiali, se siamo fortunati trovare oggetti morbidi da mettere sotto al capo.
Dopo è l’oblìo.
___
La mia esperienza sul grande male (anche dietro la spiegazione di chi, purtroppo ha visto tutto).
La crisi vera e propria dura pochissimo, anche meno di un minuto, ed è caratterizzata da spasmi continui generalizzati; finita la crisi, io personalmente come altri, dormo per tante ore.
Ci si irrigidisce, si sbatte continuamente la testa, si stringe la mascella.. se la lingua rimane in mezzo ai denti, chi assiste eviti di cercare di forzare l’apertura della bocca, può causare danni seri.
Il risveglio è traumatico.
A volte mi sono svegliato tutto rotto.. una volta (15 dicembre 2005) ero sul water, sono caduto in avanti ed ho continuato a tirare capocciate sul piatto doccia.. una scena da profondo rosso, ed al risveglio sembravo Rocky IV ..
Dicevo…
Un fortissimo mal di testa, un senso di panico e paura in cui non capisci chi sei, dove ti trovi, che giorno è.. a volte io mi riprendo subito, a volte rimango in questo stato per un giorno intero.
Poi, la calma. Nel mio caso il sonno, perché dormo un sacco di ore.
I dolori muscolari sono piuttosto tipici, praticamente gli stessi dolori da acido lattico, quelli che si provano facendo palestra per la prima volta, e personalmente il sintomo postumo che più sento è il mal di testa.
Per farvi un’idea, ieri ho avuto una crisi, e ad oggi ancora mi rimbomba il cervelletto…
Se scoprite di essere epilettici, avete poche alternative: o accettate la cosa, o l’accettate lo stesso, perché ad oggi ancora si cerca una cura definitiva. Esistono dei farmaci, però, in grado di ridurre notevolmente la frequenza delle crisi, e questo ci permette di vivere una vita quasi normale; evitate di fare il piccolo chimico, e fatevi sempre seguire per il dosaggio dei medicinali, perché vi assicuro che si scherza proprio poco con quella roba lì.
Potete fare come facevo io i primi anni, cioè non prendevo le medicine e poi succedeva il peggio, tipo vai a lavorare e ti svegli in un letto d’ospedale con la flebo attaccata, e dopo qualche tempo vieni a sapere che ti sei impiastrato sotto al ponte di piazza Corvetto a Milano; una volta, prima di iniziare al lavoro (mc donald’s 1999), mi viene una crisi all’istante e finisco dritto dritto su un megavaso di marmo.. vi assicuro che se la malattia di per sé non reca grossi danni, prendere a capocciate un pezzo di marmo non è il massimo.
Quindi, FATEVI SEGUIRE da un medico specializzato.
Per la Lombardia vi segnalo il Centro per le Epilessie dell’Ospedale San Paolo, Milano.
Mi spiace per chi dovesse leggermi e soffrire di epilessie: sappi che i pregiudizi sono ancora molti, i tuoi colleghi resteranno in imbarazzo quando ti presenterai con l’occhio nero, alcuni ti eviteranno e, cosa più ridicola, dato che fra una crisi e l’altra siamo perfettamente normali, qualcuno non crederà nemmeno alla tua malattia, solo perché non ti ha visto ribaltarti sul pavimento o sbavare come l’esorcista.
Ora sono un po’ cotto, chiudo qui; magari la prossima volta parlerò della beffa dell’invalidità per le epilessie.

giovedì 4 settembre 2008

Testamento (sì mi sto toccando lì)

Molto breve: se schiatto NON VOGLIO UN FUNERALE IN CHIESA, va bene?
Ma non fate che dite sì e poi il funerale si fa lo stesso.
LO RIPETO: NON VOGLIO UN FUNERALE IN CHIESA.
Piuttosto fate una festa, con panini rotondi dolci pieni di affettato, cocktails e musica allegra.
Poca gente, soprattutto, poca gente.
Capito?
Ora l'ho messo su internet, e siete tutti testimoni.
Dei miei organi fatene quello che volete.
Il mio fantastico cervello fatelo analizzare dagli scienziati,
potrebbero capire molte cose dell'universo.
Guardate che se poi fate di testa vostra ed io scopro che posso tornare indietro,
ve la faccio pagare alla grande.
Ma perchè sto parlando così tanto della mia morte?
Scusate, è periodo.
Voltiamo pagina, và.

