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martedì 21 luglio 2009

Il guscio rotto

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E quand’anche bendassi i miei occhi
e chiudessi le mie orecchie,
continuerei a vederti,
continuerei ad ascoltarti.

E quand’anche fuggissi lontano,
e cancellassi le mie tracce,
ti sentirei sempre vicina
e pregherei ‘chè tu trovassi il nascondiglio mio.

E investito dal rumor di voci e voci,
e nascosto dietro mille volti,
udirei comunque la tua voce bassa,
alzerei la testa per cercarti.

E sommerso nell’oceano,
oppure solitario naufrago,
ti cercherei fra le perle,
ti cercherei fra le perle.

E quand’anche mi mancassero gli occhi per vedere,
e perdessi il senso dell’odore,
dipingerei il tuo dolce viso,
respirando il profumo della tua pelle.

Ma ho perduto il senso dell’amore,
dolce amore,
e quand’anche finalmente fossi mia,
saprei solo farti scivolar dalle mie dita.


D’izzia Roberto, 21 luglio ‘09

5 commenti:

aleph ha detto...

Dai che sei sulla buona strada : tra un pò non ti ricorderai nemmeno più il suo nome

liberoPensieRoberto ha detto...

Non ci crederai, ma questa non era per lei.

Elly ha detto...

Domanda: allora per chi era?

:)

Dai, scherzo, ma non riuscivo a non fartela!

Bella poesia, mi è piaciuta molto.

liberoPensieRoberto ha detto...

Era per la donna che incontrerò da oggi in poi.
La donna è la mia musa ispiratrice, nel bene e nel male, per questo le ho dedicato queste parole.

Senza volto, senza nome e senza età.

E' la donna di cui posso innamorarmi un domani.

La mia è una presa di consapevolezza, peerchè son troppo libero per amare come la donna mi ha sempre chiesto di amare, e cioè cambiando me stesso.

Elly ha detto...

prima o poi, o almeno così dicono, nella vita di ognuno di noi si incontrerà la persona giusta.

Peccato però che si dimenticano di dirci che molto spesso arriva sempre nel momento sbagliato.