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sabato 1 novembre 2008

Cyrano de Bergerac: spavaldo, libertino, filosofo.

Savinien Cyrano de Bergerac. Parigi, 6 marzo 1619 – Sannois, 28 luglio 1655.

Poeta, fine e fantasioso narratore, terribile e spavaldo spadaccino.
Un uomo libero e coraggioso, che mise in discussione stato, religione, famiglia, e lo fece 350 anni fa.
I suoi trattati di fisica, i suoi fantasiosi racconti su impero della luna ed impero del Sole, le sue commedie, le sue poesie.. tutto fa di quest’uomo una figura affascinante, unica nel suo genere.
Forse paragonabile ad un altro grande artista della vita, un uomo capace di unire scienza e fantasia, senso del pratico ed incredibili intuizioni: Leonardo Da Vinci.

Per Cyrano nulla è impossibile. Tutto si riconduce al movimento degli atomi, che creano sensazioni e movimento.

Fu quello che noi definiamo “un materialista”, ma è incredibile come le scoperte scientifiche del nostro secolo rispecchino quelle medesime intuizioni sulla dualità della materia. La particella atomica è al contempo energia e materia.
Eppure il suo materialismo non gli impedì di scrivere racconti fantastici, come il viaggio sulla luna: racconta di come ungendosi col midollo di un bue, la luna lo avrebbe risucchiato, e questo perché la tradizione contadina voleva che la luna calante “succhiasse” il midollo degli animali..
..sulla luna incontra esseri di tutti i tipi, e nel raccontare queste fantastiche vicende, coglie l’occasione per dissacrare i poteri terreni.
La falsità non esiste, per Cyrano.

Nessuno osava sfidare Cyrano, e probabilmente la sua morte fu un agguato: gli fecero cadere una banalissima trave in testa. Quella testa così ricca di fantasie, pensieri filosofici e scienza.
Vigliacchi.

Pensare che Cyrano fosse stato semplicemente partorito dalla fantasia di Rostand, è un’offesa alla memoria dell’uomo, quello vero, quello libertino, oltraggioso e poeta.
Cyrano non è solamente un'opera teatrale di fine '800!

Il 600 fu un secolo diverso da tutti gli altri. Per un certo verso, magico, poiché gli uomini vivevano quotidianamente avventure nate dai loro stessi sogni.
Ed ecco come un uomo come Cyrano poteva rivolgersi ad una donna:

Signora mia,
non mi lamento solo del male che i vostri begli occhi hanno avuto la bontà di farmi; mi lamento ancor più della crudele sofferenza che provo a non vederli.
Avete lasciato nel mio cuore, quando me ne sono andato, un'idea arrogante che, col pretesto d'esser nata da voi, si vanta d'aver potere di vita o di morte su di me.

A te, che sei uno degli uomini che più mi ispirano nella vita, dedico il mio pensiero notturno.

2 commenti:

Ishtar ha detto...

A poco a poco ti racconti, ogni cosa che ci affascina, ci attrae, anche nella scelta di un capo di abbigliamento racconta agli altri un tassello del nostro io...
Ps: erano i prodotti che stavo colorando proprio l'altro giorno, ciao e buona settimana

Anonimo ha detto...

..ti lascio un abbraccio ed un grazie.
...forse dall'altra parte della Luna ci siamo in più di quelli che immaginavo!!!

bacio