EPITAFFI AD PERSONAM ATTO II (per gli amici, amanti, conoscenti.. e chiunque mi passi per la testa) (questo post sembra più serio del precedente…)

Per Valerio (amico che fu)
Quando dicevo che per me sei come un fratello, non pensavo mi prendessi alla lettera e cominciassi a comportarti come uno dei MIEI fratelli !

Per Lorenzo (amico)
Avevamo poche cose in comune ma, evidentemente, erano le più importanti.

Per Mary (amore/pena/maledettoilgiornochel’hoincontrata)
È vero, ti ho detto troppe poche volte “ti amo”, ma ti è andata bene: avrei potuto fare come Vasco, e nei momenti più intimi dirti: “prendimi l’asciugamano, quello bianco lì sul divano!”

Per Mary II
Dai non piangere. Sono come un guerriero delle highlands: non posso passare all’altro mondo con le lacrime di una donna.

Per Mary III

PERCHE' NON PIANGI????????



Per Ciro (amico)
A volte ti stimavo moltissimo, a volte non ti sopportavo. No, pensandoci, questa dovevo dedicarla al mio pene.

Per Veronica (prime emozioni “da adulti”, io 18 anni, lei 15, al mare)
Mi insegnasti molto sull’amore, e sulle donne, in solo due settimane. Per esempio che i succhiotti di 4 ore al seno l’indomani si trasformano in lividi viola pazzeschi.

Per Azzurra (amica)
Ho sempre creduto nell’impossibilità dell’amicizia fra uomo e donna, eppure fra me e te era nato un sentimento sincero e al di sopra.. Azzurra.. Azzuraaa.. AZZURRAAAAA.. Niente, fa sempre così, tu le parli e lei se ne va da un’altra parte.

Per J. (blogger and dreamer girl )
Lo so, non dovevo dipartire prima di mettere in cantiere quel progetto del programma radio, ma le cose sono andate così. È stato bello parlarti. Cioè scriverti. Tu piuttosto promettimi di continuare a scrivere poesie che sei bravissima! (ecco, magari se eviti di parlare di mostri e incubi e vene tagliate è meglio..)

Per Lauce (amica, collega dell’associazione)
Ora l’associazione è nelle tue mani. Se provi a fare anche un solo discorso in mio onore o a cambiare il nome dell’associazione, ritorno e faccio su un casino capito? Ah, ti perdonai quella telefonata, ma mi rimase sempre l’amaro in bocca! (inutile dire di cosa parlo, che qua leggono milioni di curiosi).

Elisa (amica, solo dietro autorizzazione del suo nuovo ragazzo però).
Quante risate? Quante follie? Quanti discorsi seri e quanti progetti per l’associazione?
CONTENTA DI AVER MANDATO TUTTO A PUTTANE?

Per tutti i miei datori di lavoro
Avevate un gioiello fra le mani e lo avete scambiato per un oggetto senza valore.
Coglioni!

Per tutti i miei vicini di casa.
Ma un po’ di cazzi vostri?

Per tutti i carabinieri
Perché fermavate sempre me, che con la seicento andavo piano come una lumachina? Qual è la logica?

Per i miei ventilatori
Perché vi siete rotti tutti e poi facevate un casino tremendo e d’estate io non dormivo mai?

Per tutte le donne da una notte e via
Perché solo una notte?

Per i miei colleghi ed ex colleghi
Guardate che un malato di epilessia non morde, non si alza con la luna piena e non sbava addosso alla gente, quindi potevate ogni tanto anche scambiare due parole, che so: ciao come va? ah già, sono tre parole, troppo impegnativo.

Per la mia insegnante di matematica delle superiori
Mi pento di aver organizzato quello che ho organizzato contro di lei alla fine della scuola, però se lo meritava alla grande.

