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venerdì 12 dicembre 2008

Il tabù del sesso.

Avete mai desiderato sessualmente un vostro amico o una vostra amica?
Avete mai pensato, dopo aver visto o sentito una persona che avete appena conosciuto: “con questo/a ci farei le cose più porche che la mia fantasia più remota possa immaginare” ?
No?
Vi dico io il perché: il sesso è un tabù.
Esattamente come l’odio, l’amore, la morte, la libertà.

Ma sì, lo sappiamo tutti che ci castriamo continuamente, mascherando la nostra autopunizione per un non meglio precisato valore etico e morale, o per una oramai raggiunta "pace dei sensi".
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“Io non ho bisogno del sesso”, dice l’intellettuale, e mentre piscia si guarda costantemente là sotto, tremando nella paura che il suo organo genitale cominci a gonfiarsi, fino a quel preciso punto in cui sarebbe praticamente costretto ad abbandonarsi all’autoerotismo più scellerato.
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“Il sesso è peccato”, dice il puritano di mille religioni, mentre una smorfia incontrollata tradisce il suo volto: è un sopracciglio che si alza con fare interrogativo, perché il puritano stesso sotto sotto si sta facendo la domanda più ovvia... “pensandoci bene... ma chi cavolo l’ha detto che il sesso è peccato?”.
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“Il sesso serve solo per procreare”, dice il convinto integralista ortodosso, senza badare ai terribili scompensi emozionali che provoca l’astinenza forzata. Mi spiego, l’astinenza totale dal sesso e dalle relazioni amorose, è una scelta coraggiosa e da rispettare, che probabilmente porta davvero ad un rafforzamento dell’anima, ma l’astinenza quando sei innamorato... e quando si finisce a dormire insieme, notte dopo notte, e quando ci si vede nudi, e quando ci si sfiora, e quando scatta una certa chimica.. beh questo tipo di astinenza è proprio una cazzata!
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“Il sesso è sporco” dicono alcuni. Io rispondo: l’anima di un uomo è sporca quando fa del sesso uno strumento d’offesa e umiliazione nei confronti della donna; l’anima di una donna è sporca quando fa del sesso uno strumento di potere o di vendetta. Il sesso, però, è pulito, limpido, forte, completo. Un momento di apertura totale all’altro ma soprattutto a sé stessi. Incredibile di come ci stupiamo di noi stessi, quando siamo davvero aperti al sesso, perché solo in quei momenti ci rendiamo conto, a meno che non siamo abituati ad ascoltarci, di cosa ci piace davvero fare e ricevere...
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Fare e ricevere.
Perché il sesso è reciproco, e mai a senso unico.
Perché il sesso ci rende bestie affannate, ma col vantaggio di essere più perversi delle bestie vere e quindi con la voglia di vedere l’altro che gode.
Ma perché a tavola, coi colleghi, non si può parlare di sesso? Ve lo siete mai chiesti?
Per offendere la sensibilità altrui?
Ho una collega che tutti i giorni dice che è ricca e il suo problema è che è stufa di ricevere anelli da 20 mila euro dal marito... e secondo voi non offende la mia sensibilità?
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Perché due che si desiderano ardentemente passano ore e giorni a mandarsi messaggini superficiali, quando il vero messaggio che vorrebbero scrivere è “quanto vorrei scoparti in questo momento”?
Perché le scene di sesso nei films vengono tagliate, che senso ha la censura? Nessuna. Anziché nascondere al bambino una scena di sesso, non sarebbe meglio fargliela vedere e spiegargliela pure?
No signori.
Ci tengono nascosto il sesso, fino alle nostre prime, disastrose esperienze “sul campo”. Esperienze che, se disastrose, finiscono col rovinarci l’autostima a vita, e ci lasciano tracce così profonde, che pochi potrebbero colmare.
E poi.. nascondiamo anche queste ferite per paura di allontanare il nuovo partner... per paura di fare brutta figura... e si creano nuovi disastri “sul campo”, per continuare così, in un vortice di censura e frustrazione a vita.
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Sarebbe così bello parlarsi chiaro.
“io non ho mai fatto sesso”, “io ce l’ho un po’ piccolo”, “io non riesco a bagnarmi”, “a me piace il rapporto anale”, “mi dici sottovoce che sono una porca?”, “io vorrei guardarti mentre ti masturbi”, “io vorrei fare l’amore al buio, perché mi vergogno della mia pancetta”, “non prendermi dietro...mi piacerebbe, però poi mi vedi tutto il sedere e siccome ce l’ho grosso mi vergogno..se proprio vuoi però spegni la luce”...
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Allora, vogliamo guardarci dentro una volta per tutte, o continueremo a fare sesso al buio?

6 commenti:

Elly ha detto...

Finalmente uno ke la dice giusta... chiari fin dal principio... Già ci si fà milioni di seghe mentali (giusto x rimanere in tema), Il sesso è lasciarsi andare, far sì che i nostri bisogni... anche quelli + animali vengano fuori. Tutti che si vergognano di chiedere, di ricevere, di dare, di sapere... ma insomma, allora xè lo fanno???

liberoPensieRoberto ha detto...

perchè è bello!

ValeTata ha detto...

qui hai lasciato davvero volare le mani sulla tastiera!!! l'ho letto tutto di un fiato e credo che il fatto di non dire "certe cose" è dettato solo dalla paura che si ha dell'espressione o della risp del partner, vale sia x gli uomini che x le donne... poi se si raggiunge una confidenza assoluta allora si cambia e ci si parla apertamente, ma questi casi sono x gli eterni innamorati o x chi si vede una sola volta e basta... io: lo sa solo il mio Robbberto ehehehe

Ishtar ha detto...

Penso come te che le cose che possono fuggire al nostro controllo temendole diventino un tabù, ma in qualsiasi rapporto è necessaria la sincerità per cui ci sta dire quello che si vuole quando e come!
Ovvio per questo occorre una bella complicità e non sempre è facile che si crei!
Ciao

liberoPensieRoberto ha detto...

La complicità è tutto.
A volte la si trova anche senza essere insieme da chissà quanto tempo, per pura "alchimia", a volte esattamente il contrario, cioè due possono stare insieme vent'anni e niente...

Elly ha detto...

La complicità è tutto.
A volte la si trova anche senza essere insieme da chissà quanto tempo, per pura "alchimia"!

Scusa se ti ho citato... ma mi hai tolto le parole di bocca... PURA ALCHIMIA....