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Chiusi la porta, mi isolai dal resto del mondo.
Lessi quelle parole, un profondo smarrimento colse il mio spirito, l’emozione prese il sopravvento e finii per commuovermi.
La mia mano incerta afferrò tremante quella matita, e decisi di farla finita: dovevano sapere cosa pensavo di loro.
Il cuore batteva, la testa pulsava ed io, asciugando il sudore freddo che bagnava la mia fronte, capii che in un solo istante sarebbe finito tutto.
Lessi quelle parole, un profondo smarrimento colse il mio spirito, l’emozione prese il sopravvento e finii per commuovermi.
La mia mano incerta afferrò tremante quella matita, e decisi di farla finita: dovevano sapere cosa pensavo di loro.
Il cuore batteva, la testa pulsava ed io, asciugando il sudore freddo che bagnava la mia fronte, capii che in un solo istante sarebbe finito tutto.
Lo ammetto: per me votare non è mai stato molto facile.
4 commenti:
Avevo pensato alle ultime righe prima di un sofferto suicidio...
ooops...
Bella!
Riguardo a quello sotto ( nel senso di post) : dici che la genialità sia direttamente proporzionale al disordine casalingo? Se così fosse in casa mia ci sono ben 4 geni! Che culo!
aleph..
credo che il disordine sia inversamente proporzionale alla voglia di vivre: più ne hai, meno stai a csa a sistemare!
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