E per finire, per i miei insegnanti di shiatsu
Potevate dirlo che con la professione dello shiatsu avrei alimentato il mio spirito, ma sarei anche morto di fame. E poi, l’attestato dovevate darmelo alla fine dei tre anni, anche se avevo saltato qualche weekend.. e pensare che avevo ripreso il corso dopo più di un anno di fermo per l’incidente alla schiena..
vedere tutti i miei compagni che prendevano il diplomino ed io no è stato umiliante, ma io ero un guerriero della luce, e tutto questo mi rendeva più forte.
Avevate un gioiello fra le mani, e lo avete scambiato per un sasso.
Pazzi.

Robert D’Izz pictures company presents: I dieci comandamenti (questa è molto lunga, mettetevi comodi)


Sono stato contattato dal signor Hollywood in persona, un vecchio bavoso eroinomane ma dedito al cinema ed al lancio di nuovi artisti, perché pensava ad un remake del colossal “I dieci comandamenti”, ma in chiave moderna e semiseria, allora, visto che è un mio fan sfegatato, vuole far scrivere la sceneggiatura a me.
Beh qualche idea già ce l’ho, ve ne parlo e, se vi pare, ditemi che ne pensate.
Innanzi tutto, il titolo. “I dieci comandamenti” è troppo roboante, e poi troppo riduttivo: il film dura ben 4 ore, ma la scena dei comandamenti durerà si o no 15 minuti.. allora pensavo di intitolarlo “Il film di quattro ore che parlava per quindici minuti dei dieci comandamenti”; bisogna essere onesti coi propri spettatori facendo titoli completi, e ringrazio Lina Wertmùller per aver fatto scuola in questo senso.
Poi, la storia: ambientata ai giorni nostri avrebbe bisogno di un qualche ritocchino, vediamo un po’ che si può fare. Nell’originale (e vi ricordo che la sceneggiatura è niente meno che la bibbia) Mosè è figlio di schiavi egiziani, ma la madre lo abbandona sul Nilo, e viene casualmente raccolto dalla sorella del Faraone in carica. Cambierei la scena così: Milano, Moser (nome più attuale) è figlio di due precari che lavorano al call center di una compagnia telefonica italiana, e siccome non possono mantenerlo perché con lo stipendio ci pagano solo l’affitto, lo abbandonano sul naviglio pavese avvolto da cento numeri di vanity fair. Il piccolo moser naviga per cunicoli ed affluenti, e non si sa come, finisce sul Po, dove un magnate milionario che si occupa di televisioni, giornali, squadre di calcio ed è anche presidente del consiglio, lo recupera insieme ad una carpa che stava pescando da 3 ore e mezzo. Moser diventa il nuovo pupillo del magnate.
Nella storia originale, Mosè è in competizione col fratello, ramses, per l’eredità al trono; poi scopre in qualche modo le sue origini, e decide di lasciare tutto e mettersi nelle mani di dio. Così diventa un illuminato del signore, e comincia a portare un sacco di sfiga al suo padre adottivo, il faraone, affinchè lasci liberi tutti gli ebrei egiziani. Di qui le 10 piaghe d’egitto: tramutazione dell’acqua in sangue, invasione di rane, invasione di zanzare, invasione di mosconi, malattia del bestiame, ulcere su animali e uomini, grandine, invasione di cavallette, tenebre e per finire alla grande, morte dei primogeniti egiziani (avevano una fantasia invidiabile a quei tempi, devo ammetterlo).
Nella mia storia, Moser sta proprio bene a casa sua, una villa ad Arcore, e insieme al fratello Paolo ed alla sorella Marina gioca a fare scalate sulla Mondadori. Poi scopre in qualche modo le sue origini.. ci pensa su.. e dice “col cazzo che mollo tutto sto ben di dio e divento precario!”, ma il signore lo sente e lo ammonisce “Moser, non bestemmiare, il ben di dio è un altro, lascia tutto e torna alle tue origini, sennò m’incazzo, e non hai mai visto quando m’incazzo come faccio brutto!”.
Moser capisce, lascia tutto, diventa portavoce di dio ma, con sua gran sorpresa, il tanto amato padre adottivo lo accusa di essere fazioso, e accusa dio di essere una toga rossa. Moser se la prende a morte e gli dice: o rendi stabili tutti i precari d’Italia, o ti porto una sfiga tremenda, e manda sull’Italia intera le dieci piaghe (politicamente trasversali): i telegiornali, la legge biagi, l’immunità sulle alte cariche dello stato, i socialisti, fabio fazio, il grande fratello, i sindacati fancazzisti, il ponte sullo stretto, la mafia e la pattumiera.
Il magnate pensa “beh, mica male ‘ste piaghe”, e non fa nulla.
Nell’originale Mosè, finalmente alla testa del popolo ebraico fuori dall’egitto, apre le acque del mar rosso, e poi si dirige verso la terra promessa. Sale da solo sul monte Sion, vede una pianta infuocata ma che non si consuma, e capisce che è Dio in persona; la prima cosa che gli chiede è: “signore, perché per tutto stò tempo non hai sentito le grida della mia popolazione?”, e la seconda cosa che gli chiede è “si può sapere come ti chiami?”. Dio è pragmatico, e risponde “Ho udito. Ora so. Ma il culo te lo farai tu per convincerli che è tutto ok. In merito al mio nome tu dirai che io ti ho detto: io sono colui che sono, tu dirai: io sono”. Ecco m’ha fregato, pensa Mosè, ma dopo un paio di visite alla pianta accesa, Dio gli lascia i dieci comandamenti.

