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lunedì 13 luglio 2009

facebook e la schizofrenia

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Avevo scritto contro facebook, e poi ho creato un gruppo facebook per la lista civica. Poco male, non mai avuto l’ansia da coerenza che ha appestato le gante di questa società.
Il punto è che lo uso poco o nulla, più che altro per mandare qualche messaggio ad amici, e per le mie attività civiche, magari commentare qualche foto simpatica sui profili…
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Beh, stamattina m’è arrivato un bacio. C’era la foto di una ragazza che conosco, con scritto “ti ho baciato, mi baci?”.
Azz non me ne sono nemmeno accorto, dev’essere l’età.
Quando m’ha baciato questa figliola? Appena alzato impossibile, a quell’ora ho un alito che.. come direbbe il Marchese del Grillo, “pare ‘na chiavica”.
In macchina forse? E come, se stavo guidando?
Forse in pausa pranzo e non me ne sono accorto?
Non capisco.. sti baci arrivano così, eterei, e poi se ne vanno senza lasciare traccia.. e la lingua? Non ho sentito niente io. Boooh.
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Non l’ho accettato, come potrei accettare un bacio via internet da una ragazza che ha il mio numero e non si fa sentire praticamente mai e che rifiuta ogni invito?
Stiamo diventando davvero coglioni. Schizzati e coglioni. Ma non fa prima a dirmi di sì, si esce, e mi da sto bacio in carne ed ossa? Cioè in carne e carne?
…Come quelli che abitano a 5 minuti di strada e passano le ore a messaggiarsi. Ma cazzarola, alza quelle chiappe e fatti due passi no?
No.
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Mi sento di un’altra generazione, a volte, ma non quella di mio padre, nemmeno quella dei miei fratelli. Non so, è una generazione particolare, la mia.
Noi della classe ‘78 non siamo ne’ carne ne’ pesce: gli anni 60 e 70 sono un semplice sogno, negli anni 80 eravamo troppo piccoli, negli anni 90 si cresceva, ma quelli più piccoli giù usavano i cellulari… noi siamo a metà fra i coglioni vecchi e quelli nuovi.
L’immagine non è idilliaca, perché anatomicamente ci sono pochi dubbi sull’organo del quale abbiamo preso il posto.

7 commenti:

Elly ha detto...

Sai, io per principio non mi sono iscritta a nessun social network, sò di gente che non si vedeva e sentiva da anni, e che solo grazie a questo strumento riescono a "dialogare" mandarsi baci e abbracci. Io sono un pò come te, sai? Ho ancora bisogno di sentirmi sfiorare una spalla e sentirmi dire TI VOGLIO BENE (mica quei sms con scritto tv1mbd o mmt o qualsiasi altro modo d'abbreviare).
Io sono un '79 e sinceramente mi sento unica nel mio essere. Non x lusingarmi da sola, ma mi guardo intorno, vedo i 20enni di oggi e mi chiedo spesso: ma io ero così? E categoricamente ogni volta mi rispondo NOOOOOOOOO!

Eh Roberto,
si vede che, anche senza capelli bianchi, stiamo invecchiando

:)

CIao

liberoPensieRoberto ha detto...

senti, dimmi quello che vuoi, ma sta nuova generazione è proprio rammollita.
basti pensare che per rispondere al telefono non devono più alzarsi e fare il corridoio di casa, oppure per chiamare qualche amico non devono uscire in cerca di cabina telefonica... e subito ci si rende conto che sono destinati all'inerzia totale.

Sarah ha detto...

Tutto veloce, immediato, cotto e mangiato. Spariscono i gesti semplici e genuini. Si diventa obesi o anoressici. Stronzi all'ennesima potenza o coglioni. Non ci sono più le vie di mezzo. E si sa, gli estremi sono sempre sbagliati.

Elly ha detto...

Però una cosa invidio alla nuova generazione: la libertà!

Una volta per uscire dovevo chiedere il permesso e se mi era stato negato non potevo nemmeno avvicinarmi alla porta d'ingresso, adesso invece nei locali si trova a qualsiasi ora della notte ragazzini di 16/17 anni, drink in mano, che parlano di dove andare e cosa fare in serata.

E poi, adoro l'inerzia, il lasciarsi andare. Sarà che sono pigra, ma certe cose per essere ottime hanno bisogno di molto tempo
(vedi i miei famosi tortelli verdi!)

Ciao

:)

paranhouse-hurt mao ha detto...

Ragazzi.. sono un 74', e sono daccordo con tutti voi, con gli amici quando parliamo del passato e del presente... finiamo sempre x dire "ma noi non eravamo così!!", penso che siamo la generazione "Limbo", e tutt'ora siamo ancora un pò in sospeso con quello che potevamo fare e potremmo fare, con quello che volevamo e quello che siamo, io invidio invece quelli dei 60'/70'... loro, hanno avuto la forza o la follia per "combattere" e dire la loro, inutilmente?!?.. può darsi, ma almeno hanno alzato la voce, per non pentirsi un giorno di non averci provato, noi invece??... poveri noi!!! perchè i No Global non li conto, scusate ma.. qualcosa non mi torna su questi ultimi!!

ciao a tutti!!

liberoPensieRoberto ha detto...

x elly
io faccio fatica a chiamare tutto questo libertà.
Noi eravamo costretti in qualche modo a sognare per via di quelle restrizioni di cui parli. Ogni piccola esperienza diventava una cosa bellissima di cui parlare per molto tempo (una gita al lago di garda, un giro a gardaland o in liguria).
Oggi, invece, le distanze si sono annullate e, per quanto colga l'importanza di internet, non riesco a negarne l'effetto negativo sulla fantasia delle persone.
Me compreso ovviamente.

liberoPensieRoberto ha detto...

x alice
;)

x mao
che manchi qualcosa a questa generazione è vero, ma attenzione a dire che noi non possiamo alzare la voce.
Ti assicuro, prove alla mano, che se ti metti in ballo riesci nel giro di 4 mesi a diventare così conosciuto in paese che poi il tuo sindaco accetta tutte le tue proposte.
E scusa se è poco.

Mai gettare la spugna.