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giovedì 27 novembre 2008

Canzoni strampalate, atto II

A grande richiesta (cioè di 1 solo lettore, ma è Giuliano Ferrara quindi l’aggettivo non è sprecato), torna questa rassegna delle canzoni più assurde del panorama musicale italiano.
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(Tu non mi basti mai, Lucio Dalla)
È una poesia, lo so, lui vorrebbe essere il vestito che lei porterà, vorrebbe parlarle come non ha fatto mai, vorrebbe essere il motore della sua macchina, così di colpo lei lo accenderà (lieve riferimento sessuale).
Poi scivola, e dice “vorrei essere l’uccello che accarezzerai”, e lei già diventa tutta rossa perché pensa ad un uccello di un metro e mezzo..
Vorrei di qua, vorrei di là.. ne dice troppe, fino ad esagerare: “vorrei essere la tomba quando morirai, e dove abiterai, il cielo sotto il quale dormirai, così non ci lasceremo mai, neanche se muoio e lo sai”.
Mentre lui le augura di morire per diventare la sua tomba, lei è già un chilometro più avanti che corre come una disperata.
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(Bimba se sapessi, Sergio Caputo)
La canzone è ironica e istrionica, come tutti i pezzi di Caputo, lo so, ma una frase mi ha sempre colpito, e ve la faccio leggere: “abito sopra perché non sali ho una collezione di medicinali e due bicchieri, gli avanzi del pranzo di ieri..”.
Con un invito così succulento (Sali, ti drogo di psicofarmaci e ti faccio mangiare ali di pollo fredde e già spolpate mischiate a mozziconi di sigaretta), quale donna potrebbe rifiutare?
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(Luna, Gianni Togni)
Questo è il testo di un serial killer, spero che le autorità prendano provvedimenti, perché Togni va assolutamente controllato. Vediamo un po’...
Ecco i gesti quotidiani che il cantante dice di fare: passa le notti a camminare dentro a un metrò, sembra uscito da un romanzo giallo (ma cambierà, sì cambierà), getta arance da un balcone, non è ancora matto ma minaccia che “qualcosa farà”, si traveste da Pierrot, sale sui tetti e grida “guarda che anche io ho fatto a pugni con Dio”, tiene i libri sotto il letto, parla da solo e si confonde quando pensa “sì sto bene così”, a mezzanotte sta vicino ad un juke box, scrive in latino sui muri “evviva le donne, evviva il vino”, poi vuole offrire un fiore alla luna e vuole portarla a ballare.

Ed ecco come si rivolge alla luna:
credi solo nelle stelle, mangi troppe caramelle”, “ma io non sono come altri, per te ho progetti più importanti...”, “a maggio vedrai che mi sposerai”, “vedrai saremo un po’ felici, e forse molto più che amici..”.
Vi rendete conto che decontestualizzate queste frasi fanno letteralmente paura??? Sembra il testo di un film tipo Psyco.
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(Bella stronza, Marco Masini)
Premessa doverosa: Masini è stato un grandissimo, era l'incarnazione della rabbia, e questa canzone è, per me, una delle più intense della musica italiana.

“..ma di questo nostro amore così tenero e pulito, non mi resterebbe altro che un lunghissimo minuto di violenza..”.
Vediamo un po' questo amore tenero e pulito in cosa consiste:
... Intanto si rivolge alla tipa chiamandola “bella stronza” ben otto volte in quattro minuti..
Grazie a questo amore tenero e pulito, poi, un’altra donna è totalmente disperata e il cantante prende a mazzate il suo miglior amico, e mentre va a fondo lei gli ride in faccia e dice “ne ho abbastanza”.. azz!
L’amore tenero e pulito si nota anche quando lei chiama la volante e lo vuole far arrestare, “solo” perché lui aveva perso la pazienza, cioè la insegue con un’accetta stile Shinning “Cappuccetto rosso? Cappuccetto rosso? Il lupo cattivo è arrivato...”.
L’amore tenero e pulito si nota negli attacchi di sesso e tenerezza, descritti dopo che lui usa gli ultimi spiccioli per comprarle una spilla. “tieni è un regalo” “ah sììì ohh sììì quando mi regali le spille lo sai che effetto mi fai?” “sì, infatti ne ho comprate altre 50..”.
L’amore tenero e pulito è la bella stronza che “sorride di rancore”, cioè lo guarda, ride, e pensa “bastardo ti odio devi morire”.
L’amore tenero e pulito è lui che vuole fare sesso con lei anche se lei tromba con altri, infatti lui si accontenta come un cane degli “avanzi” (questa è alta letteratura fetish-erotica).
L’amore tenero e pulito è al massimo della poesia, quando lui la guarda innamorato, con gli occhi a forma di cuore, e le dice, per chiudere in bellezza “mi verrebbe da strapparti quei vestiti da puttana, e tenerti a gambe aperte finchè viene domattina”.
Eh sì, Masini è il nuovo esponente del dolce stil novo.
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Per oggi, basta così.
Alla prossima... (ne ho molte altre, tranquilli...)

1 commento:

Elly ha detto...

Ok... se continui così poi mi ci abituo :)