1. Non avrai altro Dio fuori di me.
2. Non nominare il nome di Dio invano.
3. Ricordati di santificare le feste *.
4. Onora il padre e la madre.
5. Non uccidere.
6. Non commettere atti impuri.
7. Non rubare.
8. Non dire falsa testimonianza.
9. Non desiderare la donna d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.
...
Nella mia storia, Moser riunisce tutti i precari della Lombardia, apre il Po in due (con sorpresa di pantegane grosse un metro che facevano il bagnetto) e se ne va in emilia romagna. Qua sale sul monte SI’oNO, da cui è stata tratta la canzone remake di Fiorello, si fa un paio di canne e comincia a vedere piante che s’illuminano e vede Dio. La prima domanda che gli fa è: “Dio, hai mai lavorato un solo giorno al call center o al mc donald’s?”, e la seconda è “si può sapere come devo chiamarti?”. Dio risponde “Ho udito. Ora so. Ma il culo te lo farai tu per convincerli che è tutto ok. In merito al mio nome tu dirai che io ti ho detto: io sono colui che sono, tu dirai: io sono”.
Ora, qualcuno dirà: ma è la stessa cosa che ha detto 3000 anni fa!
Stiamo parlando di dio, lui è infinito, immortale, e quando non sa cosa rispondere tira fuori sempre le stesse cose.
Lui può.
E dio, per concludere, fra una canna ed un bicchiere di lambrusco, da il nuovo decalogo a Moser (parlando con fortissimo accento modenese):
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1. Non avrai altri partiti al di fuori di quelli attuali per l’eternità;
2. Non nominare le parole “a tempo indeterminato” invano;
3. Ricordati di versare le tasse, ah no scherzavo, agli sfigati come te le tolgono subito dalla busta!
4. Onora i presidenti della repubblica, del consiglio, della camera dei deputati e del senato;
5. Uccidi, ma solo il 17 settembre, all’apertura della stagione venatoria;
6. non commettere atti impuri.. a meno che poi tu non abbia una qualche contro-offerta da farmi, tipo studentessa minorenne cinese feticista e consenziente;
7. non rubare, ma se sei un commerciante alza i prezzi quanto cazzo vuoi con la scusa della filiera incontrollata;
8. Non dire falsa testimonianza, oppure almeno sii bravo a recitare;
9. Desidera pure la donna degli altri, e se ti fai prete in Inghilterra o in America ti do particolare dispensa anche per i suoi figli (questa è cattiva, lo so.)
10. Desidera pure la roba degli altri, tanto rimarrai precario a vita e non esaudirò mai questi desideri.
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Allora Moser ci pensa. Ci ripensa. Ci pensa di nuovo.

E torna ad Arcore.

THE END.