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giovedì 20 novembre 2008

Incomunicabile

Se fossi confinato su un’isola deserta, probabilmente organizzerei gruppi di teatro con gli animali del posto.
Se fossi su una stazione spaziale e dovessi aspettare sei mesi prima che si presenti qualcuno, probabilmente scriverei poesie e le attaccherei sui quadri dei computer di bordo.
Se mi arrestassero e fossi rinchiuso in isolamento, probabilmente inciderei frasi sui muri, così da comunicare con chi verrà dopo di me dentro quella cella.
Mettimi a curare un gregge di pecore, in desolate terre sarde , e parlerò con le pecore e col cane pastore.
Lasciami solo nella notte in un ospedale ed io, come ho già fatto, il giorno dopo avrò già personalizzato la mia stanza, e la sera mangerò pizza ordinata di nascosto dalla sala del pronto soccorso.
Immerso nello stupendo mare di Lampedusa parlai con una cernia.
Io e il mio gatto parlavamo per ore intere senza parlare, del resto.
Mettimi dove ti passa per la testa, ed io sarò capace di interagire con qualsiasi cosa mi stia intorno.

Ma con gli esseri umani,
no, grazie.
Con loro ci rinuncio.

3 commenti:

Lauce ha detto...

Ròòòòòòòòòòò!
Vorresti dire che io non sono un essere umano?
...
:P

Laura.

liberoPensieRoberto ha detto...

tu sei un'aliena,
non c'è altra spiegazione.

Lauce ha detto...

Sei di una dolcezza spaventosa! ha ha...Grazie!