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giovedì 15 gennaio 2009

I have a Dream (il discorso di Martin L. King è un plagio!)

Questo è il vero discorso dal quale Matin Luther King ha attinto per fare il suo, diventato di gran piglio più famoso.
(“I have a dream” è l’esclamazione che un ragazzino dell’Illinois fece ad alta voce la prima volta che vide una foto di Marylin Monroe in costume)
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IL DISCORSO

“Io ho un sogno.
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Ho sognato che le donne e gli uomini si scambiavano di ruolo, e finalmente gli uomini capivano che quando hai il ciclo è bello essere aiutati dal proprio compagno nei lavori più faticosi, e le donne capivano che lasciare in disordine ogni tanto fa bene allo spirito.
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Ho sognato che i datori di lavoro una volta al mese ringraziavano con una stretta di mano i propri dipendenti, uno ad uno, perché l’azienda poteva esistere solo grazie al loro sudore; ho sognato che i dipendenti, una volta al mese, poco prima del ringraziamento del capo si sputavano sulla mano senza pulirla.
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Io ho un sogno.
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Ho sognato che gli insegnanti dedicavano parte delle loro lezioni per sentire il parere dei propri alunni sull’argomento trattato; ho sognato alunni consapevoli che l’insegnante è un uomo con una vita propria, dei problemi e delle emozioni, e smettevano di sputargli palline di carta piene di saliva.
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Io ho un sogno.
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Ho sognato negozi di gioielleria che mostravano foto di bambini col mitra che combattono la guerra dei diamanti, ed un cartello con su scritto: un diamante è per sempre, ma nei paesi in cui lo estraiamo un bambino vive solo 10 anni.
Ho sognato tutti i ricchi del mondo donare uno solo dei molti diamanti acquistati, per contribuire alla nascita di miniere legali e controllate.
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Io ho un sogno.
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Ho sognato la nascita di tante televisioni private in Italia, che si fanno concorrenza sulla qualità e non sul trash. Ho sognato Maria De Filippi, Simona Ventura, Paola Barale e Alessia Marcuzzi e.. mi sono svegliato urlando: era un incubo.
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Io ho un sogno.
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Ho sognato un mondo in cui belli e brutti convivevano serenamente, perché era scomparso qualsiasi canone di bellezza; ho sognato che tutti i miliardi di euro spesi per concorsi di bellezza finivano per finanziare ospedali dove si fanno gli interventi chirurgici a chi è rimasto sfigurato da un incidente.
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Io ho un sogno
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Ho sognato che i ragazzi smettevano di andare al bar e bere un bianchino dietro l’altro, per diventare proprio come i loro padri; ho sognato che tutti si accorgevano di quant’è buona la birra analcolica, che fra l’altro fa fare gli stessi rutti di quella normale.
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Io ho un sogno
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Ho sognato che la cocaina era sostituita dalle coccole, e che milioni di dipendenti ad ogni crisi di astinenza andassero in giro per le strade a dire “ti prego, mi fai una carezza?”.
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Io ho un sogno
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Ho sognato che l’amore non era più un obbligo morale e civile, ma una scelta libera e consapevole; ho sognato che la gente stava insieme per passione e non per i figli, ho sognato che chi decideva di divorziare lo faceva serenamente, con maturità e civiltà, e non facendo scorrere il sangue.
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Io ho un sogno
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Il mio sogno più grande, è svegliarmi e rendermi conto che il mio discorso, anche se non si è avverato, ha portato un sorriso ed una piccola speranza a chi mi ha ascoltato per tutto questo tempo.
Grazie.”
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E standing ovation fu.

3 commenti:

la signora in rosso ha detto...

siamo in due a sognare

alice ha detto...

Dillo pure che sei offeso
da chi distrugge un entusiasmo
da chi prende a calci un cane
da chi è sazio e ormai si è arreso
da tutta la stupidità
chi si offende tradisce il patto
con l'inutile omertà
rimane senza la protezione
del silenzio, dell'assenso
del "tanto dobbiamo sopravviverci
qui dentro"

Quando vivere diventa un peso
quando nei sondaggi il tuo parere
non è compreso
quando dire amore diventa sottinteso
quando la mattina davanti al sole
non sei più sorpreso

Offeso

Dillo pure che sei offeso
dalle donne che non ridono
dagli uomini che non piangono
dai bambini che non giocano
dai vecchi che non insegnano
se hai qualcosa da dire dillo adesso
non aspettare che ci sia un momento
più conveniente per parlare

Quando vivere diventa un peso
quando nei sondaggi il tuo parere
non è compreso
quando dire amore diventa sottinteso
quando davanti al sole la mattina
non sei più sorpreso
dillo pure che sei
offeso

liberoPensieRoberto ha detto...

Sì, lo sono.
Più che offeso direi sconvolto, indignato, rattristato.
E mi sento impotente.

Con alcuni video su youtube ho hottenuto dei piccoli successi, non personali, perchè le informazioni che ho passato sono servite.
Ed ecco che una speranza di cambiare qualcosa c'è sempre.
Qualcosa... ma, come dicono i milanesi: "piùtòss che nien, l'è mei piùtoss!" (trad.: piuttosto che niente è meglio piuttosto)