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lunedì 23 marzo 2009

Una donna

T'immagino avvolta nelle tue vesti fluenti, larghe,
di cotone color pastello,
mentre passi una mano sui tuoi lunghi capelli,
un po' mossi,
ed il rumore dei tuoi molti braccialetti di legno e sandalo
scopre la tua vanità di donna.
T'immagino con la carnagione un po' scura,
con pochissimo trucco sul viso, se non quel filo color terra
attorno alle labbra, carnose,
e un po' di matita scura a rendere più lunghi i tuoi occhi neri.
T'immagino molto seria, in pubblico, e decisamente scatenata nel privato,
solo con chi decidi tu, però.
T'immagino nuda, mentre posi per i tuoi pittori,
con la luce che rincorre il profilo tondo e morbido del tuo corpo,
dei tuoi seni,
con lo sguardo sorridente e disinvolto, che tanto ha imbarazzato
e ancora imbarazza i giovani dell'accademia.
T'immagino coi denti bianchi e le spalle liscie,
e con la voce decisa d'una donna finalmente donna.
T'immagino,
già,
perchè non t'ho mai visto,
e mi piace poter giocare con la mia fervida fantasia.

3 commenti:

alice ha detto...

:)

Anonimo ha detto...

Iscriviti all'accademia

liberoPensieRoberto ha detto...

già, potrebbe essere una soluzione.

L'altra soluzione potrebbe essere che la donna in questione si materializzasse come per magia e, sempre per magia, decidesse di darmi il suo numero di telefono.

Va bene, cerco il numero dell'accademia.