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giovedì 7 agosto 2008

MEGATTERA (dal quadro di un pittore amico)


Un’onda anomala,
creata elevata e bianca,
verso il cielo spinta.
Un’ombra affranta
cauta, dolce e forse
silenziosamente triste.
Così io ti vedo,
e ammiro la tua forma,
ammiro la tua leggerezza
consapevolmente immensa.
Ed io? Sono consapevole anch’io?
Lo sai, mi fai sentire tanto piccolo
al tuo fianco.
Sei bella,
sei una sirena,
e anche dentro un quadro canti.
Ecco, ecco perché
chiudo gli occhi
e respiro del mare il sale,
ed ascolto del tuo pianto il canto.
.
D’IZZIA ROBERTO (05/09/2003, ore 17.18)

2 commenti:

Elly ha detto...

Che tristezza nelle tue parole...

Cerca di vivere la tua vita come se fosse l'ultimo giorno, ti renderai conto di quanto le cose più inutili ed insignificanti possano essere così splendide da lasciarti senza fiato.

;D

liberoPensieRoberto ha detto...

Sei molto sensibile e ti ringrazio per il consiglio spontaneo.
Tranquilla, però, questo è un pezzo di 5 anni fa come puoi vedere dalla data, e da allora molto è cambiato.

So trovare gioia praticamente in tutto quello che ho, anche se per gli altri sembra davvero poco..
pazzi! si perdono tutto l'universo perchè puntano lo sguardo al dito, anzichè sulla luna.